Eolie&Siremar

cdelbonopiccola.jpgApprezziamo la disponibilità del Commissario Straordinario dei vertici Siremar ma rimane la convinzione che con un diverso impegno politico si sarebbe potuto fare di più. Questa la dichiarazione di Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole minori della Sicilia, all’indomani dell’incontro tenutosi alla presenza dei Sindaci, Mariano Bruno e Massimo Lo Schiavo, del Commissario Straordinario, Giancarlo D’Andrea e della direzione generale di Siremar, rappresentata da Lorenzo Murrali e Martino Casagrande.

È evidente, come per altro dichiarato dal Commissario D’Andrea, che le attività di amministrazione straordinaria hanno dei vincoli e degli obblighi ma questi, sostiene Del Bono, mal si sposano con quelli di una destinazione turistica chiamata a competere sullo scenario internazionale. L’assenza del quarto aliscafo per oltre un anno assieme a quella dei mezzi di riserva, così come il mancato impiego della motonave veloce isola di Stromboli, gli aliscafi costretti a viaggiare con capienza ridotta a causa della mancanza di manutenzione, l’assenza della Motonave Laurana ad inizio stagione e le continue difficoltà connesse alla prenotazione di posti e cuccette hanno davvero lasciato il segno.

“Le ripercussioni negative e i danni sono sotto gli occhi di tutti e possiamo documentarlo – dice Del Bono – con le cancellazioni di gruppi e di individuali patite a causa dell’inaffidabilità dei servizi Siremar”. Accettiamo di buon grado la competenza di quanti impegnati in Siremar fanno del loro meglio per comporre un puzzle fatto di pochi mezzi (spesso inadeguati) e molte isole da servire (quattordici) ma se Siremar è salva lo si deve almeno in parte ai tagli subiti dagli abitanti e dagli operatori turistici delle piccole isole siciliane. Per quanto riguarda le Eolie, da sabato rientra il terzo aliscafo e dal 20 anche il quarto e, onestamente a stagione finita sembra quasi una beffa.

Tra gli elementi positivi dell’incontro va rimarcato il mantenimento dei posti di lavoro per almeno due anni e l’obbligo da parte del nuovo vettore – il quale potrebbe diventare operativo già da ottobre superate le procedure con i sindacati e l’antitrust italiano – di rispettare le convenzioni che prevedono una dotazione in grado di coprire gli itinerari orari oggetto degli impegni, ivi compresi i mezzi di riserva.

 

 

Eolie&Siremarultima modifica: 2011-09-02T17:23:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

di Antonello Profilio

antonellobarca.jpgLa nuova flotta Siremar. Senza carburante…antonellobarca1.jpg

Eolie&Siremarultima modifica: 2010-09-18T08:03:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

giacolinodottore.jpgEgr. direttore,

una difesa d’ufficio quella dell’ad della Siremar che,come tutte le difese d’ufficio, non convincono proprio nessuno.
Si perde di credibilità, quando si pretende persino di fare passare per carnefice chi è periodicamente vittima di disservizi e di macroscopiche vessazioni.
I porti sono gli stessi ai quali sino a qualche anno fa  attraccavano puntualmente le stesse navi e gli stessi aliscafi attualmente in linea; mezzi inidonei, si afferma spesso, e , comunque, proggettati non certamente dai passeggeri.
Se poi i passeggeri hanno protestato davanti alla biglietteria della Siremar e non di un’altra agenzia, l’amministratore delegato non si pone nessun dubbio sull’efficienza della sua compagnia, ma intravede subito – ormai è di moda – un complotto, sparando a zero contro chi vorrebbe viaggiare, ma puo’ solo protestare.
Ma ‘stu binidittu cristianu, che parla di gazzarra indecente dei viaggiatori, in che mondo vive? Ha mai fatto la trafila mortificante dei giorni in cui il bollettino prevede, anche a distanza di molte ore, un minimo di perturbazione che nulla ha a che vedere nè col breve tragitto, nè con la sosta in banchina a Lipari? Certamente mai!
Le decisioni, cosidette insindacabili, di un professionista non possono essere dettate anche da altre motivazioni che non siano esclusivamente quelle cui fa riferimento l’amministratore delegato?
E quindi perchè tanta sicumera nel sostenere di continuo che le decisioni di un comandante sono sempre insindacabili?
Ho proticato per quasi trenta anni la professione di anestesista, avendo quindi la pesante responsabilità quotidiana di decidere se fare “partire” un intervento chirurgico o decretarne il rinvio, così come fa il comandante di una nave.
Ma credo che il mio giudizio fosse sindacabilisimo , così come lo è ogni decisione di chi riveste ruoli di responsabilità.
Per questo le difese d’ufficio servono solo a perpetrare in eterno gli stessi errori, non ponendosi mai alcun dubbio.
Bisogna pure sapere ascoltare le ragioni di chi , a Milazzo, tante volte, a ragione, si sente preso per i fondelli da chi tenta , in modo maldestro, di nascondersi dietro la foglia di fico del bollettino meteorologico.
Gianni Iacolino
Eolie&Siremarultima modifica: 2010-03-19T07:44:00+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

