Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione risponde

email5.jpgIl Bando di Gara per la pulizia delle spiagge

di Dino Salmieri

Volevo un’informazione, è da ieri che, sto facendo una ricerca nel sito del Comune di Lipari ma, non trovo riscontro né in “Bandi e Gare” né in “Albo Pretorio”. La mia ricerca consiste nel Trovare il “Bando di Gara” per l’assegnazione della pulizia delle spiagge, e il “Contratto” che il Comune ha stipulato con la Ditta vincitrice della Gara. Ora! Anche se, per vari motivi la gara non dovesse essere avvenuta, il Contratto dovrebbe essere visibile nel Sito del Comune, Per la trasparenza.
Volevo chiedervi, Sono io che, non ho saputo fare la ricerca? È un disguido che, risolveranno in poche ore? Come faccio a Visionare suddetti documenti?
Grazie Vostra Cortese attenzione.

Risponde Michele Giacomantonio*

Per la pulizia delle spiagge il Comune di Lipari ha in atto una convenzione stipulata con la cooperativa Margherita lo scorso anno in base alla legge 381/91 riguardante cooperative che occupano soggetti svantaggiati almeno nella misura del 30%.

LA NOTA PRECEDENTE. di Aldo Natoli 
 
Egregio Portavoce del Sindaco, l’art. 12 dello Statuto dovrebbe essere
letto per intero, e comunque Le invierò privatamente la risposta fornitami
dall’Assessore Federica Masin. Sicuramente avrà anche avuto modo di
leggere la lettera indirizzata all’Assessore al Turismo dal Consigliere
Comunale Antonio Casilli pubblicata sui giornali online. Prendo comunque atto che i “soci” del Distretto non debbono essere preventivamente informati per decidere sulle linee di azione programmatiche del turismo, e che pertanto l’unico loro compito è quello di pagare. Questa è la “democrazia” alla quale Lei fa riferimento? Prendo altresì atto che Lei ha dimenticato i buoni propositi che hanno ispirato e caratterizzato la Sua Amministrazione.
 
LA NOTA PRECEDENTE. di Aldo Natoli
Egregio, Dottore, ho ricevuto la Sua risposta in merito allo spettacolo musicale che l'”Italian Surf Academy” ha tenuto a MarinaCorta e non Le nascondo che sono molto preoccupato perchè mi rendo conto, e con me credo tutti i cittadini, che nel nostro Comune quello che fa la mano sinistra non lo conosce la mano destra. Mi sorprende infatti quanto da Lei affermato, ovvero che lo svolgimento della manifestazione è maturato
nell’arco delle 24 ore, quindi nella giornata del 27. Infatti leggendo il calendario delle manifestazioni “Eolie isole di tesori” pubblicato da Codesto Ente, nel mese di giugno viene indicato per le sere del 25 e 27 alle ore 9,30 lo spettacolo della “Italian Surf Academy”. Mi risulta anche che già da giorno 24 gli artisti erano a Lipari. Quindi quanto da Lei affermato, per giustificare la mancata pubblicizzazione della manifestazione e l’affrettata esibizione non è esatto, e diventa lecido domandarsi a chi è servito lo spettacolo, tra l’altro tenuto alle ore 24 e non alle ore 9,30 come da Lei ribadito. Fortunatamente è stato offerto al Comune gratuitamente dal Sig. Cappelli, anche se mi risulta che qualche spesuccia il Comune
deve comunque affrontarla.  Colgo anche l’occasione per farLe presente che, contrariamente a quanto
da Lei affermato, non solo il grande evento per l’estate 2013 (luglio-settembre) è stato programmato dal Comune, ma è stato addirittura sottoposto all’Assessorato Regionale al Turismo per essere finanziato sfruttando i benefici della Circolare n° 29598/11 integrata dalla Circ. n° 12609/2013 per un importo di €. 201.742,50. La cosa che mi stupisce leggendo la proposta è che ad un caschet di €. 61.800,00 per gli artisti si contrappongono ben €. 169.942,50 di spese (segretrie varie e relativo  personale, responsabile dell’iniziativa, gettoni di presenza per relatori, viaggi – anche dall’USA-, soggiorni, vitto e alloggio per gli artisti- ospitalità, direttore di produzione, ufficio stampa, viaggi e ospitalità giornalisti internazionali, coordinamento scentifico, e servizi vari) per una spesa complessiva di €. 231.742,50. Egregio Dottore, evito ogni commento, ma mi permetto di parafrasare un significativo vecchio detto “a buon intenditore, poche parole”.
 
