A Torino il Salone del Gusto 2010

Impariamo a riconoscere una sana alimentazione con prodotti genuini

images?q=tbn:ANd9GcSfc0MQYX2fL6D4eYHbekHGkj2U47Vu5WBlWT0CW74O1IyCIsc&t=1&usg=__PIk6nG13IM3zWB1skKLN5c8RoBE=Quali piacevoli incontri con il top della creatività culinaria siciliana al Salone del Gusto di Torino! Salone che è una delle più note manifestazioni enogastronomiche a livello mondiale, dedicato alla salvaguardia  delle produzioni di qualità sempre più in crisi. Gli organizzatori hanno pensato a tutto ed  ancora una volta da Torino parte un forte richiamo alla politica : difendiamo le nostre produzioni contadine, aiutiamo i nostri agricoltori, difendiamo il territorio, salviamo le antiche culture, con le loro ricette quasi scomparse. Siamo tutti in pericolo perché ci alimentiamo male  e beviamo peggio.

 L’industria dell’alimentazione, con i suoi poderosi investimenti spesso stranieri, emargina sempre di più i piccoli produttori, costretti alla fame. Così il potere di acquisto di molti di noi, sta decrescendo giorno dopo giorno, come per molte famiglie di lavoratori, di operai. E’ in crisi  quella forza lavoro che tanto ha contribuito al rilancio della nostra economia dopo gli anni della guerra finita nel 1945. Oggi a Torino si pone drammaticamente il problema della sopravivenza di settori portanti l’economia del Paese. Il futuro è nero.  Non basta il duro lavoro dei nostri agricoltori, pastori, pescatori, perché ci troviamo di fronte a politiche aggressive  delle multinazionali, che non vanno per il sottile.  Perdiamo di competitività, stiamo vivendo anni difficili, attraversiamo continue crisi per il continuo saccheggio di antiche civiltà contadine ridotte ai margini del mercato. Stiamo soccombendo  di fronte a politiche di mero profitto. Praticamente oggi dipendiamo in grande parte dall’agricoltura di massa, dai supermercati, dalla  pesca imprenditoriale che saccheggia i mari. Si vogliono mantenere alti i prezzi al dettaglio, anche se esiste la superproduzione, e si distrugge il surplus piuttosto che ridistribuirlo ai meno abbienti. Assistiamo impotenti allo spreco continuo di ogni tipo di alimento, mentre dal governo non viene emanata alcuna contromisura.  La piccola distribuzione è alla fine, molti piccoli  commercianti sono costretti a chiudere dopo tanti sacrifici. I prezzi aumentano giorno dopo giorno, l’inflazione non cessa, la miseria aumenta. Il diritto ad una alimentazione adeguata  costituisce un diritto fondamentale, sancito dal diritto internazionale. Ciononostante, una persona su cinque soffre la fame ogni giorno, per un totale di oltre 900 milioni di persone, mentre oltre 20 milioni di persone perdono la vita a causa della denutrizione e per malattie ad essa collegate. Sono cifre che fanno paura. Con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 si sanciva  il diritto al cibo per tutti gli esseri umani. Ad oggi praticamente non è successo che ben poco in materia. Tutto tace.

 Il Codice Internazionale di Condotta sul Diritto Umano per una Alimentazione Adeguata,  venne proposto per la prima volta alla vigilia del Vertice Mondiale della Alimentazione  del 1996. Esso è largamente appoggiato da organizzazioni non governative che difendono la causa degli affamati. Oggi i diritti costituzionali dei cittadini sono in pericolo per una deriva di strapotere degli esecutivi.  Ma nulla viene fatto per correggere gli enormi sprechi in campo alimentare. Le discariche sono piene di cibo gettato via. .Per contro siamo costretti ad acquistare prodotti scarsamente naturali, di scarso potere nutrizionale, spesso nocivi. In crisi sono milioni di piccoli produttori, allevatori,pescatori che con continui sforzi cercano solo di sopravvivere, mentre le loro immense capacità vengono disprezzate. Si creano spaccature insanabili, la povertà aumenta malgrado lo sviluppo tecnologico, la disoccupazione aumenta.

Malgrado queste pessime notizie, abbiamo scoperto in un angolo del Salone una vera oasi di piaceri gustativi  della Sicilia.. Con la preziosa chocciola d’oro sono state premiate da Slow Food Wine tre ottime produzioni di vini pregiati. A Troina in provincia di Enna abbiamo degustato i deliziosi insaccati di suino nero caratterizzati per il colore della cute, poderosi animali a lunga testa a profilo dritto. Abbiamo pure scoperto la rustica schiacciata, Vastedda cu sammuccu, focaccia al sambuco, molto soffice, dallo spessore di 3 cm con formaggio di pecora, salame e granuli di inflorescenza di sambuco, la cui crosta è croccante, cosparsa di granuli d’inflorescenza di sambuco. Come desert abbiamo degustato i deliziosi e gustosi ‘nfasciatieddi, con il sensuale vino dell’ Etna di Zafferana, biscotti da forno leggerissimi, imbevuti di vino cotto di fichidindia, zucchero e farina, bucce di arance e limoni grattugiati, con cannella e cosparse di mandorle. Il caffè, dal sublime aroma di Corrado Assenza, ha concluso la nostra visita al salone del Gusto.

Michele Sequenzia

A Torino il Salone del Gusto 2010ultima modifica: 2010-10-23T10:51:15+02:00da leonedilipari
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