di Gesualdo Accardi*

aliscafosiremar1.jpgDopo la riuscita degli scioperi proclamati nel tempo e la partecipazione dei marittimi della Società Siremar S.p.A. all’ulteriore sciopero proclamato per il 4 febbraio u.s.,  a tutt’oggi la Siremar persiste nella sua posizione di chiusura e non ritiene suo dovere aprire un tavolo di confronto con la Federmar – Cisal su problemi inerenti: 1) la consistenza e la gestione del personale in relazione ai servizi proclamati; 2) il piano d’esercizio aziendale; 3) riconoscimenti professionali; 4) Periodi d’imbarco e periodi di riposo; 5) idonei alloggi per il personale pernottante. Problemi che visti dalla nostra parte e se pianificati, farebbero conseguire risultati economici positivi alla stessa Società, e nel contempo il personale sarebbe risollevato dal continuo dilemma di dovere reagire alle continue pressioni o di subire la prepotenza di un gruppo dominante per non trovarsi sbarcato e senza lavoro per se e per i suoi parenti. Sì, la Siremar è anche questo, e stiamo parlando di un’Azienda Pubblica che ha sempre beneficiato di congrui finanziamenti; i padroni hanno privatizzato questo flusso di denaro pubblico e per ricavarne convenienze hanno pianificato la precarietà del lavoro. Al personale marittimo ( ufficiali, sottufficiali e comuni ), pur se, da quasi quindici anni a questa parte, viene impegnato nei servizi della Siremar, ancora non è stato riconosciuto il diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro; viene relegato nel turno generale o nel turno particolare, ma comunque, nella condizione di sottomissione, pena la perdita del favore lavoro. Hanno inventato una moderna sembianza del “ fronte del porto “, stravolgendo ed annullando la volontà espressa e sottoscritta dalle OO.SS. nei CCNL e nella contrattazione decentrata; in tutto questo la cosa strana consiste nel fatto che i superiori padroni ostentano, con una personalissima interpretazione, un’appartenenza sindacale. Se il percorso naturale del sindacato, nel senso lato, approdasse ai risultati raggiunti presso la Siremar, bisognerebbe annullarlo e ricominciare tutto daccapo. Quindi la scelta di non stabilizzare i lavoratori fa parte di un’articolata strategia di potere e la chiamata all’imbarco dall’ufficio di collocamento marittimo non è altro che il potere e volere movimentare gli interessi di tutti gli iscritti nelle matricole della gente di mare dei compartimenti siciliani, specialmente nei periodi di scadenze elettorali. Abbiamo rappresentato uno spaccato della grande Siremar; grande sì, ma tanto da avere paura di confrontarsi  con la verità. La verità è rappresentata dalla Federmar – Cisal, nata e affermata raccogliendo i consensi degli equipaggi, anche di coloro che non hanno aderito agli scioperi  per paura di rappresaglie (così dichiarato da un marittimo in occasione di un’assemblea preparatoria allo sciopero). La nostra presenza e la nostra linea sindacale inibiscono e frustano la cupola (da intendere il vertice, tipo Cappella Sistina) della Siremar che evita il confronto, non apre le trattative, ma mette in atto un programma di ricatti verso gli iscritti della Federmar. A tale fine, per scelta e non per necessità aziendali, vengono disattesi accordi e leggi  attinenti al periodo di imbarco e di riposo, alla prelazione all’imbarco, al rispetto delle sedi di appartenenza, e sempre, e solo per gli iscritti della Federmar. Creato il disagio, si presenta un galoppino che promette il suo intervento sull’Ufficio IPEN; condizione richiesta: disdire la delega sottoscritta in favore della Federmar ed aderire (sembrerebbe al sindacato UIL. Qualcuno ha accettato il ricatto e la sua richiesta è stata esaudita, può essere il ritorno nella sede di appartenenza, l’utilizzo a funzioni e mansioni superiori, l’imbarco del fratello, il tempestivo  sbarco per avvicendamento, l’imbarco subito dopo il periodo di riposo. Di conseguenza questa Organizzazione Sindacale chiede al Sig. Direttore Generale l’allontanamento dall’Ufficio IPEN – ufficio personale navigante – del capitano Prestigiacomo, in quanto la sua presenza non è finalizzata ad una gestione equilibrata degli equipaggi e attenta agli interessi e all’immagine della Siremar, compresi i servizi da espletare a soddisfacimento delle necessità dell’utenza, ma bensì, caratterizzata, come fine ultimo, a fermare la Federmar – Cisal, la sola Organizzazione Sindacale che si batte per l’affermazione del valore lavoro, per la dignità di ogni uomo, per un futuro libero da gabellotti, galoppini e padroni impropri. D’altronde, il Prestigiacomo aveva operato nel suddetto ufficio e per conduzione, dicono, non proprio lineare e produttiva, è stato defenestrato. A conclusione, Sig. Direttore Generale, la Federmar – Cisal Le sta chiedendo l’assunzione di responsabilità, ricordandoLe che le sue decisioni tracceranno un percorso che procederà in direzione o della democrazia industriale (civiltà), o dell’oscurantismo (opposizione e ostilità verso il progresso). Le anticipiamo, inoltre, una nostra presa di posizione per il danno effettuato a proposito del cosiddetto negativo e di altri aspetti di carattere economico, vedi l’erogazione, nella misura del 60%, della differenza stipendiale tra la qualifica effettiva e quella superiore per i mozzi, i comuni, impegnati in mansioni superiori. E a tal proposito, ci vengono in mente i 46.000.000 di euro mancanti e da recuperare per mantenere i servizi di collegamento con le isole minori , e non vorremo che Prestigiacomo, camuffi le vere intenzioni da noi sopra denunciati dietro un grande senso di responsabilità e di dovere nei confronti dei bisogni di cassa aziendale. Non è questa la strada per, prima assediare, poi occupare la poltrona da Direttore Generale. E, comunque, no sulle spalle degli onesti lavoratori. Ricordiamo a tutti che, mentre la Federmar – Cisal è molto attenta e preoccupata per l’inevitabile processo di privatizzazione dei servizi della Società, i silenziosi tramano con gli armatori privati riservando sorprese, tipo livelli occupazionali e/o non riconoscimento del ccnl e della contrattazione integrativa, cioè di 2° livello.