LA NOTA PRECEDENTE. di Aldo Natoli
 
In risposta alla riunione sul Distretto Turistico.
Egregio Dottore Giacomantonio, La ringrazio per la risposta, anche se
tardiva. Debbo uleriormente precisarLe che la sede del Distretto delle isole
e degli Arcipelaghi di Sicilia, come può leggere dall’apposito verbale delle
riunione tenuta a Palermo, e nella quale ero presente assieme all’Assessore
pro-tempore del Comune Federica Masin, è Lipari, e solo in casi particolari
le riunioni si possono tenere in altra sede, purchè nel territorio siciliano, e non certo abitualmente. Prendo comunque atto che il Sindaco di Lipari, quale Presidente del Consiglio di Amministrazione del Distretto delle Isole e degli Arcipelaghi di Sicilia, ritenendo che ricorressero tali presupposti, e comunque in violazione dell’art. 12 dello Statuto del Distretto Turistico, ha convocato la riunione a Palermo presso la sede dell’URAS per giorno 5 c.m. Debbo farLe rilevare che alla scadenza naturale
del bando di cofinanziamento nessuna riunione era stata convocata ed alcun documento era sto presentato alla Regione. Fortunatamente è giunta la proroga altrimenti avremmo potuto parlare del niente. Orbene la riunione di giorno 5 riguarda la “definizione degli accordi partenariali e delle linee
progettuali da sviluppare e presentare a valere della Regione Siciliana “Cofinanziamento dei progetti di sviluppo proposti dai distretti turistici regionali – po fesr sicilia 2007/2013 – obiettivo operativo 3.3.3 – linea di intervento 3.3.3, attività di rafforzamento delle attività di pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei progetti di sviluppo turistico proposti dai sistemi turistici locali”. Alla discussione del Comitato tecnico seguirà il Consiglio di Amministrazione del Distretto per deliberare quanto deciso dal Comitato Tecnico. Egregio Dottore non crede che gli accordi ed i progetti da presentare che riguardano lo sviluppo turistico del nostro comprensorio andavano prima discussi con i soci locali? La scelta dei progetti è un atto autonomo del Sindaco, dell’Assessore al Turismo o del Coordinatore Tecnico? Qual’è il ruolo dei soci. Lo spiega a noi tutti Lei, oppure lo chiedo all’Assessore Regionale al Turismo? Ritenevo che la politica individualistica; dell’ultima ora; del prendere o lasciare,
fosse tramontata, invece mi rendo conto che germoglia come prima e più di prima. Trovi Lei una definizione contraria alla “trasparenza” ed alla “democrazia”.
 
Risponde Michele Giacomantonio
 
Egregio Geometra Natoli, nel riscontrare la sua ulteriore nota pubblicata ieri sui notiziari online, mi trovo costretto a farle notare una serie di formali e sostanziali imprecisioni relativamente a quanto da lei affermato.

1. Il presidente del distretto, Marco Giorgianni, non ha violato l’art. 12 dello statuto. Questo infatti recita: Le adunanze sono tenute nel luogo di volta in volta indicato nell’avviso di convocazione, presso la sede dell’ATS o anche altrove, purché entro il territorio della regione Siciliana.

2. In occasione della riunione di assemblea del 15 ottobre 2012, da lei impropriamente richiamata, si deliberava: “La sede legale dell’ATS Distretto delle Isole e degli Arcipelaghi di Sicilia è spostata presso i locali del Comune di Lipari. Si instituisce una succursale presso l’URAS Federalberghi Sicilia (Via Libertà 37/I, Palermo) che la concede a titolo gratuito, come da nota allegata, al fine di garantire un’ampia e diffusa partecipazione ai processi decisionali del distretto”.

3. Con riferimento alla supposta fortunata proroga sulla scadenza naturale del bando, questa amministrazione ne era a conoscenza da tempo in quanto già in data 13 giugno 2013 aveva avuto modo di partecipare ad un incontro a Palermo presso il Servizio Turistico Regionale, alla presenza degli altri distretti e dei vertici dell’Assessorato al Turismo. In quell’occasione, l’Assessore al Turismo aveva manifestato la propria disponibilità ad una proroga dei termini di scadenza del bando. Proroga che è stata puntualmente confermata dagli uffici dell’assessore per le vie brevi già il giorno seguente per poi essere successivamente formalizzata.

4. In merito ai suoi diritti/doveri di socio questi come quelli dei membri del Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) e del Comitato Tecnico (C.T.), come sicuramente saprà, sono sanciti dallo statuto sociale e dal codice civile. Nel caso che ci occupa, l’assemblea dei soci nomina i componenti dei due organi decisionali (C.d.A. e C.T.) nei quali figura un’ampia (9 per ciascun organo) rappresentanza delle componenti pubblica e privata dei territori aderenti al distretto.

Spero che questa risposta possa aver finalmente dipanato ogni suo dubbio circa la supposta “politica individualistica dell’ultima ora” e soprattutto circa l’assenza di “trasparenza” e di “democrazia” richiamati nella sua nota.

LA NOTA PRECEDENTE. Quelle Tariffe che fanno discutere. Scrive Angelo Fonti da Milano sul Notiziario delle Isole Eolie del 2 luglio:

Gent.mo Dott.Giacomantonio, leggendo le semplici ma efficaci riflessioni proposte dal sig. Giovanni Ferlazzo pubblicate su “Il Notiziario delle Eolie online” venerdi 28/06/2013, non ho potuto fare a meno di valutare come in quelle righe fossero racchiusi i pensieri di molti Eoliani, “forzatamente” residenti altrove quasi sempre per motivi legati al lavoro. Si badi bene , residenze che ti portano lontano ma che non recidono i ricordi legati all’età di crescita, agli affetti, ai sentimenti. Molti ovviamente tornano appena possibile alle proprie origini isolane, ma nel momento dell’acquisto del tagliando di viaggio, scatta a mio parere una indecente discriminazione ovvero la cosiddetta tariffa di non residente, con costi superiori al 66%.

Mi domando, chi ha casa e magari i propri affetti alle Eolie può essere amministrativamente equiparato a turista occasionale? Chiunque abbia viaggiato con moglie e figli da “turista occasionale”, trovandosi di
fronte a musei, opere d’arte o chissà cosa, da visitatore, non avrà certamente lesinato sulla spesa (magari anche cospicua) del biglietto d’ingresso. Avrà probabilmente pensato siamo già qui, chissà quando ci ricapiterà. Ma chi deve tornare a casa propria per la normale manutenzione effettuando i semplici controlli dei tetti, delle grondaie, i serramenti, il giardino o magari solo per una preghiera al cimitero, ecco semplicemente Noi, possiamo essere considerati turisti e di conseguenza pagare un biglietto da non residente? Per completezza non trascuro quanto già dichiarato dal sig. Ferlazzo e cioè l’importante cifra sborsata da ciascuno per IMU, tariffa ENEL per uso domestico non residente, tassa rifiuti ovviamente il tutto per l’intera Annualità. Avrei ancora da dire ma mi fermo! Spero che questo semplice sfogo possa essere da sprono a tutti i nostri amministratori poiché da troppo, si parla di anagrafe dei non residenti ma proprietari d’immobili a cui estendere la tariffa residente.

