La Lettera

aemail1.jpgCaro direttore,

complimenti per l’iniziativa di questo giornale online che leggo con sempre maggiore interesse; bravo perchè hai fornito uno strumento utile per far crescere i cittadini e creare comunicazione. Leggo con piacere i due giovanissimi, gli studenti Dimitri e Sara, speriamo altri se ne aggiungano. Quello che vorrei dirti oggi riguarda la famigerata determina di cui sento per la prima volta da una lettera che mi è stata inviata per posta ordinaria dall’ufficio suolo pubblico in data che non si riesce a stabilire, visto che ve ne sono addirittura tre.  La lettera è un capolavoro, non ho un mezzo per mandarti copia ma tu certamente sei al corrente della storia e puoi averne una. Lo scandalo non è tanto l’aumento della tariffa spropositato ma la maniera in cui sono stati trattati i commercianti  e il modo arraffazzonato in cui si continua a gestire questa vicenda e altre che riguardano l’utenza e i pagatori di servizi. Il suolo pubblico in concessione si paga entro il 31 gennaio,  la determina (che non si può recuperare nel sito del comune) è del 31 maggio, l’avviso di adeguamento è stato inviato il 3 o 15 o 17 settembre e mi è giunto a inizio di ottobre, tempo probabilmente scaduto per ricorsi o altro. Questa sequenza di date ti pare un fatto normale? Obbligo per noi di dimostrare i pagamenti effettuati tramite la San Giorgio che non solo è sparita con la cassa ma non ha neanche consegnato al comune i bollettini dei pagamenti puntualmente ricevuti dai fessi come me.  Chi ha indicato il nome di questi signori quando cominciarono l’attività? Ci fu una gara? Visto che i comuni sono in difficoltà anche per il mancato gettito dell’ICI non era meglio invitare i commercianti per illustrare i problemi  e – poichè pagare si deve – cercare insieme di migliorare i servizi resi ai turisti per avere un ritorno di quanto si è speso? Insomma, vado all’ufficio, la titolare dello studio ammalata e in ferie è assente, una collega per grazia di Dio mi fa le copie e gentilmente mi dice di rifarmi viva o che loro mi faranno sapere. Il dirigente Nico Russo a cui volevo richiedere qualche chiarimento sulla cosa ha il telefono ingolfato di chiamate e per non essere invadente dopo mezz’ora di attesa che il suo portatile si raffreddasse, me ne vado. Oggi mi telefonano e mi dicono che devo andare ancora per calcolare l’adeguamento. Ho risposto che erano loro a dover fare il calcolo (io non posseggo strumenti), riferirmelo per iscritto e io avrei provveduto al pagamento o al ricorso. Qui sento che forse i tempi del ricorso sono scaduti . . . . Che l’impigata è oberata di pratiche, che ha chiesto un aiuto che non può avere, che il 31 ottobre scade il termine tassativo.  Ma se io fossi partita per un mese? Non è una stravaganza andare a riposarsi dopo un’estate di lavoro con 40 gradi. Sapere in tempo QUANTO  e QUANDO si deve pagare aiuta gli imprenditori seri che programmano per onorare i propri impegni. Che cosa accadrà con la tassa smaltimento rifiuti ancora non ci è dato di sapere.  Quest’anno non mi è arrivato il bollettino perchè anche in quella direzione sento sono in arrivo grossi aumenti.  La prima scadenza è giugno e la seconda è settembre; dovrò pagare delle more?  Avremo i soldi per far fronte alle nuove tariffe? Occorre una informazione trasparente e dettagliata su quello che si decide nei palazzi, tutti devono sapere , non solo chi è vicino agli addetti ai lavori. Il palazzo deve sentire cosa sta accadendo alle piccole imprese turistiche e commerciali che, esclusi 20 giorni di pienone, diventano sempre più marginalemente produttive, che il costo dei trasporti, soprattutto se paragonato a siti concorrenti, è una mannaia che taglia il numero dei nostri clienti in maniera preoccupante. Come ci vogliamo organizzare?  Se tutti i piccoli chiudono, chiude l’isola perchè essa perderà la sua tipicità  che attira i buoni visitatori che giustamente preferiscono i nostri scogli ai vacanzifici omologati che si vedono un pò dovunque.

Lettera firmata

La Letteraultima modifica: 2009-10-21T18:33:43+02:00da leonedilipari
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