LA GRECA, CONTESTA LE OSSERVAZIONI DEL SINDACO SUL PIANO DI GESTIONE DELL’UNESCO

21c8ef99fd16288d8e4a6705de6d4221.jpg5bf4e5535ea0e3d15d5c6daad9167169.jpgAll’assessorato ai Beni Culturali
ed ambientali e della P.I.
Dipartimento Beni culturali,ambientali e E.P.
Servizio tutela ed acquisizioni
Dirigente servizio tutela Dott.D.Mazzarella

All’On.le Assessore al Territorio ed Ambiente
Palermo

Al Dirigente generale del Dipartimento Ambiente
Palermo

all’On.Le assessore Regionale Industria
Palermo

al Corpo Regionale Miniere
Distretto Minerario di
Catania

All’On.le Assessore al Turismo
Telecomunicazioni e Trasporti
Palermo

Al Dirigente Generale al turismo telecomunicazioni
e trasporti
Palermo

al Sindaco del Comune di Leni

al Sindaco del Comune di Malfa

al Sindaco del Comune di Santa Marina Salina

alla Presidenza della Regione Siciliana
Ufficio Isole Minori – servizio II
Palermo

alla Provincia Regionale di Messina

alla Soprintendenza ai BB.CC.AA.
Messina

all’associazione Legambiente
Palermo

al Comitato di Indirizzo
c/o Dipartimento Programmazione
Regione Siciliana
Palermo

al Prof. Pier Luigi Petrillo
Coordinatore Gruppo Lavoro Unesco
Ministero dell’Ambiente e della Tutela deliberare
del territorio e del Mare
Roma

al Dipartimento per la ricerca
l’innovazione e l’organizzazione
Ufficio Unesco
Roma

Oggetto: Piano di Gestione sito Unesco Arcipelago delle Eolie
Parere negativo alle osservazioni del sindaco di Lipari

Soltanto in data 17 gennaio 2008, nel corso della seduta del Consiglio Comunale avente ad oggetto: “Piano di Gestione del sito Unesco Arcipelago delle Eolie”, il sindaco di Lipari ha letto in aula le osservazioni presentate dall’Amministrazione Comunale al suddetto piano in riscontro alla nota 2484 del 11.01.2008 dell’assessorato Regionale ai BB.CC.AA., che invita a fare pervenire entro le ore 14,00 del giorno 15 gennaio 2008 le eventuali osservazioni.
Le osservazioni dell’Amministrazione Bruno, tuttavia, non sono state discusse dal Consiglio e pertanto i consiglieri comunali di minoranza, quali rappresentanti dei partiti che rappresentano la minoranza in consiglio comunale e quasi la metà dell’elettorato del Comune di Lipari, non hanno potuto esprimere un proprio esteso parere sulle principali problematiche evidenziate dal Sindaco Bruno.