Sarebbe a mio parere una estensione giusta ed equilibrata. Anacronistca è la tariffa attuale. Siamo in attesa di un simile provvedimento e personalmente non capisco perché tante resistenze e rinvii con la stagione alle porte. Vorrei poterle chiedere a che punto siamo? Concludo con un desiderio.  Mi piacerebbe non dover più sentire dire a molti amici, vado da solo apro la casa, controllo che tutto sia a posto e ritorno dalla mia famiglia, ormai viaggiare in quattro costa una cifra e lo faremo solo per le vacanze. Aggiungerei, che le tolleranze d’agenzia, da sempre esistenti tra residenti e non, nell’ultimo anno si sono drasticamente annullate con controlli più che rigorosi e situazioni talvolta incresciose. Piccola esperienza personale: Trascurando l’esborso per raggiungere Milazzo, per portare un fiore sulla tomba di mio padre ho speso per il viaggio A/R da non residente il triplo del costo dei crisantemi stessi. Questo può fare riflettere? Ringraziandola per l’ospitalità Cordialmente la Saluto in attesa di una sua risposta.

Risponde Michele Giacomantonio

Il Comune non ha competenza nella determinazione delle tariffe dei servizi pubblici navi e aliscafi. Può chiedere, proporre suggerire ma a decidere deve essere il Ministero dei Trasporti sentito il parere della Regione . Le stesse Compagnie hanno poteri limitati. Il comma 3 dell’articolo 6 della convenzione in vigore fra la compagnia delle isole Spa e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, stipulata il 20 luglio 2012, stabilisce che: «perentoriamente entro i 15 giorni successivi alla comunicazione… i Ministeri vigilanti, di concerto con la Regione possono richiedere alla società la sospensione dell’applicazione dell’aggiornamento delle tariffe di cui ai commi precedenti, individuando contestualmente misure compensative, in termini di revisione degli assetti nautici, di differente articolazione tariffaria o di rideterminazione in aumento o in diminuzione degli oneri di servizio pubblico, che fanno salvo l’equilibrio economico-finanziario determinato secondo i criteri della direttiva CIPE”. Proprio questo comma lascia capire come la determinazione delle tariffe sia un procedimento complesso che chiama in causa soprattutto le compagnie, il Ministero, la Regione.

Che le tariffe degli aliscafi siano particolarmente gravose è sotto gli occhi di tutti. Se si pensa che un biglietto Milazzo- Lipari costa 15 € ed uno Milazzo- Stromboli ne costa 30 € ci troviamo, per una famiglia media di quattro persone, di fronte ad una spesa che va dai 60 ai 120 €. Ma non si può chiedere di annullare tout court la tariffa normale e lasciare in vita quella residenti perché il servizio diventerebbe antieconomico. Non si può nemmeno chiedere di applicare la tariffa residente a chi è nato alle Eolie e ora vive a Milano, in Francia, in Australia perché la motivazione della tariffa residente non è legata allo “ius sanguinis” ma alla constatazione molto concreta che agli abitanti delle isole va garantita la pratica della continuità territoriale con la terraferma. In altre parole deve essere consentito di raggiungere Milazzo o Messina con la necessaria frequenza dovuta a ragioni di cittadinanza sociale ( visite ospedaliere, uffici provinciali, INPS, frequenza corsi e scuole, cultura e spettacoli, ecc.). Capisco che il cittadino emigrato in Australia tornando a casa si senta come respinto quando gli viene detto che non ha diritto alla tariffa residenti. Ma su questo terreno, malgrado venti anni di richieste e sollecitazioni, le Amministrazioni comunali non l’hanno avuta mai vinta. Una possibilità c’è invece per i proprietari di alloggi e di terreni non residenti siano essi nati a Lipari oppure no. Per loro si sta lavorando a creare una anagrafe presso le compagnie per garantire, a chi si trova in questo stato, di usufruire di una tariffa ridotta che potrebbe essere quella residenti. E’ una trattativa ancora in corso che si spera possa avere esisto positivo al più presto. Altra strada, particolarmente utile per chi deve viaggiare frequentemente è quella degli abbonamenti che qualche compagnia ha cominciato a praticare e si spera che possa essere estesa a tutte quelle interessate. Si pagano anticipatamente un certo numero di corse e mi si dice che lo sconto di cui si fruisce è anche maggiore di quello previsto per i residenti. 

LA NOTA PRECEDENTE. Riunioni del Distretto turistico delle Isole.

Gentile Dottore, se ben ricordo, avendo partecipato alla riunione tenutasi a Palermo nella sede dell’Assessorato al Turismo, unitamente all’Assessore Federica Masin, l’assemblea dei soci del Distretto Turistico delle Isole Minori della Sicilia ha votato l’istituzione a Lipari della sede legale ed questi giorni si sono tenute delle riunioni a Palermo. Desidero conoscere, se ciò risponde al vero, ed in caso affermativo, il nominativo designato dal Sindaco a rappresentare l’Ente ed il motivo per il quale non sono stati informati i soci locali del Distretto. Chiedo altresì, come socio, di conoscere gli argomenti trattati e le relative decisioni assunte. Ritengo che la gestione del Distretto debba avvenire con la massima trasparenza e con il coinvolgimento di tutti i soci. Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti. Aldo Natoli- Congressi Eolie