*Segretario Regionale F E D E R M A R  –  C.I.S.A.L. FEDERAZIONE MARITTIMI – ADERENTE  C.I.S.A.L.

                                                            

Eolie&Siremarultima modifica: 2010-02-18T09:09:24+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

aminoranza6.jpgCon l’odierna approvazione della proposta di delibera, di  manifestazione d’interesse ad entrare a far parte della New Co. per Tirrenia-Siremar, la maggioranza ha alzato la bandiera bianca e si è arresa senza condizioni. Dopo la grande manifestazione dell’8 gennaio 2009 con la quale la popolazione eoliana tutta era scesa in campo per difendere la Siremar, chiedendo lo scorporo di quest’ultima società dalla privatizzazione, il risultato ottenuto dall’amministrazione e dalla maggioranza è sotto gli occhi di tutti. Forse una partecipazione azionaria dell’1/2 per cento del capitale della nuova società, società a maggioranza privata, nella quale gli eoliani non avranno alcuchè da dire né tanto meno saranno in grado di “contribuire a scelte determinati”, come ammesso dagli stessi consiglieri firmatari della proposta. Nonostante le numerose richieste di confronto avanzate dalla minoranza, per mesi, per quasi un intero anno, non siamo riusciti a parlare di Siremar, di trasporti marittimi, ed anche di fronte alle nostre  odierne proposte di integrazione, per cercare di dettare almeno delle condizioni a tutela delle nostre comunità, nessuna delle nostre proposte è stata accolta da una maggioranza cieca e sorda.  Abbiamo presentato un emendamento che chiedeva alcune garanzie: la prima era quella di porre una condizione fortissima, che la nuova società fosse a prevalente capitale pubblico, rigettando qualsiasi altra ipotesi. Soltanto attraverso una gestione a maggioranza pubblica le nostre isole possono contare su di una gestione delle risorse non condotta dal semplice guadagno ma dalla soddisfazione delle esigenze di mobilità della nostra comunità; la seconda condizione che abbiamo posto era quella di chiedere alla Regione Siciliana di prevedere e assicurare nel futuro CDA dell’eventuale costituenda società la presenza, a pieno titolo, di almeno un rappresentante dei Comuni delle isole minori siciliane, che sono il soggetto maggiormente interessato dai trasporti marittimi, a garanzia e tutela delle loro esigenze. L’emendamento era semplice, soltanto attraverso la partecipazione diretta nel CDA di un rappresentante delle comunità locali sarà possibile tutelarle pienamente, e non attraverso una insignificante partecipazione azionaria in una società, probabilmente, di diritto privato a prevalente capitale privato. La maggioranza così come è abituata a fare, a dispetto delle garanzie che chiedevamo, ha preferito sottoscrivere la solita cambiale in bianco attraverso l’adesione ad una società della quale gli stessi consiglieri di maggioranza non sono in grado di spiegare da chi sarà composta e con quali finalità. La nostra battaglia non si ferma a Lipari, daremo mandato ai nostri deputati regionali di tentare tutte le vie possibili, democratiche, per ottenere quanto chiesto dalla nostra Comunità nelle giornate dell’8 e 9 gennaio 2009 sulla Laurana: una gestione a prevalenza pubblica dei trasporti marittimi a servizio delle nostre comunità.

Eolie nel Cuore (P.D. – SL) – U.D.C. – NUOVO GIORNO

Eolie&Siremarultima modifica: 2010-01-15T18:38:34+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

scarbone4.jpgdi Silvia Carbone

Senza grande stupore, visto che ormai siamo abituati a tutto, al peggio e anche, se possibile, di più, apprendo che “…causa improvvisa ispezione da parte dell’Autorità Marittima la nave Pietro Novelli ha omesso la corsa del 04 novembre ore 18.30 da Milazzo e la corsa del 05 novembre alle 06.30 da Lipari”…e che, con ogni probabilità, ometterà anche la corsa odierna per Napoli. E’ una nave vecchia, lo sappiamo, infatti non la volevamo. Ci hanno tolto la Laurana, e con quella, evidentemente, la sicurezza della corsa per Napoli (e non solo). Come al solito non abbiamo fatto nulla.

p.s. per chi sostiene che la nave di Napoli non serve a nulla ci tengo a sottolineare che sulla corsa di oggi le cabine erano TUTTE PRENOTATE e c’erano persone che avrebbero viaggiato col solo passaggio ponte.

Eolie&Siremarultima modifica: 2009-11-05T09:34:05+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

smerlino3.JPGdi Saverio Merlino*

Ho appena ricevuto dagli amici Senatori del PD presenti in commissione trasporti   l’emendamento, che riguarda i servizi marittimi e l futuro della SIREMAR, presentato dal Governo al Decreto Legge sull’attuazione degli obblighi comunitari, attualmente in discussione al Senato per eventuali interventi emendativi urgenti. Leggiamolo tutti attentamente e vediamo il da farsi. Su questo importante tema, ancora una volta, tanto, tanto silenzio da parte di chi deve infgormare i cittadini. La confusione continua ad imperare e lo sviluppo economico dl nostro Arcipelago è nelle mani di nessuno.