Preliminarmente dobbiamo affermare che in data 14 gennaio 2008 si è tenuto un incontro indetto dall’amministrazione con la popolazione ritenuto dallo stesso sindaco “deludente” per la scarsa partecipazione (circa 50 persone in tutto, fra consiglieri comunali ed assessori).
Ma veniamo adesso agli aspetti trattati dal Sindaco:
1. sulle modalità di partecipazione
L’amministrazione Bruno lamenta di non essere stata coinvolta nella stesura del “Piano di Gestione”? Come mai la precedente Giunta non ha fornito indicazioni, linee guida, suggerimenti, proposte e quant’altro riteneva necessario “per lo sviluppo” nello “Studio per la realizzazione del Piano di Gestione”, redatto nel 2006 dalla società Ecosviluppo per conto del Comune e per la non modica cifra di 75.000 euro. Questo “Studio”, giudicato negativamente dall’Unesco per non avere raggiunto gli obiettivi e le finalità per le quali era stato commissionato (come affermato nel MissionReport della commissione che ha visitato le Eolie nel marzo 2007) rappresenta non soltanto uno sperpero ingiustificabile di denaro pubblico, ma anche l’occasione mancata per esprimere – se ne esiste uno – il punto di vista degli amministratori locali sulla gestione del Sito.
Tuttavia già alla data del 26 luglio 2007 l’Amministrazione Comunale di Lipari era consapevole dell’affidamento da parte dell’Assessorato Regionale BB.CC.AA., a professionisti esterni dell’incarico per la redazione del Piano di Gestione del Sito Unesco Arcipelago delle Eolie, infatti, in una nota di riscontro ad interrogazione da parte del gruppo di minoranza sulla problematica dei finanziamenti per isiti italiani definiti “Patrimonio dell’Umanità”, dava riscontro l’assessore Ferlazzo scrivente che: “Si precisa inoltre che l’ass.to regionale BB.CC.AA., con un accordo interdipartimentale per le azioni trasversali dell’APQ Sviluppo Locale, firmato il 22 maggio u.s, sta provvedendo alla stesura del suddetto piano di gestione del sito Unesco Eolie (…). Proseguendo affermava che: “L’ass.to ai BB.CC.AA., sull’argomento, ha convocato i Comuni interessati per le procedure propedeutiche alla ricerca dei finanziamenti solo il 27 luglio prossimo (…).“ L’amministrazione, quindi, conosceva da oltre 6 mesi la volontà dell’assessorato BB.CC.AA., di procedere alla stesura del Piano di Gestione del Sito Unesco
In sede di consiglio comunale i gruppi di minoranza hanno presentato un’ordine del giorno non approvato dalla maggioranza proprio per consentire, nel tempo, un ampio dibattito sul Piano di Gestione per il quale chiedevano l’accoglimento da parte dell’Assessore ai BB.CC.AA., come riportato in sede di conclusioni ed auspici. Le forze di minoranza già nell’ultima settimana di novembre 2007 avevano presentato una autoconvocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno: “Piano di Gestione del sito Unesco delle Eolie, discussioni ed eventuali determinazioni”, proprio nella speranza di poter avviare un confronto fra tutte le forze politiche, rifiutato dalla maggioranza sino al 14 gennaio 2008.

2. sulle cave di Pomice
Le forze di opposizione da sempre sono stati attente alla problematica dell’industria pomicifera di Lipari, sia per l’attività collocata ad Acquacalda sia per quella collocata a Porticello.
Posizione espresse chiaramente nelle osservazioni al P.R.G., del Comune di Lipari già nel novembre 2004.
Da diversi anni, contrariamente a quanto posto in essere dall’amministrazione Bruno, è stato presentato uno specifico Piano di riconversione delle cave pomicifere che raccoglie i consensi delle forze di opposizione del Consiglio Comunale di Lipari ed è citato nel rapporto di Missione dell’Unesco del Marzo 2007 e per il quale non riteniamo di doverci dilungare in questa sede, vista l’autorevole conferma del Prof. Hamilton.

