QUESTIONE IDRICA, LA PUNTUALIZZAZIONE DEL CONSIGLIERE LO CASCIO

 

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Nell’associarmi alla soddisfazione espressa dal collega Biviano per il positivo risultato di ieri, che ha visto il consiglio comunale adottare unanimamente un provvedimento che va incontro alle reali esigenze dei cittadini eliminando un costo ingiustificabile per la fornitura dei servizi idrici, desidero tuttavia puntualizzare un fatto grave che – a mio avviso – continua a fare sì che nell’isola esistano contrade di “serie A” e contrade di “serie B”.

 

 

In una lettera aperta, datata 23 marzo 2008, avevo denunciato gravi episodi di indebito introito da parte del Comune, ricavato a spese di ignari cittadini che hanno continuato a pagare per mesi un costo nel frattempo ridotto dalla rimodulazione dell’appalto dei servizi di fornitura con autobotte per le contrade meridionali (San Salvatore, Cappero, Capistello) dell’isola.

 

 

Tale lettera non ha avuto ad oggi alcun riscontro da parte dell’Amministrazione. È davvero sorprendente che l’Assessore competente, il sig. Giulio China, non abbia avvertito l’esigenza di fornire alcun chiarimento in merito al fatto che il Comune abbia incassato più di quanto gli spettava, e questo semplicemente perché ha omesso di avvertire gli utenti della riduzione del costo del servizio.

 

 

Dal febbraio del 2007, infatti, la rimodulazione dell’appalto per la fornitura idrica delle contrade meridionali dell’isola di Lipari tramite autobotte ha portato il costo di un carico di 8 tonnellate da 31 a 25 euro. Di tale variazione, però, non è stata fornita alcuna informazione agli utenti: nessun avviso è mai stato affisso nell’ufficio competente, né il responsabile dello stesso ha ritenuto di avvertire in forma ufficiale gli abitanti della zona. Così, la maggior parte di loro, costretta ad avvalersi di questo servizio, ha continuato nei mesi successivi a pagare ripetutamente la vecchia cifra, come è facilmente verificabile dalla consultazione dei relativi registri presso l’Ufficio Servizi Idrici.

 

 

Il Comune forse non intende risarcire chi ha pagato ben 6 euro in più a carico, e ciò esclusivamente a causa della mancata comunicazione dfa parte dell’Ufficio, che si aggiungono a un costo base già eccessivo (3,12 euro per tonnellata, mentre il costo di una tonnellata d’acqua nel resto dell’isola di Lipari è pari a 1,08 euro)?

 

 

Perché l’assessore China e l’Amministrazione continuano a tacere come se la questione non li riguardasse, nonostante la stessa sia stata sollevata ormai più di un mese fa? Forse perché viene sollevata da un consigliere di minoranza?

 

 

La mancanza di risposte è profondamente mortificante per gli abitanti delle contrade meridionali dell’isola, abitanti di “serie B” per i quali il diritto all’acqua è ancora oggi soggetto a procedure farraginose, a disinformazione, a scarsa trasparenza, a costi ingiustificabili e ad intollerabili “distrazioni” che si trasformano – come è accaduto di recente – in una frode ai danni del cittadino.

 

 

 

Pietro Lo Cascio

 

consigliere comunale

 

gruppo “Eolie nel cuore”

 

QUESTIONE IDRICA, LA PUNTUALIZZAZIONE DEL CONSIGLIERE LO CASCIOultima modifica: 2008-04-23T21:11:36+02:00da leonedilipari
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