*Segretario Pd Lipari

Emendamento del Governo al Decreto Legge 25 settembre 2009, n. 135 attuazione obblighi comunitari. (A.S. 1784)

 

19.0.500

Il Governo

Dopo l’articolo, inserire il seguente:

«Art. 19-bis. (Disposizioni di adeguamento comunitario in materia

di liberalizzazione delle rotte marittime)

1. Al fine di adeguare l’ordinamento nazionale ai principi comunitari in materia di cabotaggio marittimo e di liberalizzazione delle relative

rotte, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e` trasferito a titolo gratuito, da Tirrenia di Navigazione s.p.a., il cento per cento del capitale sociale della: a) Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. alla Regione

Campania; b) Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. alla Regione Sardegna; c) Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. alla Regione Toscana. 2. Entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto sono posti in essere gli atti di perfezionamento del trasferimento delle societa` di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1. 3. Entro novanta giorni successivi al completamento degli atti relativi al trasferimento di cui ai commi 1 e 2, la Regione Campania cede, per il tramite della societa` Caremar, alla Regione Lazio, a titolo gratuito, il ramo d’azienda di tale societa` costituito dal complesso delle attivita`, passivita` e risorse umane utilizzate per l’esercizio dei collegamenti con l’arcipelago pontino.

4. Le societa` di cui al comma 1, lettere a), b) e c) sono trasferite nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con le attivita` e passivita` connesse.

5. I trasferimenti di cui ai commi 1, 2 e 3, sotto l’aspetto contabile, non determinano sui bilanci rispettivamente della societa` Tirrenia di Navigazione e della societa` Caremar riflessi di carattere economico ma solo patrimoniale.

6. Al fine di assicurare le condizioni per la migliore valorizzazione delle societa` esercenti i servizi di collegamento ritenuti essenziali per le

finalita` di cui agli articoli 8 della legge 20 dicembre 1974, n. 684, nonche´ l e 8 della legge 19 maggio 1975, n. 169, nelle more della completa liberalizzazione del settore del cabotaggio marittimo attraverso il completamento del processo di privatizzazione entro il 30 settembre 2010, le convenzioni attualmente in vigore sono prorogate fino a tale data nei limiti degli stanziamenti pro-quota di cui ai commi da 16 a 18.

7. A decorrere dal 1º gennaio 2010 le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione relativi ai servizi di cabotaggio marittimo

di servizio pubblico che si svolgono all’interno di una Regione sono esercitati dalla stessa Regione. Per le Regioni a statuto speciale il conferimento delle funzioni e dei compiti avviene nel rispetto dei relativi statuti.

Per le Regioni di cui ai commi 1, lettere a), b) e c), nonche´ 3, la gestione dei servizi di cabotaggio e` regolata da contratti di servizio secondo

quanto previsto dagli articoli 17 e 19 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, e successive modificazioni, in quanto applicabili al settore.

8. La Tirrenia di Navigazione s.p.a. e la Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., nonche´ la Caremar-Campania Regionale Marittima

s.p.a., la Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. e la Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. sono privatizzate, in conformita` alle disposizioni nazionali e comunitarie vigenti in materia, attraverso procedure di gara aperte, non discriminatorie, atte a determinare un prezzo di mercato, le quali, relativamente alle privatizzazioni realizzate dalle Regioni Campania, Lazio, Sardegna e Toscana, possono riguardare sia l’affidamento dei servizi marittimi sia l’apertura del capitale ad un socio privato.

9. Ai fini di cui al comma 8: a) entro il 31 dicembre 2009: 1) e` pubblicato il bando di gara per la privatizzazione di Tirrenia di

Navigazione s.p.a., nonche´, per effetto dei trasferimenti di cui ai commi da 1 a 7, della Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a.;

2) e` approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ai sensi della normativa

vigente, uno schema di nuova convenzione di durata non superiore a otto anni con la Tirrenia di Navigazione s.p.a., costituente uno degli atti

della gara di cui al numero a) 1); 3) e` approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Regione Sicilia, ai sensi della normativa vigente, uno schema di nuova convenzione di durata non superiore a dodici anni con la Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., costituente uno degli atti della gara di cui al numero a) 1); 4) sono pubblicati dalle Regioni Sardegna e Toscana i bandi di gara per la privatizzazione, rispettivamente, di Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. e di Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a.; 5) sono approvati dalle Regioni Sardegna e Toscana, secondo i rispettivi ordinamenti e nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con le isole, gli schemi di contratti di servizio di durata non superiore a dodici anni con le societa`, rispettivamente, Saremar e Toremar, costituenti altresı` atti delle gare di cui al numero a) 4); b) entro il 28 febbraio 2010, in considerazione di quanto disposto dal comma 3: 1) sono pubblicati dalle Regioni Campania e Lazio i bandi di gara per la privatizzazione, rispettivamente, di Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. e della societa` della Regione Lazio derivante dalla cessione del ramo d’azienda di cui al comma 3; 2) sono approvati dalle Regioni Campania e Lazio, secondo i rispettivi ordinamenti e nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con le isole, gli schemi di contratti di servizio di durata non superiore a dodici anni con le societa`, rispettivamente, Caremar e quella della Regione Lazio derivante dalla cessione del ramo d’azienda di cui al comma 3, costituenti altresı` atti delle gare di cui al numero b) 1); 10. Le convenzioni e i contratti di servizio di cui al comma 9 sono stipulati all’atto del completamento delle procedure di gara di cui al medesimo comma 9. 11. Le nuove convenzioni di cui al comma 9, stipulate sulla base dei criteri stabiliti dal CIPE e comunque nei limiti degli stanziamenti di cui ai commi da 16 a 18, determinano le linee da servire, le procedure e i tempi di liquidazione del rimborso degli oneri di servizio pubblico, introducendo meccanismi di efficientamento volti a ridurre i costi del servizio per l’utenza, nonche´ forme di flessibilita` tariffaria non distorsive della concorrenza.