3. sul progetto dell’aviosuperficie
Noi siamo assolutamente contrari a tale opera e ne abbiamo chiesto la cancellazione immediatamente dalle previsioni del Piano Regolatore Generale sin dal marzo 2004 .
Abbiamo dimostrato che l’opera inserita dal Sindaco Bruno quale intervento di protezione civile, non è stata né richiesta né risponde a previsioni di protezione civile, ma è un’opera di natura privata, commerciale ed inserita nell’interesse della società Aviolipari s.r.l.
A conferma di quanto affermato in merito all’inserimento di un’opera privata indirizzata principalmente e prevalentemente a scopi commerciali citiamo altre due note. La prima nota è del 23 marzo 2004, prot. 9750, nella nota il Sindaco scrive alla Aviolipari comunicando “con riferimento alla Sua del 23/2 scorso, inerente all’oggetto, nel confermarLe l’interesse di questa Amministrazione a dotare l’isola di Lipari di una struttura aeroportuale tant’è che in questa direzione si è mossa mediante l’inserimento della relativa area nel P.R.G., Le chiarisco che ai fini della introduzione della Vs. proposta nel programma triennale delle opere pubbliche è necessaria la predisposizione di un progetto di massima, oltre che una dichiarazione di copertura finanziaria per la realizzazione dell’opera.”. Al Sindaco risponde la società in data 05 aprile 004, affermando “Nel dare ricevuta della Vostra gradita lettera 23.03.04 con la quale ci date comunicazione dell’avvenuto inserimento nel P.R.G. dell’area per la realizzazione della struttura aeroportuale da noi proposta, Vi ringraziamo sentitamente della richiesta che ci formulate con la stessa lettera. (…).
Confermiamo che la copertura finanziaria dell’intervento sarà garantita dal soggetto promotore attraverso: mezzi propri; disponibilità messe a disposizione da istituti di credito; contributi da reperire nell’ambito delle leggi vigenti..
nessun apporto finanziario è previsto a conto dell’amministrazione comunale.
Da 2004 in poi numerose sono state le prese di posizione ufficiali da parte dei partiti di opposizione e dell’opinione pubbllica liparese all’interno della comunità Eoliana contro l’aviosuperficie di Poggio dei Funghi. I motivi tantissimi che riportiamo in nota .

Le alternative
A) I collegamenti marittimi e stradali con gli aeroporti più vicini
Le nostre proposte, raccolte negli anni attraverso colloqui con gli operatori turistici locali, in convegni ed incontro organizzati da partiti ed associazioni, prevedono:
Autostrada del mare – secondo gli obiettivi strategici ed alle linee guida del ministero dei Trasporti, rivolte allo sviluppo dell’intermodalità e del trasferimento nei prossimi anni di una quota sempre maggiore di traffico dalla strada verso la ferrovia e sulle autostrade del mare, si propone, di fatto, la creazione di una autostrada del mare Fiumicino/Napoli – Eolie – Messina evitando alle migliaia di turisti in viaggio da e per le Isole Eolie di dover percorrere l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. In tale direzione si ripropone la sperimentazione del nuovo collegamento Fiumicino/Eolie utilizzando, dal 01/07 al 31/08, uno dei quattro collegamenti Napoli-Eolie previsti nello stesso periodo, valutata l’enorme importanza rappresentata dall’aeroporto internazionale di Fiumicino che certamente assicurerebbe all’arcipelago eoliano gli enormi benefici acquisibili con il suo accesso ai collegamenti aerei internazionali.
