Lipari, Comune&Imu

frandopiccola.jpgdi Franco Rando*

IL 30/11/2012 SCADE IL TERMINE ULTIMO PER L’ISCRIZIONE AL CATASTO EDILIZIO URBANO DEI FABBRICATI RURALI QUALORA ISCRITTI AL CATASTO TERRENI. AI FINI DEL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA “IMU” SI RAMMENTA CHE IL COMUNE DI LIPARI RIENTRA TRA I COMUNI CLASSIFICATI MONTANI.

LA DICHIARAZIONEIMUVA EFFETTUATA, NEI CASI PREVISTI DALLA VIGENTE NORMATIVA, SUL NUOVO MODELLO MINISTERIALE. TALE MODELLO, DI FACILE COMPILAZIONE, E’ DISPONIBILE SUL SITO ISTITUZIONALE DEL COMUNE DI LIPARI, ALL’INTERNO DEL “CALCOLO IMU”        

CHE E’ STATO AGGIORNATO CON LE NUOVE ALIQUOTE DELIBERATE DAL CONSIGLIO COMUNALE.LA DICHIARAZIONEPUO’ ESSERE TRASMESSA ANCHE PER POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA ALL’INDIRIZZO: tributi@pec.comunelipari.it

*RESPONSBAILE SERVIZIO TRIBUTI COMUNE DI LIPARI

Lipari, Comune&Imuultima modifica: 2012-11-09T13:20:37+01:00da leonedilipari
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Lipari, Comune&Imu

frandopiccola.jpgdi Franco Rando*

Sul portale del Comune di Lipari all’indirizzo: http://www.comunelipari.it/ è disponibile il programma Calcolo IMU per il calcolo del saldo IMU con le aliquote aggiornate secondo quanto deliberato da Consiglio Comunale o eventualmente calcolare l’acconto, con ravvedimento, non ancora pagato. Nello stesso programma è disponibile la funzione di Dichiarazione IMU la quale guida il contribuente nella compilazione del modello della dichiarazione, nella produzione del file in formato elettronico e nella stampa dello stesso per la consegna. Vantaggi per il cittadino:

Facilitazione nella compilazione del modello: il processo di inserimento dei dati è assistito passo per passo dalle numerose funzioni automatizzate;
Le funzioni di controllo (controllo codice fiscale, controllo formale della compilazione, etc) evitano dati errati o incompleti;
Il contribuente riesce a produrre un documento in linea con le regole dettate dal ministero dell’Economia in maniera autonoma. Il contribuente consegnerà a mano o a mezzo posta il modello stampato della dichiarazione o in alternativa potrà inviare il proprio modello di dichiarazione tramite posta elettronica certificata (PEC) in formato elettronico PDF all’Ufficio Tributi.
I dati saranno acquisiti digitalmente con riduzione degli errori di comprensione.

*Responsabile del Servizio Tributi Comune di Lipari

Lipari, Comune&Imuultima modifica: 2012-11-05T14:25:00+01:00da leonedilipari
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Lipari, Comune&Imu

gguarino.jpgdi Gianfranco Guarino*

LEGGE 22 dicembre 2011, n. 214 – IMU. Ipotesi di applicazione nel Comune di Lipari

Nel mese di dicembre, ho provato a fare una disamina relativa all’applicazione della nuova tassa sugli immobili, ancora era in vigore il decreto, oggi che ormai è legge, i Consigli Comunali a breve saranno chiamati a decidere quale aliquota applicare, sulla scorta della normativa e degli equilibri di bilancio.

Per cui si rende necessaria una valutazione approfondita, alfine di applicare l’imposta in modo equo cercando di proteggere le fasce più deboli della popolazione.

Per poter fare tutto questo bisogna partire dagli introiti per la prima casa derivanti dalla vecchia ICI,  pari  a  circa € 600.000,00  dove   l’aliquota  era  del 4,5 per  mille  e  lo  sconto  prima casa di € 103,29 (importo totale dello sconto ipotizzato € 100.000 pari a 1.000 prime case).

Oggi, ipotizzando lo stesso numero di prime abitazioni (va ricordato che per il nostro Comune non si conosce la suddivisione economica per categorie, il numero di prime case, alberghi, attività  commerciali, etc.), le  condizioni  che  si  verificherebbero  sono  le  seguenti:  introiti circa € 900.000,00 (in quanto l’aliquota di base è del 4 per mille e lo sconto è pari a € 200,00 praticamente il doppio rispetto all’ICI).

Per il momento escludo la differenza di calcolo tra le seconde abitazioni e le attività commerciali, etc. in ogni caso l’aliquota base dettata dallo stato è del 7,6 per mille e si prevedono introiti per circa € 4.960.000,00.

Fatte queste opportune premesse, mi sono chiesto come si può di aiutare, le fasce più deboli ed i proprietari di prime abitazioni, nel rispetto delle norme e senza incidere ulteriormente nel bilancio comunale?

 In ogni caso occorre tenere conto che la norma genera un sistema in equilibrio, tale da caricare le eventuali detrazioni o riduzioni delle aliquote interamente sui  bilanci comunali, ed eventuali maggiori entrate, vengono compensate con riduzione dei trasferimenti Stato-Comuni (legge sul federalismo).