I contratti di servizio di cui al comma 9 sono stipulati nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con

le isole.

12. Le nuove convenzioni e i contratti di servizio di cui al comma 9 prevedono la presenza nel collegio sindacale delle singole societa` esercenti i servizi oggetto di convenzione o contratto di servizio di due rappresentanti designati, rispettivamente, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministero dell’economia e delle finanze. Per le societa` Siremar e Tirrenia di Navigazione s.p.a. il rappresentante designato dal Ministero dell’economia e delle finanze assume le funzioni di presidente.

13. Per la privatizzazione dell’intero capitale della Tirrenia di Navigazione s.p.a., che, a seguito dei trasferimenti di cui ai commi da 1 a 7,

comporta altresı` la cessione dell’intero capitale sociale della Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., si applicano, in quanto compatibili con le disposizioni dei commi da 1 a 7, nonche´ dei commi da 8 a 15, le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 marzo

2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 aprile 2009, n. 99.

14. Qualora, ai fini delle procedure di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15, si renda necessario l’esercizio dei poteri di cui all’articolo

16 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, il termine per il relativo esercizio e` di trenta giorni dall’avvio del procedimento. 15. All’articolo 2, comma 192, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, il secondo periodo e` soppresso.

16. Le risorse necessarie a garantire il livello dei servizi erogati sulla base delle convenzioni attualmente in vigore e prorogate ai sensi del comma 6, nonche´ delle nuove convenzioni e dei contratti di servizio di cui ai commi da 8 a 15, nel limite di complessivi euro 184.942.251 a decorrere dal 2010, sono ripartite, per il 2010 e per ciascuno degli anni della durata delle nuove convenzioni e dei singoli contratti di servizio, come segue: a) Tirrenia di Navigazione s.p.a.: euro 72.685.642; b) Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a.: euro 55.694.895;

c) Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. – Regione Sardegna: euro 13.686.441; d) Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. – Regione Toscana: euro 13.005.441; e) Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. – Regione Campania: euro 29.869.832.

17. Successivamente alla cessione alla Regione Lazio del ramo d’azienda per l’esercizio dei collegamenti con l’arcipelago pontino, ai sensi del comma 3, le risorse di cui al comma 16, lettera e), sono cosı` ripartite: ramo Campania, euro 19.839.226; ramo Lazio: euro 10.030.606. 18. Il contributo dello Stato alle Regioni a copertura degli oneri di servizio pubblico sui contratti di servizio di cui ai commi da 8 a 15 e` incrementato, senza maggiori oneri per lo Stato, per la durata dei contratti medesimi in misura parametrata al maggiore onere derivante dall’attuazione dell’articolo 19 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, nonche´ dell’articolo 9, comma 4, della legge 7 dicembre 1999, n. 472. 19. Nell’ambito delle risorse iscritte in conto residui, non ancora impegnate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, relative all’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 1046, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, l’importo di 7 milioni di euro, per l’anno 2009, e` finalizzato all’ammodernamento e all’adeguamento alle norme internazionali in materia di sicurezza marittima della

flotta del gruppo Tirrenia.

20. Previa richiesta delle Regioni interessate al processo di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15, il CIPE, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, delibera in ordine all’utilizzo delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate relative ai programmi di interesse strategico regionale di cui alla delibera CIPE n. 1/2009 per fare fronte a specifiche criticita` nel settore del cabotaggio marittimo. 21. Al fine di garantire la continuita` territoriale con le isole e a fronte degli obblighi di servizio pubblico sono riconosciuti alle societa` oggetto del processo di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15 il mantenimento

degli accosti gia` assegnati e la priorita` nell’assegnazione di nuovi accosti, nel rispetto delle procedure di competenza delle Autorita` portuali e marittime, dei principi sanciti dalla legge 28 gennaio 1994, n. 84, nonche´ dal codice della navigazione.

22. L’articolo 7-sexies, comma 3, ultimo periodo, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile

2009, n. 33, e` sostituito dal seguente: «Nel limite massimo complessivo di spesa di 15 milioni di euro a valer sulle risorse di cui all’articolo 2,

comma 36, della legge 22 dicembre 2008, n. 203, e successive modificazioni, ai dipendenti delle societa` del Gruppo Tirrenia, delle societa` da queste derivanti e di quelle che dalle stesse acquistano o affittano aziende o rami d’azienda, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, puo` concedere per dodici mesi l’intero trattamento di integrazione salariale straordinaria previsto dalle vigenti disposizioni di legge, con la relativa contribuzione figurativa e gli assegni per il nucleo familiare ove spettanti». 23. Agli oneri di cui ai commi da 16 a 18, pari a 184.942.251 euro a decorrere dal 2010, si fa fronte mediante utilizzo degli stanziamenti di bilancio allo scopo finalizzati, pari a 181.370.249 euro annui, e mediante riduzione di una quota pari a 3.572.002 euro del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decretolegge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, come rideterminato ai sensi del comma 31. 24. Per le Regioni a statuto speciale l’efficacia delle disposizioni di cui ai commi da l a 22 e` subordinata all’emanazione, ove occorrente, di apposite norme di attuazione.