– Risponde Michele Giacomantonio

Caro Geometra, Le chiedo scusa del ritardo con cui rispondo alla sua del 15 giugno ma su questa vicenda ho voluto sentire il Sindaco, l’Assessore ed il Direttore che come lei sa è il dott. Christian Del Bono presidente di Federalberghi. Le dico subito che non risulta che ci sia una decisione di tenere le riunioni dell’assemblea dei soci a Lipari. A Lipari c’è la sede ufficiale del distretto ma gli incontri, mi si fa notare, è più logico che avvengano a Palermo facilmente raggiungibile da lle varie isole mentre i soci di Lampedusa e di Pantelleria dovrebbero sobbarcarsi un viaggio non indifferente. Mi si dice anche che non ci sono state le riunioni a Palermo di cui lei parla ma per il 3 luglio, cioè domani, sono convocati a Palermo il Comitato tecnico e il Consiglio di Amministrazione del Distretto. Una decisione che è stata presa solo ieri co all’ordine del giorno: “Definizione degli accordi partenariali e delle linee progettuali da sviluppare e presentare a valere sul bando della Regione Siciliana “Cofinanziamento dei progetti di Sviluppo proposti dai distretti turistici regionali – po fesr 2007/2013 – obiettivo operativo 3.3.3 – linea di intervento 3.3.3.a, attività c): azioni di rafforzamento delle attività di pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei progetti di sviluppo turistico proposti dai sistemi turistici locali. Cordiali saluti

LA NOTA PRECEDENTE. Antonio Marra sulla stradella convicinale Canneto Dentro- Pirrera. Che fine farà con la costruzione del depuratore?

di Antonio Marra

Gentile Sign.Giacomantonio, rivolgo a lei l’ attenzione alla problematica del nuovo impianto di depuratore e sua collocazione per chiederle Il suo punto di vista sia come persona che si e’ distinta nella vita politico-sociale di Lipari e delle Isole Eolie che come incaricato dell’ attuale amministrazione ai rapporti con le domande ad essa rivolte dai cittadini , residenti e frequentatori dell’ arcipelago. Ho segnalato piu’ volte la presenza della strada convicinale Canneto Dentro sia all’ Ufficio Tecnico di Lipari che nel ricorso al Tar Lazio sostenuto per evitare l’ impianto di Depurazione in questa area di Canneto dentro ed in riferimento alla stradella perche’ questa viene totalmente sommersa e cancellata dalla scelta del sito che si propone all’ insediamento del nuovo impianto di Depurazione. Tengo a precisare che la motivazione era riferita alla vita della stradella stessa e che nelle progettazioni dell’ impianto e suo collocamento sull’ area non si vede nessuna presa in considerazione di modifica o spostamento della strada Convicinale Canneto Dentro per il lungo tratto interessato dalla progettazione dell’ impianto. E’ vero che la stradella e’ in stato di disuso e che per questo motivo anche io che ho diritto di accesso catastale da questa stradella, larga in alcuni punti anche piu’ di due metri, non posso beneficiare della stessa perche’ inselvatichita e resa inaccessibile dalla vegetazione. E’ altrettanto vero che se presento una qualsiasi progettazione sulla mia proprieta’ mi viene detto di distanziarmi 10 mt dalla stradella. Essa esiste regolarmente nelle mappe catastali del Fg 66 ed 85 del Comune di Lipari ed e’ una stradella convicinale antica di importante comunicazione  collegando  Canneto ,attraverso la valle di Canneto Dentro, con Collo, Pirrera dove  si diparte verso il monte Sant’Angelo o in altra direzione  verso Lami. Questa stradella consentirebbe alla mia proprieta’ di collegarsi anche a piedi  verso la baia di Unci a circa 800/1000 mt. Qualche anno addietro mi sono recato all’ ufficio Tecnico di Lipari per chiedere se era possibile avere una manutenzione o se il Comune di Lipari  avesse i fondi necessari per farlo , chiedevo di farlo io a mie spese se possibile ,magari usando una piccola ruspetta o scavatore di tipo leggero,1,20cm largo di pattini. Mi e’ stato risposto che previa richiesta e concessione al massimo avrei potuto operare con mezzi manuali o con decespugliatore e motosega come unici mezzi meccanici, assolutamente no con ruspette o scavatori. Che queste erano strade di valore particolare storico rurali e che operare con mezzi meccanici avrebbe creato dei danni irreparabili. Essendo troppo costoso per me in quel momento operare a mano alla manutenzione della stradella convicinale Canneto Dentro per il tratto che mi interessava ho dovuto rinunciare e rimandare a momento piu’ propizio. Venendo a lei ,Sign. Giacomantonio ,ed al dunque della mia domanda se e’ di suo interessamento e competenza  rispondere, le chiedo di prendere atto di quanto informo e di quanto chiedo a questo Comune sul da farsi per salvaguardare la stradella convicinale Canneto Dentro in maniera che questa non scompaia dove si voglia ed esista dove non interessa.

Risponde Michele Giacomantonio

Gentile sig. Marra, purtroppo quello che posso fare é segnalare la sua nota al Sindaco e sul sito del Comune. Il problema che lei pone è di un certo rilievo: che fine farà questa stradella che era considerata così preziosa dai tecnici comunali che per renderla praticabile non si potevano usare ruspette e scavatori e bisognava procedere con mezzi manuali e tutt’al più con una motosega? Abbiamo corso il rischio ( che non è detto sia del tutto scongiurato) di trovarci due vasche di scolmo su due siti sensibili come la spiaggia di Unci e lo sbarco degli aliscafi di Sottomonastero; ho paura che non si abbia la sensibilità di rispettare una stradella di importanza storica e culturale.