Di chiedere al Governo Regionale l’istituzione di almeno 4 (quattro) corse di aliscafo e/o mezzo veloce da e per Messina, con approdo a Messina Marittima utilizzandole altresì per i collegamenti con l’aeroporto di Reggio Calabria razionalizzando i collegamenti con Milazzo; in alternativa, chiedere al Ministero dei Trasporti l’inserimento del collegamento Eolie aeroporto di Reggio Calabria nelle previsioni relative al potenziamento di Trenitalia previsto dal Ministro Bianchi nelle misure relative alla sicurezza della navigazione dello Stretto di Messina;
Di chiedere al Governo Regionale l’istituzione di almeno 4 (quattro) corse giornaliere con pulman con l’aeroporto di Catania, coordinati con i voli più importanti. Riteniamo che non sia più rinviabile la decisione di istituire delle corse regolari con gli aeroporti di Reggio calabria e Catania. Abbiamo sentito la necessità pertanto di inserire una proposta rivolta al Governo Regionale per l’istituzione di almeno 4 (quattro) corse di aliscafo e/o mezzo veloce da e per Messina, con approdo a Messina Marittima utilizzandole altresì per i collegamenti con l’aeroporto di Reggio Calabria, razionalizzando i collegamenti con Milazzo. In alternativa riteniamo opportuno chiedere, anche al Ministero dei Trasporti l’inserimento del collegamento Eolie aeroporto di Reggio Calabria nelle previsioni relative al potenziamento di Trenitalia previsto dal Ministro Bianchi nelle misure relative alla sicurezza della navigazione dello Stretto di Messina.
Lo stesso dicasi per il collegamenti con l’aeroporto di Catania chiedendo al Governo Regionale l’istituzione di almeno 4 (quattro) corse giornaliere con pulman coordinati con i voli più importanti;
Il trasporto mediante elicotteri – Riteniamo fattibile attraverso una forte azione politica un intervento regionale (es. Regione Puglia per le isole Tremiti) per un contributo finanziario ad una compagnia di trasporti di che avvii un servizio di trasporto pubblico mediante elicottero, con obbligo di servizio, con Catania e/o con Palermo. Riteniamo che il collegamento con Catania e/o Palermo (per rimanenze all’interno della Regione Siciliana) sia vantaggioso se sostenuto almeno per qualche anno da un contributo regionale.
Gli idrovolanti – Rispetto alle previsioni ed agli auspici del 2004 il servizio di collegamento con idrovolanti dal 2007 è operativo fra l’aeroporto di Punta Raisi e le Eolie. Una esperienza positiva che potrà soltanto incrementare e migliorare i collegamenti con le Isole Eolie.
La realizzazione di un aeroporto nel raggio di un’ora dalle Isole Eolie
La Provincia Regionale di Messina negli ultimi anni ha predisposto uno studio di fattibilità per la realizzazione di un aeroporto nella Piana del Mela nel territorio fra Milazzo e Barcellona P.G. (allegato A)

