Messina, i morti salgono a 21, 100 i feriti, 550 gli sfollati

amessina6.jpgA 36 ore dall’alluvione che ha investito Messina portando distruzione e morte si continua a lavorare nelle zone colpite, una fascia di 3 km e mezzo che comprende Briga Marina, Giampilieri, Molino e Scaletta Zanclea, alla ricerca dei dispersi. Restano isolate le frazioni di Molino e Altavia che si trovano sopra Giampilieri. Vigili del fuoco, protezione civile e volontari hanno raggiunto le due località a piedi per portare cibo e acqua e quanto necessario alle circa 200 persone che vivono in quei luoghi, percorrendo circa 14 chilometri a piedi.

BILANCIO. Sale ufficialmente a 21 il numero dei morti nel disastro di Messina. Secondo quanto riferito dall’unità di crisi, sono 550 gli sfollati (dislocati nell’albergo Capo Peloro e negli hotel Europa, Le Dune e Le Palme) dei villaggi messinesi di Giampilieri e Briga superiore, Molino e Altolia. Nell’abitato di Altolia un ponte è crollato e rende difficili le operazioni di recupero di alcune persone. Sono invece 100 le persone rimaste ferite, durante l’alluvione dell’altro ieri, anche in modo non grave e quindi non ricoverate.
Nella notte è stata completata l’evacuazione di Giampilieri, dove fino a stamattina mancavano all’appello 12 persone. Alle prime luci dell’alba si è ripreso a scavare nel fango. Anche per l’abitato di Briga Superiore il sindaco di Messina ha disposto l’evacuazione. Il provvedimento interesserà per sette giorni, abitazioni ed edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro.
“La situazione – ha detto il capo della Protezione civile – è particolarmente complessa e delicata ma sotto controllo”. Bertolaso ha spiegato che le strade per raggiungere le frazioni di Molino e Altalia – dove è cominciata l’evacuazione con l’aiuto degli elicotteri – sono “sbriciolate” e passerà tempo prima di poterle ripristinare. “Sono ancora forti i rischi per cui dobbiamo agire con estrema prudenza per evitare di aggiungere vittime a vittime”. Tra Giampilieri e Molino tuttavia è stata aperta una pista dagli uomini dei soccorsi. Il capo della Protezione civile ha poi spiegato che nei due paesi è stata ripristinata la distribuzione di energia elettrica.
Secondo i dati forniti da Bertolaso, sono 1.100, facenti parte di più corpi, gli uomini impegnati nei soccorsi; progressivamente ci sarà un passaggio di competenze dal dipartimento nazionale alle strutture locali. Centocinquanta sono i mezzi dei vigili del fuoco, 35 quelli dell’esercito, 20 quelli dei volontari. A questi vanno aggiunti i mezzi delle imprese private.
Al centro operativo aereo della frazione di Santa Margherita continuano, intanto, ad arrivare persone che hanno bisogno di cure, soprattutto ustionati, che vengono trasportati negli ospedali cittadini. “Le ustioni – ha detto Bertolaso – sono state provocate dalle esplosioni di bombole del gas”. Due corsie della A18 Messina-Catania, una per ogni direzione, saranno riaperte in serata dopo che gli uomini dei soccorsi avranno provveduto a sgomberare la sede stradale.

A SCALETTA PERSONE SOTTO LE MACERIE. Si scava ancora a Scaletta Zanclea, il comune completamente devastato dalla massa di fango venuto giù dalle colline. Secondo il sindaco Mario Briguglio, vi sarebbero ancora sotto le macerie del paese sei persone, tutti cittadini abitanti che si trovavano in casa quando è arrivata l’ondata di fango, mentre sono sei i cadaveri che sono già stati estratti dalle case. Le ruspe scavano in quello che era il corso principale, via Roma, per cercare i corpi delle persone che mancano all’appello e nel frattempo caricano fango e detriti.
Sulla costa i sommozzatori dei vigili del fuoco imbrigliano, con enormi cavi, le automobili che la fiumana d’acqua e fango, l’altro ieri, dalla strada ha scaraventato fin dentro il mare, ritrovata un’Alfa 147 che giaceva a 3 metri di profondità. La polizia sta esaminando i documenti per risalire al proprietario. I vigili del fuoco avvertono che alcuni edifici del centro di Scaletta distrutto dal nubifragio sono pericolanti e potrebbero cedere da un momento all’altro. Tra Briga Marina e Scaletta Zanclea la statale 114 sta lentamente tornando alla normalità con la gente che lavora con pale e rastrelli per liberare gli usci di casa e i negozi dal fango.

ALLARME SCIACALLI. Segnalata la presenza di sciacalli nelle case abbandonate di Scaletta Zanclea. I carabinieri hanno organizzato delle ronde lungo la strada ferrata e stanno identificando alcune persone. In zona sono stati visti giovani con precedenti penali specifici che non abitano nel comune semidistrutto dall’alluvione.

IDENTIFICATE ALTRE VITTIME. E’ della donna dispersa insieme ai due figli il cadavere recuperato stamane a Giampilieri Superiore. Secondo quanto hanno riferito i soccorritori, la donna non era incinta e sarebbe stata poi identificata come la moglie di Antonio Lonia, scomparsa giovedì sera insieme ai due figli, Lorenzo, di due anni e mezzo, e Francesco, di sei. Dopo il ritrovamento del cadavere le ricerche dei vigili del fuoco proseguono nello stesso punto per verificare se vi possano essere anche i corpi dei bambini. 