Mi viene alla mente una locuzione latina che dice: “Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini” che, tradotta letteralmente, significa «quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini!». E mai mi parve più appropriata. Lei sa bene che cosa io pensi di questo progetto. Ho provato a parlarne seriamente ed ho toccato la suscettibilità del Commissario che subito a reagito appellandosi alla legge sulla stampa anche se non ce n’era bisogno perché su questa triste vicenda, che temo peserà ancora per anni sulle spalle dei liparesi, tutti vogliamo che si faccia chiarezza. E ci si spieghi perché visto che è pericoloso fare un depuratore in galleria a Pignataro non lo è permettere che sia attiva una galleria molto trafficata che è collocata a pochi metri da dove era previsto il depuratore, e perché è stato permesso che si ricostruisse una capitaneria di porto, e perché si permette che nello spazio di mare prospicente attracchino barche e  gommoni. Ma forse per parlare della vicenda del depuratore non ci vuole un giornalista o un tecnico ma un personaggio come Pasquino che divenne la più famosa statua “parlante” di Roma ed attraverso le “pasquinate” il popolo romano sfogava il proprio disappunto denunciando ingiustizie e prepotenze sia della curia romana sia delle famiglie patrizie. E così, grazie a Pasquino, si poteva criticare papa Urbano VIII che era un Barberini e gli si rimproveravano molte decisioni sbagliate e scempi tali che arrecarono alla città danni maggiori di quelli causati dalle invasioni barbariche.

LA NOTA PRECEDENTE. Il senso unico di via Marina Garibaldi a Canneto.


Egr. Dott. Giacomantonio, approfitto dell’opportunità data a noi cittadini attraverso la sua rubrica per porle una domanda e cercare di capire il perchè del senso unico a Canneto sulla via Marina Garibaldi.
Il mio dubbio è questo: nel passato quando si era azzardato di realizzare un senso unico sulla garibaldi lo si era fatto per creare una serie di parcheggi, lato mare, anche se a mio avviso i termini con cui lo si era realizzato peccava di parecchie lacune. Quello che si è creato adesso non lo capisco. Per quale utilità istituire un senso unico sulla garibaldi? Per smaltire un pò di traffico da quella via? Ma così facendo si sta facendo collassare la Cesare Battisti, strada estremamente pericolosa visto l’inesistenza di marciapiedi (è indegno chiamare così quelli esistenti sulla strada). Inoltre di fatto il senso unico è solo “fittizio” visto che residenti e turisti continuano a utilizzara la garibaldi a doppio senso, contravvenendo palesemente ai cartelli stradali. Inoltre la zona lato mare viene comunque usata per la sosta, vanificando di fatto un qualsiasi uso del marciapiede. La ringrazio dell’attenzione che vorrà dare al mio quesito Cordialmente Caterina Ziino
 
Risponde Michele Giacomantonio
 
Gentile Signora, Ho fatto presente le sue osservazioni al comandante della Polizia Municipale che mi ha detto che già stamattina erano a Canneto l’Assessore alla viabilità con due vigili per verificare la funzionalità del senso unico. Spero che riescano a trovare soluzioni soddisfacenti per residenti, turisti e
frequentatori delle spiagge. Mi faccia sapere.
 
*Portavoce Giunta Giorgianni
Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione rispondeultima modifica: 2013-07-05T10:32:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione risponde

email4.jpgGentilissimo Dott. Giacomantonio, sono il delegato della Deco Eolie ho inviato numerose lettere di
 
presentazione e anche protocollate ma non ho ricevuto nessuna risposta. Sicuramente per il riassesto degli Uffici Comunali. Penso che la Deco possa essere uno strumento di sviluppo per il nostro
 
territorio, magari ne potremmo parlare se di interesse e penso che oggi niente possa essere tralasciato naturalmente se portato al fine.
 
eccoli il link
 
http://www.expodeco.it
 
Rodolfo Lazzaro
 
Che cosa sono le “identità territoriali” 
L’Italia cresce in …. Comune
L’Accademia delle Imprese Europea e la Fiera di Genova S.p.A
 
Hanno intrapreso una proficua collaborazione sul territorio nazionale finalizzata a valorizzare le “produzioni identitarie” ed i territori di origine tramite il progetto “Expodeco” e delle Identità Territoriali”.
 
Tale strumento promozionale mira al coinvolgimento di Enti ed Aziende che operano all’interno dei confini nazionali nella importante funzione di valorizzazione integrata di prodotti e territori.
 
Expodeco e delle identità Territoriali si prefigge l’obiettivo di valorizzare le risorse artigianali ed
agroalimentari a partire dalle produzioni a Denominazione Comunale di Origine (De.c.o.) fino ad arrivare alle risorse storico culturali ed ambientali , tutti elementi che hanno da sempre un unico obiettivo: unire istituzioni ed imprese per una comune crescita socio economica del territorio.
 
L’iniziativa si focalizza, in ambito progettuale, su un unico intento cioè quello di dare una progettualità
concreta ed efficace per la comunicazione dei territori attraverso le proprie peculiarità sia esse a carattere gastronomico, artigianale, ambientale, culturale, folkloristico, religioso ecc.
 
fornendo gli strumenti necessari, al fine di poter rendere un territorio un unico “prodotto integrato” capace di essere concorrenziale sul mercato e soprattutto di renderlo attrattore verso l’esterno con conseguente sviluppo della propria microeconomia.
 
Rendere fruibile un territorio attraverso le proprie potenzialità significa professionalizzare i processi di
sviluppo delle micro e macro aziende presenti e di tutti i comparti economici rendendoli “integrati” e capaci di sostenere la competitività esterna implementando le azioni di sviluppo avviate e costruendone di nuove puntando sul “turismo integrato” come volano di crescita economica.
 
Expodeco e delle Identità Territoriali si pone come uno strumento efficace ed efficiente per le P.A., attori
principal i dello sviluppo locale, nell’ambito di una progettualità concreta di azioni che mirano a proiettare il “prodotto territorio” al di fuori dei propri confini consolidando e sviluppando l’economia del territorio stesso.
 