25. Gli atti e le operazioni posti in essere per i trasferimenti e i conferimenti di cui ai commi da 1 a 15 sono esenti da imposizione fiscale.

26. L’articolo 57 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nonche´ dell’articolo 1, comma 999, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono abrogati. 27. Il primo e secondo periodo del comma 1 dell’articolo 26 del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, sono soppressi.

28. E` abrogato il comma 8 dell’articolo 20 del decreto legge 8 aprile 1974, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge n. 216 del 7 giugno 1974 e successive modificazioni. 29. Il comma 3 dell’articolo 6 del decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 giugno 2002, n. 112, e` sostituito dal seguente: «Sugli interessi corrisposti dalle societa` cooperative e loro consorzi ai propri soci persone fisiche residenti nel territorio dello Stato, relativamente ai prestiti erogati alle condizioni stabilite dall’articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, si applica una ritenuta a titolo di imposta nella misura prevista all’articolo 26, comma 1, primo periodo del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. Per i prestiti con durata non inferiore a 18 mesi si applica una ritenuta a titolo d’imposta nella misura prevista all’articolo 26, comma 1, secondo periodo del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600». 30. Le disposizioni di cui ai commi 28 e 29 si applicano agli interessi corrisposti a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. 31. Le maggiori entrate derivanti dai commi da 28 a 30 sono destinate all’incremento della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307».

 

Eolie&Siremarultima modifica: 2009-11-03T17:02:17+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

gmichele1.jpgdi Michele Giacomantonio

Avevo appena scritto ieri sera il mio intervento riguardo alla Tirrenia ed alla Siremar che è giunta, sulle agenzie ,una precisazione dell’Assessore Strano. Non è assolutamente vero che la Regione siciliana – diceva il comunicato – abbia respinto il piano del ministero dei Trasporti per la privatizzazione di Siremar e Tirrenia. Anzi, nel corso della trattativa congiunta, che vede per l’assessorato la partecipazione del dirigente generale del dipartimento Trasporti, Giovanni Lo Bue, abbiamo apprezzato positivamente l’ultima proposta dello Stato, che intende mettere a gara insieme Tirrenia e Siremar. E’ una posizione che ci convince, e stiamo valutando l’opportunità di partecipare al bando”.
Devo confessare  che è proprio questa nota che non mi convince. Tutte le altre Regioni che hanno consociate regionali e cioè Sardegna, Toscana, Campania e Lazio hanno accolto il piano di cessione alle amministrazioni regionali che è stato messo a punto dal Governo. Tutte meno la Sicilia. La Sicilia sta valutando di partecipare al bando pubblico per acquisire la Siremar e non sappiamo se addirittura anche la Tirrenia. Infatti nel luglio scorso il Presidente Lombardo, scrivendo a Berlusconi, aveva proposto la Regione Sicilia per “ il rilievo, una volta ottenuto il consenso della UE alla proroga del sostegno statale, dell’intera compagine societaria della Tirrenia che verrà gestita, sotto il controllo della regione stessa, da un gruppo imprenditoriale  e manageriale del settore (composto da manager e marittimi della compagnia, operatori turistici e dei trasporti) da scegliersi all’esito di un’apposita gara”. Questa la dichiarazione di luglio che aveva sollevato, lo ricordiamo, non poche perplessità a cominciare da quelle della Confindustria regionale per bocca del suo presidente Ivan Lo Bello e dei sindacati che non avevano esitato a definire la proposta di Lombardo “colorita e stravagante”. La dichiarazione di Strano è sempre su questa linea? Ed à per questo che la Fintecna, la finanziaria proprietaria della Tirrenia e delle consociate – stando al Sole 24 ore di ieri – ,avrebbe deciso di privatizzare, tramite bando, sia la Tirrenia che la Siremar ( e solo la Siremar fra le consociate)? E perché, se aveva le risorse addirittura per tutta la Tirrenia, la Sicilia non ha voluto seguire la strada della Campania acquisendo direttamente, senza oneri, la Siremar e poi realizzando la gara per scegliere il partner privato? Ma è proprio vero che la Sicilia intende acquisire anche la Tirrenia partecipando alla gara pubblica? E poi che fa? Un’altra gara per scegliere il partner privato o si trasforma la Regione stessa in imprenditore che è la linea sanzionata da Confindustria? La Regione vorrebbe fare il pieno gestendo Tirrenia e Siremar ma rischia di non riuscire ad ottenere alla fine neanche la Siremar che è quella che interessa le isole minori.