Numerose, infine, le prese di posizione contrarie sia da parte della comunità locale (all. B e C) sia da parte della comunità nazionale, riportiamo per brevista il testo di una interrogazione Parlamentare a firma Realacci- Melandri del gennaio 2006 (all. D) agli articoli di stampa pubblicati dal Corriere della Sera (all. E) e un servizio di TG5 (all. F) ed una dichiarazione dell’allora sottosegretario di Governo Bono. (all. G). Infine, vogliamo confermare che abbiamo avanzato le nostre obiezioni in sede di deposito delle osservazioni al Piano Regolatore Generale del Comune di Lipari
In sintesi è prevedibile una strategia della mobilità intermodale, sia dei residenti sia dei turisti, diversa da quella proposta e sostenuta dal Sindaco Bruno. Le proposte sopra accennate e soprattutto la futura realizzazione dell’aereoporto nella Piana del Mela consentono di programmare una politica turistica e dei collegamenti alternativa e migliore rispetto a quella proposta dal sindaco Bruno in sintonia con le previsioni del Piano di Gestione del Sito Unesco predisposto dal Prof. Angelini.

4. sul progetto di ampliamento del porto di Lipari
Prima di entrare nel merito dei diversi progetti riteniamo utile fare una breve cronistoria relativamente alla redazione del Piano Regolatore Generale dei Porti e delle Rade delle Isole del Comune di Lipari.
Con delibera di G.M. n. 833 del 10 novembre 1994 avente per oggetto: Conferimento incarico per progettazione e redazione PIANO REGOLATORE DEI PORTI delle isole facenti parte del Comune di Lipari, è stato dato incarico al Prof. Giuseppe Malandrino e all’ing. Michelangelo Napoletano.
L’amministrazione Bruno, dopo aver conferito un incarico a titolo gratuito agli arch. Roberto Valle e Ing. Geremia Giottoli, a partire dal 2003, precisamente dal 9 maggio, ha indetto una serie di incontri con diversi soggetti per lo studio del Piano dei Porti. Gli Incontri si sono tenuti, il 9 maggio, il 16 maggio il 29 maggio 2003, il 25 settembre 2003, il 14 novembre 2003, il 9 dicembre 2003, ed il 19 marzo 2004. Nei diversi incontri sono state esaminate problematiche diverse tali da consentire all’architetto Valle di predisporre delle ipotesi di fattibilità largamente condivise dalla cittadinanza ma, probabilmente, non gradite all’Amministrazione Bruno.
L’amministrazione Comunale con la nota prot. 40969 del 18 novembre 2004, indirizzata all’Assessorato al Turismo per un finanziamento di euro 250 mila, per fronteggiare le spese per la redazione del Piano Regolatore generale dei Porti e delle Rade. A seguito di tale richieste è stata presentata una interrogazione parlamentare al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore regionale al Turismo dall’On. Filippo Panarello in data 01 febbraio 2005 . Tuttavia non ci risultano ulteriori richieste e/o solleciti per l’ottenimento dei finanziamenti necessari a conferma della mancanza di volontà da parte dell’amministrazione di approvare lo strumento di programmazione concertato con il Consiglio Comunale.
Il 27 ottobre 2004 un lungo reportage di Attilio Bolzoni su “Repubblica” “anticipa” quello che succederà sulla portualità di Lipari da lì a qualche anno.
Il 16 dicembre 2004 i progettisti incaricati hanno scritto al Sindaco Bruno, per chiedere “si rappresenta che la definizione della proposta progettuale di Piano Regolatore Portuale delle isole di Lipari, da regidere sulla scorta di emerso a seguito dei numerosi incontri promossi da codesta onorevole amministrazione con gli operatori e con gli utenti marittimi, nonché dei sopralluoghi, dei rilievi, delle indagini e delle cancolazioni propedeutiche eseguite, potrà essere esplicitata dagli scriventi solo in dipendenza della prescritta formalizzazione delle Direttive per la redazione del piano.”
Da quella data sul Piano Regolatore Generale dei Porti e delle Rade del Comune di Lipari scende l’oblio, nonostante diverse lettere di sollecito da parte dei partiti di opposizione e le osservazioni avanzate in sede di adozione del P.r.g., di Lipari .

Veniamo adesso all’approvazione dello Studio di fattibilità presentata dalla “Società Italiana per Condotte d’Acqua S.p.A.” di Roma.
In merito alla procedura posta in essere dal Sindaco Bruno, i consiglieri di minoranza del consiglio comunale hanno presentato un ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana per la palese violazione della normativa sui pubblici appalti in materia di finanziamento e di realizzazione di opere pubbliche; ed in particolare l’art. 14 della legge 109/1994, come recepito dalla legge regionale 7/2002, e quindi risultante dalla legge quadro sui lavori pubblici vigente in Sicilia n.16/2005.
Tale norma, a proposito della programmazione dei lavori pubblici, statuisce infatti: al comma 17 che “Restano riservati all’Amministrazione regionale i programmi delle opere marittime e portuali che vengono formulati tenendo conto delle richieste o dei pareri degli enti locali interessati”;
Nel caso di specie, si tratta di un intervento complesso comportante anche la realizzazione “ex novo” di imponenti opere marittime e portuali ed infrastrutture connesse per la rifunzionalizzazione dell’intero sistema portuale dell’Isola di Lipari. Indubbiamente, un intervento del genere (a parte l’aspetto di grande rilevanza economica), è di competenza, dell’Amministrazione Regionale.
In riscontro al ricorso l’Ufficio Legale della Regione Siciliana ha trasmesso gli atti al Consiglio di Giustizia Amministrativa.