Risponde Michele Giacomantonio, portavoce della giunta Giorgianni.
 
Egregio signor Lazzaro, giudico il progetto interessante e l’ho inoltrato all’assessorato al turismo. Spero che ci siano sviluppi e che questa iniziativa trovi spazio fra le tante che nel nostro comune si stanno sviluppando.
 
 
Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione rispondeultima modifica: 2013-06-13T19:51:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione risponde

di Silvano Saltalamacchia
 
email6.jpgEgregio Dott. Michele Giacomantonio, quale portavoce Ufficiale del Comune di Lipari e del Sindaco Marco Giorgianni in breve le chiedo con invito a volermi rispondere e le porgo solo alcune domande precise:

Visto che il Sindaco Marco Giorgianni parecchie volte nei mesi scorsi dichiarava pubblicamente sue precise affermazioni a “Il Notiziario delle Isole Eolie online” che a giorni si sarebbe dato a chi di competenza mandato per la relativa acquisizione al patrimonio comunale della mia ex villetta abusiva,di via Balestrieri che da 30 anni insieme ad altre 29 casi simili ancora aspettano li di essere state acquisite dal Comune.
Le posso garantire invece che a tutto oggi e’ abitata da un inquilino anch’esso abusivo e pergiunta indagato dalla Procura di Barcellona P.G.

Le chiedo pertanto di volermi  informare e chiarirmi se le e’ possibile la dove puo’ farlo, a che punto si trova questa pratica che ancora a tutto oggi il Sindaco Giorgianni non riesce a sbloccare, nonostate tutte le sue promesse. Le chiedo per seconda cosa: non le sembra che e’ gravissimo il danno erariale procurato a codesto Comune? Chi saranno gli eventuali responsabili di tutto cio’?

di Michele Giacamntonio*

Egregio Signor Saltamacchia, sarei tentato di cestinare questa sua ennesima richiesta per almeno due motivi. Il primo, è che credo di avere risposto ampiamente e documentatamente alle sue richieste e lei o non capisce o finge di non capire per cui non c’è spazio per un dialogo serio.
 
Il secondo, lei manda le sue email per conoscenza ad un circolo di persone con il chiaro intento di fare polemica o credendo di intimorire (o intimidire) i suoi interlocutori. In questo cerchio per così dire “magico” c’è anche un procuratore della repubblica e questo mi sembra un uso improprio e strumentale della giustizia. Ma siccome spero sempre, forse sbagliando, che parlando qualcosa di buono se ne ricavi ancora una volta le dico, con estrema chiarezza, quello che io ho capito della sua vicenda.
 
 
Egregio Signor Saltalamacchia le non ha ragione su niente e le spiego perché:
 
1. Lei ha compiuto un abuso edilizio in zona F2 dove vige un vincolo cimiteriale che destina
l’area a servizio del cimitero. A meno che il vincolo non venga abolito (o ridotto passando ad esempio da 100 metri a 50 metri) quella costruzione non potrà mai divenire abitazione ma anche se dovesse entrare nel patrimonio comunale dovrebbe essere adibita o a obitorio o a deposito di attrezzi per il cimitero).
 
2. Nei confronti della costruzione abusiva il Comune, all’epoca, espletò la trafila abituale in questi casi: ordinanza di demolizione, ordinanza di opposizione sigilli in caso di inottemperanza (come è stato), ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale.
 
3. Contro questa procedura lei ricorre due volte al TAR di Catania. La prima volta tramite l’avv. Giacomo Gazzara contro l’ordinanza comunale di demolizione e il suo ricorso viene respinto il 3 maggio 1984. La seconda volta tramite l’avv. Alfio Ziino contro l’ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale e questa volta il ricorso è accolto il 17 giugno del 1985. Di più il 2 maggio del 1986 lei fa domanda di condono edilizio. Quindi dal 1986 tutti i procedimenti amministrativi contro l’abuso sono sospesi in attesa di verificare gli esiti del condono e l’immobile risulta in sua proprietà e possesso quando nel 1991 lei fallisce.
 
4. La procedura fallimentare è dichiarata dal Tribunale di Messina il 17 gennaio 1991. Il suo fallimento, sig. Saltalamacchia, non dipende assolutamente dal Comune e le ragioni deve ricercarle nella sua vita e nella sua attività lavorativa e commerciale. Il curatore fallimentare nominato dal Tribunale include la villetta abusiva nel patrimonio da vendere per cercare di ripianare i debiti. Io ho seri dubbi che questo
potesse essere fatto visto che sull’immobile pesava un illecito insanabile. Ma questo, sig. Saltamacchia, checché lei ne pensi, non è un atto che danneggia lei (giacché con la procedura fallimentare il bene era uscito dalla sua proprietà e dal suo possesso e quindi non ha più senso parlare di “sua” villetta) ma
l’acquirente soprattutto se fece l’acquisto in buona fede.
 
5. La villetta viene messa al pubblico incanto il 19 gennaio 1994 ed il decreto di trasferimento al sig. Scaffidi Salvatore è del 19 luglio 1994 ( fra parentesi, io ero diventato Sindaco dieci giorni prima). Come era prevedibile il 29 dicembre 1994 l’ufficio condono esprime parere negativo. Immediatamente lo Scaffidi approfitta di una nuova legge di condono la 724 del 1994 e reitera il condono. In pendenza di condono, come era avvenuto nel suo caso dopo la richiesta di condono del 1986, si sospendono tutte le procedure relative all’abuso (demolizione, acquisizione, entrata in possesso). Ed è in questo frangente che lo Scaffidi chiede ( a differenza del comportamento del 1994 che gli era valsa una sanzione di
£500.000) di potere compiere dei lavori nella villetta e nel terreno di pertinenza e il vice Sindaco li autorizza correttamente.
 