Eolie&Siremarultima modifica: 2009-10-22T20:47:43+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

gmichele1.jpgdi Michele Giacomantonio

Ottobre volge ormai velocemente al termine ed ancora niente di preciso si sa sul destino della Siremar e della maggior parte , quella più significativa, dei nostri trasporti marittimi. Il Ministro Mattioli aveva garantito che entro il 15 di questo mese ci sarebbe stato l’accordo con le Regioni per la destinazione delle consociate regionali ma nulla finora è trapelato di ufficiale almeno per quanto riguarda la Sicilia e la Siremar.  Scettici sul raggiungimento di un accordo in tempi stretti sono sia i sindacati come la Confederazione degli armatori. Per quanto riguarda la Sicilia il nodo sembra essere quello di come deve avvenire l’acquisizione da parte della Regione  e sul chi deve farsi carico dei passivi visto soprattutto che non c’è chiarezza sull’entità di questi. Intanto una notizia importante – su questo terreno – arriva dalla Campania. Il Governatore di questa Regione ha inviato una lettera al Ministro dell’Economia ed al Ministro dei Trasporti dove conferma la volontà di acquisire a titolo gratuito la società Caremar. “Come concordato – dice la lettera, ed è il passaggio più importante –  la Regione Campania avvierà successivamente il processo di privatizzazione attraverso la costituzione di una società mista pubblico-privata con la scelta di un socio privato e contestuale affidamento del servizio, da ricercare mediante gara unica ad evidenza pubblica europea”. I lettori più attenti comprenderanno subito che questa è la linea sostenuta da due anni prima dal Comitato cittadino per i trasporti, poi da alcune forze in Consiglio comunale e quindi da tutto il Consiglio Comunale. Linea su cui abbiamo l’impressione che l’Amministrazione comunale , dopo averla fatta propria, abbia maturato parecchi dubbi tanto è vero che nelle ultime posizioni del Sindaco si parla di privatizzazione tout cout. Ed invece la posizione della Campania viene a confermare la giustezza della linea che ha caratterizzato le Eolie su questa vicenda  e che si fondava su alcuni punti cardine: scorporo della Siremar dalla Tirrenia e creazione di una società pubblica o mista regionale con partecipazione oltre che della Regione anche delle amministrazioni comunali interessate. La Campania ora aggiunge un tassello che mi sembra di grande interesse perché propone una linea di mediazione fra chi parla di società pubblica e chi di privatizzazione: la creazione di una società mista pubblico-privata con la ricerca – tramite gara  ad evidenza pubblica europea – del partner privato. Dopo il gran polverone sollevato su tutta questa vicenda dove pareva che fosse grande utopia parlare di scorporo proprio questa dello scorporo ora è la linea del Ministero ( una volta constatato che una Tirrenia posta in gara con tutte le consociate regionali gravate da tratte sociali non avrebbe interessato nessuno!!!).la Campania traccia una linea: lo Stato dovrà trasferire alla Regione, per l’intera durata della convenzione la quota di rispettiva spettanza delle risorse finanziarie stanziate quale contributo di servizio pubblico, oltre a maggiori risorse da destinare all’ammodernamento della flotta, ammortizzatori sociali per gli eventuali esuberi di personale, nonché la neutralizzazione ed il rimborso dell’IVA derivanti dalle convenzioni di servizio pubblico”. Può essere una indicazione anche per la Sicilia? Ce lo auguriamo e ci auguriamo soprattutto che finalmente qualcuno parli. Le settimane passano e il termine del 31 dicembre – quando scade la proroga dell’Unione Europea – è ormai vicino.

Eolie&Siremarultima modifica: 2009-10-21T18:09:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

tsiremar2.JPGIl governo Berlusconi ha avviato le procedure per la vendita della Tirrenia. E’ in corso di predisposizione il bando di gara, previsto per metà settembre. La Siremar verrebbe  trasferita alla Regione Sicilia, attraverso una convenzione. Si aspetta la risposta del governatore Raffaele Lombardo. E’ previsto un finanziamento per 80 milioni per la Sicilia, disposta secondo l’assessore regionale ai trasporti Nino Strano a recuperare la Siremar per garantire la continuità territoriale e i collegamenti con gli arcipelaghi. Per la Sicilia, toccherebbe la parte più importante dei finanziamenti. 
Eolie&Siremarultima modifica: 2009-08-22T17:06:24+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

cdelbono2.JPGdi Christian Del Bono*

Ho letto con attenzione l’articolo di Massimo Minnella su Repubblica. Alcune delle considerazioni di Coccia, Presidente di Confitarma (importante associazione di armatori privati) sono sicuramente condivisibili: se il governo non si attiva in tempi utili, difficilmente potrà essere garantita la qualità del servizio; il periodo più a rischio potrebbe infatti essere quello “fra la fine delle sovvenzioni pubbliche e la privatizzazione”. Non si può invece essere in linea con le deduzioni di Coccia con riferimento agli aiuti di stato o alle presunte prescrizioni a privatizzare dettate dall’UE.È ancora una volta opportuno ribadire che la privatizzazione rappresenta soltanto una delle forme di liberalizzazione dei mercato come è fondamentale precisare che in assenza di aiuti di stato sarà impossibile assicurare gli standard di collegamento necessari a garantire la mobilità dei cittadini e lo sviluppo socio-economico delle isole minori.Non dimentichiamo che proprio il regolamento (CEE) n. 3577/92 del Consiglio di Europa (concernente l’applicazione del principio della libera prestazione dei servizi ai trasporti marittimi fra Stati membri) prevede che uno stato membro possa imporre obblighi di servizio pubblico come condizione per la fornitura di servizi di cabotaggio alle compagnie di navigazione che partecipano ai servizi regolari da, tra e verso le isole a patto che ciò avvenga su basi non discriminatorie per tutti gli armatori comunitari. Lo stesso regolamento prevede inoltre che lo stato membro possa prevedere dei compensi per l’espletamento di tale servizio purché questi siano resi disponibili a tutti gli armatori comunitari.Liberare Tirrenia dalle consociate per permetterne la privatizzazione è auspicabile. Accertarsi che ciò avvenga salvaguardando i servizi al momento erogati da Siremar, Saremar, Caremar e Toremar è un dovere imprescindibile se si intendono rispettare i diritti dei cittadini delle isole minori.

