L’assessorato regionale alla Sanità centralizzerà gli acquisti di numerosi farmaci destinati alle strutture pubbliche, con l’obiettivo di realizzare un forte risparmio nella spesa.
È stato infatti raggiunto un accordo con Consip spa (la società del Ministero dell’Economia costituita per gli acquisti in rete) che metterà a disposizione, senza oneri per la Regione, la propria piattaforma telematica attraverso cui verrà realizzata una gara centralizzata, a valenza europea.
L’assessorato affiderà la gara a una unica stazione appaltante, da individuare fra le aziende sanitarie siciliane. Lo dice una nota dell’assessorato.
“Non voglio anticipare gli effetti di un simile provvedimento – dice l’assessore Massimo Russo – ma è verosimile che potremo risparmiare nel 2009 alcune decine di milioni di euro. È un altro passo verso la razionalizzazione della spesa che troppo spesso è stata effettuata senza un vero e proprio raccordo tra le varie aziende territoriali con conseguenti sprechi”.
“La spesa farmaceutica è una delle voci più onerose nel bilancio della sanità regionale ed è nostro dovere utilizzare tutte le possibilità per realizzare le economie che permetteranno poi cospicui investimenti”.
Il dipartimento Isi – continua la nota – ha chiesto alle Ausl e alle aziende ospedaliere di quantificare i fabbisogni per il prossimo triennio: sulla base di queste informazioni l’assessorato, di concerto con le aziende sanitarie, definirà nel dettaglio il capitolato della gara.
“L’obiettivo è riuscire a definire in tempi brevi le procedure di gara – sostiene il dirigente generale Isi, Antonella Bullara – in modo da fare gli acquisti già nel secondo trimestre del 2009”. Secondo le previsioni, la spesa farmaceutica nel 2008 si ridurrà ulteriormente rispetto all’anno scorso e verrà rispettato ampiamente il tetto di spesa complessivo fissato nel piano di rientro.
Nel 2007 la spesa farmaceutica siciliana complessiva è stata di un miliardo 495 milioni e 298 mila euro, pari al 19,19% dell’intero fondo sanitario, con un decremento di quasi tre punti percentuali rispetto al precedente anno. Il dato globale comprende sia i medicinali erogati dalle farmacie che quelli acquistati dalle strutture ospedaliere pubbliche.