Passiamo adesso all’analisi delle proposte progettuali inserite nello studio di fattibilità presentato dalla “Società Italiana per Condotte d’Acqua S.p.A.”.
Marina Corta – Il progetto della Società Italiana per Condotte d’Acqua s.p.a., prevede di “abbracciare dal mare” la piazza Ugo Sant’Onofrio, con un molo foraneo complessivo di metri 281, con un muro paraonde di circa ml. 4,50. Una previsione che stravolge totalmente le valenze storico-ambientali della Piazza e banalizza ed appesantisce la “penisola del Purgatorio”. Il molo foraneo di 4,50 metri altera in maniera irreversibile il paesaggio di Marina Corta. Naturalmente il nostro giudizio è negativo.
Sottomonastero – L’ipotesi raccoglie alcuni dei suggerimenti che negli anni i comandanti delle navi e degli aliscafi hanno proposto e che il centro sinistra ha rilanciato qualche anno fa in sede di discussione sulla distribuzione delle somme per la messa in sicurezza dei porti, durante un convegno pubblico. Riteniamo tuttavia più coerente con le previsioni della nostro comunità la previsione dell’architetto Valle.
Porto turistico di Marina Lunga – L’intero lungomare di marina lunga, oggetto di un finanziamento e di un intervento pubblico per arredo urbano per una passeggiata vista mare, sarà coperto da una colata di cemento: 330 metri di molo sopraflutto e 360 metri di banchina di riva, per 140 posti barca. Un piazzale enorme per accogliere un club nautico, una torre di controllo e i locali della guardia costiera. Anche qui ci troviamo di fronte ad uno stravolgimento totale del lungomare; anche se la relazione generale non cita l’altezza del molo sopraflutto è da prevedere, similmente a Marina Corta, un’altezza di metri 4,50. addio alla spiaggia, Addio al panorama di Marina Lunga; addio alle foto storiche che ci ricordano di una spiaggia con i pescatori che riparano le reti. Addio alla tutela dei valori estetico-ambientali del nostro lungomare. Addio alle prospettive di qualche operatore turistico che prevedeva di ripristinare una parte dell’arenile per scopi elioterapici. Le case di marina lunga, al pianoterra, ed anche al primo piano, avranno come unico panorama un bel molo foraneo. I cittadini che passeggeranno sul lato mare, avranno accanto non la spiaggia o il mare che lambisce l’arenile ma un bel muraglione continuo. Per non parlare dei danni provocati agli operatori commerciali di marina lunga che negli ultimi anni si sono prodigati in investimenti per offrire servizi alla nautica da diporto, penso ai titolari dei pontili galleggianti e penso agli esercizi pubblici che si sono attrezzati per offrire delle comodo pedane dalle quali godere del panorama, della spiaggia e del mare. Addio a tutto questo; al loro posto un ben centro nautico al centro di una piattaforma di cemento, con sopra una bella torre di controllo. Per quest’opera il nostro giudizio è negativo.
Porto Pignataro – Anche questa ipotesi progettuale raccoglie buona parte dei suggerimenti che negli anni sono stati proposti da tutta una serie di operatori del settore e in ultimo dall’architetto Valle, esperto nominato dal sindaco.
Anche per Porto Pignataro riteniamo più coerente con le proposte della comunità eoliana la previsione dell’architetto valle.
Sin dal primo momento l’ipotesi progettuale avanzata dalla società Italiana per Condotte d’Acqua .p.A., ed accolta dal Sindaco Bruno ha sollevato fortissime polemiche e perplessità all’interno della comunità eoliana come può facilmente evincersi dalla rassegna stampa del mesi di ottobre – novembre e dicembre 2006 che si allega, nonché alla costituzione di un comitato spontaneo che ha raccolta nel giro di un paio di giorno oltre 1500 firme contrarie all’ipotesi dell’amministrazione. (allegati H).

In sintesi, crediamo, possibile e fattibile una portualità diversa da quella prevista dalla società Italiana per Condotte d’Acqua S.p.A., e accolta dal sindaco Bruno. Le previsioni dell’architetto Valle raccolgono pienamente le proposte suggerite dagli operatori, dagli utenti portuali e dalla grande maggioranza dei cittadini di Lipari, consentono di soddisfare le priorità dell’isola, la mobilità dei cittadini (Porto di Sottomonastero) e la sicurezza per i natanti sia pescherecci sia da diporto (Porto di Pignataro) e consentono di programmare una diversa soluzione progettuale per Marina Corta e Marina Lunga in sintonia con le previsioni del Piano di Gestione del Sito Unesco predisposto dal Prof. Angelini.