*Presidente Federalberghi delle Eolie

Eolie&Siremarultima modifica: 2009-08-21T07:50:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

aemail.jpgCaro Direttore,

La ringrazio per la Sua risposta in merito alla questione VV. UU. per pignataro. Volevo far vedere a Lei e soprattutto anche ai ns. amministratori la situazione che si evince dal fax che allego… SENZA PAROLE. C’è tutto scritto…e domani vediamo come andrà a finire. La saluto cordialmente

Sono il responsabile dell’Hotel scrivente, volevo segnalare, con urgenza di una Vs. risposta, il disguido capitato a dei ns. clienti, i Sigg. Avato. In allegato trovate la copia della prenotazone effettuata on-line dai ns. clienti (già pagata, vedi copia addebito in c/c). I signori, si sono presentati, il 07/08/09 all’agenzia Siremar di Milazzo, per richiedere l’emissione del biglietto ma è stato detto loro, anche con grande maleducazione da parte dei dipendenti dell’agenzia stessa, che se volevano raggiungere Lipari, dovevano acquistare un altro biglietto, in quanto quello che doveva essere emesso a loro nome, era già stato stampato (ma da chi???? E chi l’ha stampato? Non ho avuto nessuna risposta al riguardo). I Signori Avato, non hanno mai ricevuto, dal 10/07, nessun biglietto e dopo varie discussioni hanno dovuto spendere altri “69,00 Euro”, che mi interesserò personalmente per far riavere ai Sigg. Avato, allego copia biglietto. Il problema adesso è che devono imbarcarsi domani per Napoli, sulla Laurana, con biglietto già pagato(vedi copia prenotazione on-line). Circa tre giorni fa, mi sono recato presso l’Agenzia di Lipari è ho presentato la copia dell’email, dove peraltro si evince che il biglietto è stato acquistato con l’opzione” Ritiro presso lo scalo”, sapete cosa mi hanno detto??? Il biglietto è stato già stampato e se vuole imbarcarsi devono acquistarne un altro…ma stiamo scherzando???? Dimenticavo, in data 10 c.m. ho anche contattato il Vs. call-center (892123) e ho parlato con una Signora che è stata gentilissima, mi ha chiesto anche il mio numero per potermi contattare quando avrebbe risolto il problema, ma ad oggi nessuna chiamata. Da parte mia, credo che sia giusto chiarire questa situazione e al più presto, in quanto i Signori AVATO sono un po’ preoccupati, il 13/08 non credo che abbiate più disponibilità di posti e soprattutto cabine. Da parte mia, se non avrò alcuna risposta, mi recherò personalmente all’imbarco e con le prove in mano, li farò imbarcare, anche a costo di interpellare Guardia Costiera, Carabinieri, vigili Urbani… Copia del presente sarà inviato anche alla locale guardia Costiera per conoscenza. Aspetto Vs. riscontro Urgentissimo Cordiali saluti

Rag. Antonello Profilio

Hotel A Pinnata****

Eolie&Siremarultima modifica: 2009-08-12T14:10:55+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Eolie&Siremar

proux.jpgdi Piero Roux*

Le ultime dichiarazioni del Sindaco Bruno che -attraverso una lettera -invita il Ministro Matteoli:“a riproporre, attraverso un decreto legge, quanto previsto dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, articolo 57, comma 3, ovvero il passaggio a titolo gratuito del pacchetto azionario della società Siremar dal gruppo Tirrenia alla Regione Sicilia” ed “il recupero delle corse indebitamente sottratteci dalla Siremar attraverso il potenziamento dei servizi esistenti verso il centro Italia” riconcilia Legambiente con lo stesso Sindaco e con il Comitato di Difesa dei Trasporti delle Isole Eolie. Con questa richiesta – che speriamo venga condivisa dai Sindaci di S.Marina, Leni e Malfa nonché dalle amministrazioni delle altre isole siciliane e dallo stesso Presidente della Regione -il Sindaco di Lipari ha mostrato – finalmente – di voler dare voce alla espressione spontanea e democratica dei cittadini che, dopo aver occupato per giorni la M/n Laurana , si sono sentiti usati e traditi dall’amministrazione locale che mostrava di seguire un iter fatto di richieste e strategie non condivise. A seguito della riproposizione dello “scorporo” , linea enunciata e condivisa- oggi -anche dal Sindaco Bruno – voluta a forza, fin dalla prima ora, dal Comitato e dalla maggioranza degli eoliani ( in primis gli abitanti di Stromboli)- Legambiente si dichiara a fianco dell’Amministrazione e del Comitato Civico e fa voti affinchè tutte le Associazioni Eoliane partecipino attivamente per l’affermazione di diritti che nessuno può arrogarsi di toglierci: la mobilità, la continuità territoriale, il lavoro; ovvero il diritto inalienabile di essere parte integrante di uno stato egualitario ed attento allo sviluppo ed al benessere socio-economico dei propri cittadini senza distinzione di appartenenza territoriale. Forse la lotta sarà lunga ma gli obiettivi non sono discutibili e dovranno essere perseguiti con forza e determinazione fino all’ottenimento di quanto richiesto. Gli eoliani hanno mostrato nel tempo, che davanti a sfide importanti, sanno essere un corpo solo, una sola anima, una sola volontà.

*Legambiente Lipari

Eolie&Siremarultima modifica: 2009-03-03T08:52:59+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo