Roberto Cannistrà non aveva un lavoro fisso e aveva bisogno di soldi. Ha pensato che forse poteva trovarli a casa della pensionata che abitava poco distante da lui. Ma quando la donna è rincasata e l’ha sorpreso nell’abitazione, lui non avrebbe esitato a colpirla al collo. Sarebbe questo il movente dell’omicidio della 62enne Eufemia Biviano, uccisa a Lipari alla vigilia di Natale.
Decisivo si è rivelato il ritrovamento su un asciugamano del bagno e sul bordo del lavabo di alcune tracce ematiche. Cannistrà nella colluttazione si è leggermente ferito e prima di fuggire si è lavato in casa delle vittima. Un errore fatale perché dopo il ritrovamento del sangue i RIS hanno avviato prelievi di campioni di saliva su una sessantina di persone che potevano aver avuto a che fare con la vittima. Fra questi anche Cannistrà, subito inserito in un ventaglio di sospettati proprio per i suoi precedenti per estorsione.
Le indagini non sono ancora concluse. Gli investigatori cercano l’arma del delitto e vogliono ricostruire con precisione le fasi dell’omicidio ed il movente. Roberto Cannistrà lavorava saltuariamente come manovale ed avrebbe seri problemi economici dovendo anche mantenere la famiglia.