5. sul mancato riscontro con l’adottato P.R.G.
La scarsa attenzioner verso il P.R.G. È da imputare all’amministrazione Bruno. Nel corso del 2004 e nelle osservazioni al P.R.G., abbiamo fatto ampiamente notare che l’amministrazione non ha predisposto il necessario Piano Regolatore Generale dei Porti e delle rade del Comune di Lipari ricordando che il Piano territoriale Paesistico regionale detta precise norme in merito alle “opere marittimi costiere e portuali” (, artt. 18, 30, 44, 45).
Possiamo quindi affermare che il P.R.G., del Comune di Lipari manca di qualsiasi rapporto con le opere previste sul “fronte” mare per la mancata redazione del PRG delle rade e dei Porti.
In merito al rapporto PRG – Aviosuperficie abbiamo già scritto.

7 sull’estensione del Sito UNESCO al mare alla flora ed alla fauna
Il sindaco Bruno ritiene che il PTP, le RR.NN.OO., il PRG e la Rete Natura 2000-SIC/ZPS, siano già di per sé validi strumenti di tutela, oltre alla futura istituzione di un Parco Marino e terrestre già previsto dalla Finanziaria nazionale recentemente approvata. Quello che il sindaco Bruno non dichiara è il probabile ricorso contro la perimetrazione della R.N.O., dell’isola di Lipari al solo scopo di poter proseguire nella demagogica iniziativa della realizzazione dell’aviosuperficie o nel prevedere all’interno del P.R.G., opere in contrasto con il P.T.P. Proprio alla luce di quanto sopra riportato riteniamo prioritario e fondamentale per lo sviluppo ecosostenibile del territorio delle Isole Eolie una adeguata tutela delle aree di notevole interesse paesistico con un sistema di regole idoneo a prefissare gli usi del territorio compatibili con l’interesse pubblico del paesaggio, senza dimenticare la rarità delle risorse naturali e la necessità di preservare la biodiversità.

Conclusioni ed analisi
Noi siamo consapevole che il Piano di Gestione del sito Unesco Arcipelago delle Eolie (….) rappresenta una “dichiarazione di principi” e un insieme di proposte con le quali le autorità responsabili della gestione s’impegnano nei confronti della comunità locale, dell’UNESCO e dell’intera umanità, a tutelare attivamente il sito e a garantirne la conservazione e la valorizzazione. Il Piano deve essere visto come un insieme flessibile d’idee progettuali per il sito UNESCO Isole Eolie che coinvolgono una pluralità di soggetti e che sono in grado di evolvere recependo aggiornamenti e modifiche con il mutare delle circostanze e seguendo l’evoluzione dell’ambiente al quale si rivolge; pur esprimendo il nostro apprezzamento per essere riusciti a dotare Le Eolie del Piano di Gestione sito Unesco Arcipelago delle Eolie riteniamo, tuttavia, necessario un maggiore approfondimento dello stesso da parte del Consiglio Comunale di Lipari e degli altri comuni delle Isole Eolie attraverso la costituzione di un tavolo di confronto tra la comunità locale delle Isole Eolie e gli organismi regionali per le osservazioni al suddetto Piano di Gestione sito Unesco Arcipelago delle Eolie da parte del Consiglio Comunale di Lipari e degli altri comuni delle Isole Eolie, che potranno essere considerate parte dinamica del processo di aggiornamernto dello stesso.

Il segretario della sezione D.S. Lipari
Dott. Giuseppe La Greca

LA GRECA, CONTESTA LE OSSERVAZIONI DEL SINDACO SUL PIANO DI GESTIONE DELL’UNESCOultima modifica: 2008-02-01T13:14:01+01:00da leonedilipari
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