In nottata sono stati identificati i cadaveri di alcune delle vittime. Si tratta di Simone Neri, 28 anni, che prima di essere travolto dal fango a Giampilieri aveva tratto in salvo numerosi familiari; Letterio Maugeri, 60 anni, e Giuseppe Tonante, 76 anni, anche loro uccisi dalla frana che ha devastato la borgata; Concetta Cannistraci, 71 anni, rimasta sepolta nel crollo di una palazzina a Scaletta Zanclea così come Santa Torcino, 42 anni; e infine Carmela Oliveri, 47 anni, il cui cadavere è stato recuperato in mare, nei pressi di Roccalumera, da una motovedetta dei vigili del fuoco. Risulta invece ancora dispersa Ketty De Francesco, 30 anni, il cui nome era stato inserito ieri tra le vittime.

I CADAVERI RICONOSCIUTI IERI. Le vittime riconosciute in nottata si aggiungono ai nomi di Pasquale Bruno, 40 anni, travolto e soffocato dal fango nella piazza di Giampilieri; Francesco De Luca, un pensionato di 70 anni, annegato nello scantinato della sua casa rurale, in contrada Vallone, sempre nella frazione di Giampilieri; Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria, travolto da un torrente nei pressi di Scaletta Zanclea mentre guidava l’auto; Martino Scibilia, un pensionato di 80 anni, recuperato a Scaletta Zanclea. Agnese Falgetano, postina di 44 anni, morta nella sua casa a Briga superiore, la donna, sposata con Santi Pellegrino, dipendente del Policlinico di Messina, ha involontariamente salvato uno dei due figli perchè a crollare è stata la parete della cucina, da cui si era appena allontanato il ragazzo per andare a prendere delle candele, come gli aveva detto la madre.

Onofrio Sturiale, 26 anni, travolto da una frana tra Scaletta e Giampilieri; Salvatore Scionti, pensionato di Giampilieri, estratto dalla macerie della casa dove abitava con la famiglia della figlia Maria Letizia, ancora dispersa, come i due nipoti, Francesco e Lorenzo Lonia. La famiglia era a casa, in una palazzina posta proprio ai piedi della collinetta dalla quale si è staccata una massa enorme di fango che è caduta a valle travolgendo tutto. Santi Bellomo, macellaio, morto a causa di un infarto e il suo corpo è stato trovato a Scaletta. Carmelina Barbera, trovata morta a Scaletta.

BERLUSCONI DOMANI A MESSINA. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sarà domattina nelle zone di Messina colpite dal maltempo dei giorni scorsi. Lo ha confermato il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che stamattina è arrivata a Giampilieri per un sopralluogo sulla zona e per incontrare gli sfollati. “Il presidente del Consiglio – ha detto il ministro – incontrerà gli sfollati per manifestare la vicinanza del Governo e per far capire che non ci sono due Italie e che gli interventi si faranno”. Il premier, a quanto si apprende, da Milano resta in costante contatto con il capo della protezione civile Guido Bertolaso, che si trova sul luogo. A sconsigliare il sopralluogo nella giornata di oggi, più di una ragione: in primo luogo la volontà di non intralciare i soccorsi e le ricerche, ancora in corso, dei dispersi. In secondo luogo le difficoltà logistiche e organizzative, visto che in molte zone il fango impedisce gli spostamenti.

VERTICE IN PREFETTURA. I magistrati della Procura di Messina si sono riuniti per fare il punto sull’inchiesta aperta dopo il nubifragio. La procura ipotizza, ancora a carico di ignoti, il reato di disastro colposo. Gli inquirenti hanno delegato a un pool di esperti una serie di accertamenti tecnici e idrogeologici. L’indagine è condotta dai carabinieri del nucleo operativo e del Ris. I militari acquisiranno gli atti amministrativi – piani regolatori e altri documenti edilizi – degli ultimi cinque-sei anni e sentiranno i testimoni scampati al disastro.

IL CAMPO SPORTIVO PER I SOCCORSI AEREI. La Protezione civile ha organizzato il centro operativo aereo per i soccorsi nelle zone investite dalla frana nella frazione di Santa Margherita, alle porte di Giampilieri. Il campo sportivo è stato trasformato in una sorta di eliporto dove atterrano numerosi mezzi della Protezione civile, dell’Aeronautica militare, del Corpo forestale e dei Vigili del fuoco. Le operazioni sono coordinate a terra dal tenente colonnello Ernesto Faccendo. Gli elicotteri possono solo sfiorare il tetto dell’istituto per caricare feriti e per lasciare medicinali e generi di prima necessità. “Trasportiamo – spiega il tenente colonnello Faccendo – soprattutto latte, omogeneizzati, acqua e succhi di frutta. Ieri sera abbiamo anche portato pacchi di pannolini per i bambini”. A Molino, la frazione a metà strada tra Altalia e Giampilieri, c’è invece un piccolo campo che consente l’atterraggio degli elicotteri.

FARMACIE APERTE E SCUOLE CHIUSE. Le farmacie rurali di Mili Marina, Galati Marina e S. Margherita sono state autorizzate ad effettuare l’orario di apertura continuata. Lo ha deciso il sindaco di Messina nell’ambito degli interventi l’emergenza alluvione. Il provvedimento concordato con l’Ordine dei Farmacisti, permetterà di fare fronte alle emergenze sanitarie degli abitanti delle zone colpite. È stata prorogata, invece, fino a lunedì prossimo la sospensione delle attività didattiche nelle scuole del comune di Messina. Gli istituti resteranno chiusi per superare le difficoltà nei collegamenti viari e ferroviari, causati dal nubifragio, che insegnanti ed alunni avrebbero potuto incontrare.

Messina, i morti salgono a 21, 100 i feriti, 550 gli sfollatiultima modifica: 2009-10-03T17:16:53+02:00da leonedilipari
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