POLITICA, I GIOCHI SI STANNO PER CHIUDERE…

Iniziano a delinearsi le decisioni “a cascata” che dovrebbero portare, entro questo fine settimana, alla definizione delle a1368436b2b93905597580902b6dd2c1.jpgcandidature del centrodestra a Messina e in Sicilia. In queste ore Silvio Berlusconi sta sciogliendo gli ultimi nodi relativi alla sua squadra di governo, e si profilano due importanti investiture per la Sicilia: Angelino Alfano, coordinatore regionale di Forza Italia, è passato in netto vantaggio per la poltrona di ministro della Giustizia, mentre a Stefania Prestigiacomo dovrebbe andare il Welfare. Due ministeri di grande importanza che equilibrano “geograficamente” il nuovo governo e rafforzano le posizioni degli esponenti politici più interessati.

In particolare la “promozione” di Alfano rende praticamente “blindata” la presidenza all’Ars di Francesco Cascio e al tempo stesso solidifica la posizione di Giuseppe Castiglione come più che probabile candidato sindaco di Catania. Nel capoluogo etneo va affievolendosi l’ipotesi primarie per il centrodestra (mentre prende corpo per il centrosinistra), nonostante Filippo Drago, da poco transitato nelle file del Pdl, spinga in direzione di una consultazione popolare che vedrebbe favorevole l’Mpa.

Restando nell’ambito di Forza Italia, il sottosegretariato che dovrebbe ottenere Rocco Crimi dà più peso all’ipotesi di un assessorato regionale per Nino Beninati, appena rieletto all’Ars, ma difficilmente riuscirà a incrementare le poche chances rimaste a Giuseppe Santalco di ambire alla presidenza della Provincia. Le conferme giungono da più parti, quel posto sarebbe “prenotato” per Nanni Ricevuto, appositamente non candidato alle Politiche. Tra l’altro Ricevuto gode di un appoggio non da poco, quello di Fabrizio Cicchitto, ex socialista come lui, regista del passaggio di Ricevuto dal Nuovo Psi a Forza Italia nel 2006: Cicchitto è stato eletto capogruppo dei deputati Pdl alla Camera, segno del “peso” che ha all’interno del partito.

A proposito di “camere”, Gianpiero D’Alia guiderà al Senato il gruppo Udc-Svp autonomie, compresi tre senatori a vita “d’eccezione” quali Cossiga, Colombo e Andreotti. Un incarico di prestigio per D’Alia, che a questo punto ha più carte in mano per “sponsorizzare” Giovanni Ardizzone quale assessore nella giunta Lombardo e per ottenere la vicesindacatura (con Carmelo Santalco?) e forse anche la vicepresidenza della Provincia.

Mancano a questo punto solo pochi tasselli per ufficializzare le candidature di Giuseppe Buzzanca e, appunto, Nanni Ricevuto a Messina, e uno di questi è ancora Antonio D’Aquino. L’ex deputato regionale è molto vicino Gianfranco Miccichè, che pur avendo ottenuto un sottosegretariato, ha visto calare fortemente il suo potere decisionale in Sicilia in favore del duo Alfano-Schifani, che non a caso vanta un ministero, come accennato, e la presidenza del Senato. D’Aquino potrebbe clamorosamente rimanere fuori dai giochi ancora una volta, oppure doversi accontentare di posti di sottogoverno locale, a meno che non decida davvero di cambiare casacca passando all’Mpa. Proprio l’Mpa è l’altro nodo da sciogliere: la richiesta di primarie avanzata nei giorni scorsi manifesta la volontà di ottenere almeno una delle province dei capoluoghi siciliani in cui si vota. A Messina Carmelo Lo Monte è il nome maggiormente spendibile, a questo punto però è difficile che le carte in tavola cambino.

Facendo il punto della situazione riguardo il futuro governo regionale che Raffaele Lombardo formerà, i sicuri al momento sarebbero il messinese Santi Formica (An), Lino Leanza (Mpa) e Giovanni La Via (Fi). In quota An ambiscono a un posto in giunta Salvino Caputo e Guido Lo Porto, mentre in Forza Italia i pretendenti sarebbero, oltre al già citato Beninati, Innocenzo Leontini, Giulia Adamo, Michele Cimino, Gianni Mauro, Francesco Musotto, Giovanbattista Bufardeci. Nell’Udc quasi certi Antonello Antinoro e Nino Dina, e come detto Ardizzone è in vantaggio su Pippo Gianni. In quota Mpa Roberto Di Mauro ed Elita Schillaci sono i nomi più probabili, mentre rimane aperto il nodo “tecnici”, che Lombardo vuole assolutamente in giunta. Dall’Udc è giunta una sonora bocciatura, ma tra questi i due più “vociferati” sarebbero Antonio Scavone e Salvatore Iacolino, vicini rispettivamente all’Mpa e alla matrice Alfano di Forza Italia.

POLITICA, I GIOCHI SI STANNO PER CHIUDERE…ultima modifica: 2008-05-06T19:54:56+02:00da leonedilipari
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