6. Ma ancora una volta l’ufficio condono il 7 luglio del 2001 esprime parere negativo. Le voglio far notare che fra domanda di condono e pronunciamento su di esso sono passati cinque anni mentre ben otto ne erano passati fra la sua domanda dell’1986 e il rigetto del 1994: quindi non si può nemmeno insinuare che si volle favorire lo Scaffidi dilazionando il pronunciamento sul condono.
 
Respinto il condono ricomincia la trafila delle ordinanze per gli abusi: il 27 giugno del 2003 quella di demolizione, l’11 dicembre 2003 quella di acquisizione al patrimonio comunale, il 6 settembre 2004 quella di sgombero dell’immobile.
 
7. A questo punto lo Scaffidi approfitta di una nuova legge di condono ( la 326 del 2003) e fa
una nuova istanza che blocca il procedimento contro l’abuso. Ma questa volta i tempi della
commissione sono ancora più celeri e il 5 dicembre 2006 arriva il parere negativo dell’ufficio condono ed il 20 novembre del 2007 viene riemessa un’ordinanza di sgombero dell’immobile. Ad essa lo Scaffidi risponde ricorrendo al TAR il 18 gennaio 2008. Ed il ricorso al TAR blocca nuovamente la procedura contro l’abuso. E in attesa che il TAR si pronunzi lo Scaffidi rimane in possesso della villetta come la legge prevede.
 
*Portavoce della giunta Giorgianni
Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione rispondeultima modifica: 2013-06-10T08:49:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione risponde. Stazione di pompaggio dei liquami da Sottomonastero a Santa Caterina tra case, cimitero, alberghi e residence?

comuneliparipiccola.jpgAncora sul mercato del pesce Sottomonastero. Qual’è il posto ideale del mercatino del pesce?

Caro Michele, ti chiedo, nella tua nuova veste di portavoce del Sindaco, ma a chi è venuto in mente di fare il mercato del pesce a Sottomonastero, in quella posizione? E’ possibile che in questo paese si debba procedere continuamente senza un minimo di visione di sviluppo razionale del territorio? Non era forse più giusto attrezzare quell’area per l’attesa e l’accoglienza, per collocarvi i box di informazione turistica, vista la sua posizione naturale dirimpettaia dello sbarcadero aliscafi e del porto commerciale direttamente correlata al porto e primo biglietto da visita per l’isola? Perchè non si è pensato di fare il mercato del pesce in una zona più attrezzata? Penso ad esempio al recupero di una piccola parte del megaparcheggio o al piano alto o a quello interrato (ultimo piano interrato) dove già esiste la struttura coperta, peraltro non utilizzata? Perchè non si recupera l’edificio della scuola materna (abbandonata da oltre vent’anni e quasi cadente) e quell’ammasso di cemento recentemente steso nell’area antistante  e destinato a parcheggio, visto il megaparcheggio frontale? Perchè non collocare in queste aree anche gli ambulanti della frutta, dei fiori, etcc…con un minimo di servizi igienici e posto ristoro, come fanno in molte cittadine siciliane? Ti sarei grato se potessi rispondere a me ma anche ai numerosi cittadini che si pongono queste domande da sempre. Bartolmeo Favaloro

La Soprintendenza “boccia” il fabbricato per il mercato del pesce di Aldo Natoli

In risposta al chiarimento del portavoce del Sindaco Michele Giacomantonio sul fabbricato destinato a mercato del pesce. Egregio Dottore Giacomantonio, proprio perchè sono un tecnico ed un vecchio amministratore conosco bene le procedure per conseguire l’approvazione dei progetti ed eventuale stralcio. Probabilmente Lei non ha visionato bene la documentazione agli atti dell’Ente o non ha consultato direttamente l’ufficio interessato. Infatti il progetto presentato alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina è quello completo che comprende anche il fabbricato da destinare a mercato del pesce. Risulta infatti che l’Istituto messinese per tale realizzazione cosi si abbia espresso: ” essendo l’area soggetta a vincolo di inedificabilità emette declaratoria di non luogo a procedere”.  Quindi in atto il fabbricato in questione è stato stralciato dalla Soprintendenza e non dal Comune. Quindi non può essere realizzato.

di Michele Giacomantonio

Cerco di rispondere ad entrambi: Qual è il posto ideale del mercatino del pesce? E’ una componente della nostra accoglienza turistica o un detrattore che quindi va nascosto? Realizzarlo a pochi metri dal terminal degli aliscafi è una idea  balzana? Meglio spostarlo al megaparcheggio o comunque in una realtà più periferica fuori dagli sguardi del turista? Intanto vorrei che convenissimo su un punto. La situazione attuale che abbiamo tollerato per decenni non è più accettabile. Non è accettabile che a Lipari ci siano decine di venditori ambulanti che vendono pesce nei luoghi più disparati – al pozzo, Sottomonastero, di fronte al cimitero, lungo il corso Vittorio Emanuele, ecc. ecc. – in condizioni igieniche e sanitarie discutibili, senza acqua corrente a disposizione, lasciando fermentare al sole per tutta la mattina gli scarti e le interiora. Non è nemmeno accettabile che il Terminal degli aliscafi stia nelle condizioni in cui abbiamo tollerato che fosse nell’ultimo decennio quando l’allora Amministrazione, senza preparazione alcuna, spostò gli aliscafi da Marina corta a Sottomonastero realizzando una sorta di stazione marittima e non curandosi se la zona attorno fosse una sorta di discarica dove si gettava di tutto. Non è nemmeno accettabile che si sia pensato di realizzare in quell’area una stazione di pompaggio del nuovo depuratore con una vasca di decantazione che dovrebbe riversare a mare i liquami nel caso di “troppo pieno” e si sia tollerato questo progetto, opera del Commissario straordinario per il depuratore con la connivenza dell’ex Amministrazione,  circolasse da due anni senza che nessuno gridi allo scandalo.

Ammesso e non concesso che il Sindaco riesca ad ottenere dal Commissario lo spostamento di questa stazione di pompaggio in un luogo più discreto (Santa Caterina?), l’area della stazione marittima verrà riordinata a cominciare da questo autunno in due tempi: prima la creazione della nuova stazione accorpando i due prefabbricati esistenti (di cui uno finora inutilizzato), creando aiuole, dando una copertura al pontile, ecc;  poi  realizzando il mercato del pesce e le restanti opere previste nel progetto che a suo tempo abbiamo pubblicato.

Ed approfitto dell’occasione per rispondere al geom. Natoli. La Soprintendenza ha  bocciato il progetto relativo al mercato. Nella nota del 15 marzo 2013 prot. n. 1761 si legge: “questa Soprintendenza, ai sensi del combinato disposto dell’art. 15, comma primo lett. a) della L.R. n.78/76 e dell’art. 2 della L.R. n. 15/91 essendo l’area interessata soggetta al vincolo di inedificabilità emette declaratoria di non luogo a pronunciarsi nel merito del progetto”. Questo vuol dire che il progetto è bocciato oppure si tratta di una valutazione procedurale nel senso che rispetto alle altre opere contenute nel primo stralcio ha bisogno di diversa documentazione e di diversa procedura a cominciare dal parere del Genio civile a cui infatti è stata inoltrata istanza? Io non sono un tecnico ma credo di conoscere un poco la lingua italiana per cui mi chiedo con perplessità, “non luogo a pronunciarsi” vuol dire bocciatura?

Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione risponde. Stazione di pompaggio dei liquami da Sottomonastero a Santa Caterina tra case, cimitero, alberghi e residence?ultima modifica: 2013-06-01T18:38:00+02:00da leonedilipari
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email5.jpgScrive Angelo Sidoti:
 
Cari amici ed amiche ma il portavoce del Sindaco è scomparso… Attendo risposta sul caso Ecosviluppo/Mazziotta e sui curriculum vitae degli Assessori!!! Non vorrei concordare con il pensiero dell’Amico Gennaro. Che sia diventato un
portasilenzio che un portavoce?
 
Rispondo. Caro Angelo, se avessi la bontà di verificare il sito del Comune ti accorgeresti che non sono scomparso affatto. E d’altronde in dieci giorni che svolgo questo incarico solo a te ho risposto due o tre volte. Per fare che cose seriamente ci vuole tempo e bisogna aspettare responsabili ed uffici. Ma andiamo a noi. La società Ecosviluppo è stata convocata. Una prima riunione è saltata a causa del cattivo tempo perché i Sindaci di Salina non potevano venire e il Sindaco di Lipari ha preferito rinviare la riunione. Ora si sta procedendo ad una nuova convocazione. Mi si dice però che la dott.ssa Mazziotta non fa più parte del Consiglio di Amministrazione e che al suo posto è subentrato il dott. Fancello. Quanto ai curricu lum degli assessori si sta aspettando che li predispongano.
 
Cordiali saluti Michele Giacomantonio portavoce Comune di Lipari.
Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione rispondeultima modifica: 2013-05-29T08:17:30+02:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione risponde

di Silvia Carbone

email.jpgGentile Dott. Giacomantonio, in un articolo a firma di Bartolino Leone sulla situazione dei fratelli Biviano di Pianoconte si legge testualmente: “Abbiamo chiesto al Comune – continua Sandro Biviano – di mandarci qualche ora al giorno a casa un’ infermiera o un operatrice sanitaria che potesse aiutare nostra madre ad accudirci dal momento che non siamo autonomi in nulla. Soltanto promesse nessuno ci

ha aiutato. Non è mai venuta neanche un’assistente sociale per capire in che condizioni viviamo” .
 
Stento a credere a quanto dichiarato, e non sono la sola, e le chiedo di far conoscere (nei limiti del
rispetto della privacy) le motivazioni di tale diniego da parte dell’Amministrazione Comunale,
ovviamente per quanto di sua competenza. Distinti saluti Silvia Carbone
 
di Michele Giacomantonio*
 
Nessun divieto da parte dell’Amministrazione comunale. Anzi, il Sidaco si è attivato per vedere come intervenire e, oggi pomeriggio, andrà a Pianoconte ad incontrare i fratelli Biviano e verificare con loro la modalità dell’assistenza e dell’aiuto.
 
*Portavoce Giunta Giorgianni
 
di Gennaro Ievoli*

Oggetto: valutazione di impatto ambientale. Nessun ufficio mi risponde, ho chiesto di essere richiamato ma nulla. Che devo fare. Io sono a Napoli.
 
*Vice President Navalcantieri Italia S.r.l.
 
di Michele Giacomantonio*
 
Egregio dott. Ievoli, Il funzionario che segue la pratica del punto allaccio acqua potabile è il geom. Meduri dell’Ufficio tecnico del Comune, che mi ha fornito queste informazioni:
 
1. In via provvisoria il Comune ha creato un punto di appesamento per l’emergenza, come certo saprà, a Marina Lunga di fronte alla Società elettrica;
 
2. Intanto si sta lavorando per un punto più stabile individuato a Pignataro poso distante
dalla Capitaneria di Porto. Si è ripreso un vecchio progetto e si è realizzato il progetto definitivo e ci si è rivolti al Prefetto ed al Commissario per l’emergenza idrica dott. Pelaggi per il relativo finanziamento.
 
*Portavoce giunta Giorgianni
Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione rispondeultima modifica: 2013-05-20T10:38:00+02:00da leonedilipari
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