Per  cui  ho  ipotizzato  un aliquota  del 2 per mille  sulla  prima  casa  con  un   introito   di € 450.000,00, ed un aliquota del 8,3  per  mille   per tutto il resto, con un introito di € 5.410.000,00, verifichiamo cosa accade per le prime abitazioni:

Attuale 4 per mille (es. rendita € 1.000,00 x 5% = € 50,00 proseguendo € 1.000,00 + € 50,00 = € 1.050,00 proseguendo € 1050,00 x 160 = € 168.000,00 si divide per 1000 per cui € 168.000,00/1000 = € 168,00 e si moltiplica per 4 per cui € 168,00 x 4 = € 672,00 risultato finale).

Tutte le prime abitazioni hanno diritto ad uno sconto o detrazione di € 200,00, per cui con l’esempio precedente si andrebbe a pagare € 672,00 – € 200,00 = € 472,00.

Riduzione al 2 per mille (es. rendita € 1.000,00 x 5% = € 50,00 proseguendo € 1.000,00 + € 50,00 = € 1.050,00 proseguendo € 1050,00 x 160 = € 168.000,00 si divide per 1000 per cui € 168.000,00/1000 = € 168,00 e si moltiplica per 2 per cui € 168,00 x 2 = € 336,00 risultato finale).

Tutte le prime abitazioni hanno diritto ad uno sconto o detrazione di € 200,00, per cui con l’esempio precedente si andrebbe a pagare € 336,00 – € 200,00 = € 136,00.

Si genera un risparmio importante pari a circa il 71%, inoltre la suddivisione in due rate aiuta ulteriormente.

Mentre per le seconde abitazioni, Attuale 7,6 per mille (es. rendita € 1.000,00 x 5% = € 50,00 proseguendo € 1.000,00 + € 50,00 = € 1.050,00 proseguendo € 1050,00 x 160 = € 168.000,00 si divide per 1000 per cui € 168.000,00/1000 = € 168,00 e si moltiplica per 7,6 per cui € 168,00 x 7,6 = € 1.276,80 risultato finale).

Incremento al 8,3 per mille (es. rendita € 1.000,00 x 5% = € 50,00 proseguendo € 1.000,00 + € 50,00 = € 1.050,00 proseguendo € 1050,00 x 160 = € 168.000,00 si divide per 1000 per cui € 168.000,00/1000 = € 168,00 e si moltiplica per 8,3 per cui € 168,00 x 8,3 = € 1.394,40 risultato finale).

Si genera un aumento dell’11% molto modesto. In ogni caso per i residenti Eoliani proprietari di più abitazioni, risulterebbe sempre vantaggioso, fino alla terza abitazione di proprietà compresa la prima, dopo di chè gli effetti dello sconto si annullano, e magari bisogna pagare qualcosa in più, ma credo che un proprietario di 3 abitazioni  o più, non possa gridare miseria e povertà.

Logiche ben diverse ed estremamente complesse invece riguardano il mondo delle attività commerciali, alberghi, magazzini, etc. Variano i coefficienti moltiplicatori l’aliquota obbligatoria di base, che passa dal 5,5 per mille al 7,6 per mille (aliquota di base che lo Stato adotta per il Suo 50% e qualsiasi detrazione ricadrebbe inevitabilmente sul bilancio comunale).

 In ogni caso potrebbero esserci dei margini di manovra in quanto pagato il 50% allo stato (seconde case ed attività),  le maggiori entrate ammontano a circa € 400.000,00, eventualmente da equilibrare con i trasferimenti statali.

Il tutto risulta estremamente rischioso ai fini di equilibrio del bilancio comunale, per cui, credo che tutto il settore dovrà aspettare che si abbiano dati certi sui quali operare.

E’ innegabile che il Comune ad oggi, non è in grado di avere dati certi, per cui si rischia grosso con le previsioni di bilancio.

Se qualche anno fa il Comune avesse realizzato il catasto (Invocato invano, purtroppo dal sottoscritto), oggi avremmo più contezza dello stato di fatto e potremmo agire di conseguenza, e magari un magazzino sito al centro di Lipari non avrebbe gli stessi parametri economici di un magazzino a Quattropani.

Ma sopratutto avremmo avuto la gestione del territorio, che ad oggi manca, con tutti i guai che questo genera, ovviamente sotto l’aspetto fiscale.

Un ultimo aspetto, l’ipotesi di cui sopra per la riduzione delle aliquote relative alla prima casa e ipotizzata sulla scorta di dati economici in possesso del Comune di Lipari, per cui  dovrebbero essere vicini alla realtà. Mentre per le seconde case ed attività potrebbe non generarsi nessun incremento sulla scorta delle maggiori entrate sopradescritte, cioè rimanendo invariate al 7,6 per mille.

Spero che l’Amministrazione prenda in considerazione quanto illustrato e si crei finalmente un attenzione maggiore ai cambiamenti di gestione economica e fiscali che accompagnano questo periodo, scongiurando il dissesto dell’ente ma anche quello dei cittadini.

*Consigliere Comunale Futuro e Libertà

Lipari, Comune&Imuultima modifica: 2012-01-17T20:01:00+01:00da leonedilipari
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