L’armatore Gianluigi Aponte, presidente di Msc, chiude definitivamente
la porta ad Alitalia. In un colloquio con Radiocor Aponte
definisce “definitiva” la decisione di non entrare in Cai, e
chiarisce: Msc “non e’ piu’ assolutamente interessata”
neppure ad acquisire quote del settore cargo della vecchia
compagnia di bandiera. “Non e’ il momento di fare
investimenti, con la crisi finanziaria bisogna rimanere
liquidi e difendere la propria azienda”, spiega. Altro
discorso il dossier Tirrenia: “Siamo interessati – dice
Aponte – quando ci sara’ una gara chiara per la
privatizzazione esamineremo le condizioni e i parametri del
bando, decideremo se sara’ interessante partecipare. In
questo momento non c’e’ niente di ufficiali ma siamo
interessati”. E se per Fincantieri, allontanata l’ipotesi di
sbarco in Borsa, si profilasse l’ingresso di privati nel
capitale? “Potremmo essere interessati, non alla costruzione
navale ma al settore delle attivita’ di riparazione”, dice
Aponte.
Target rivisti al rialzo, intanto, per il settore
crocieristico: “Prevediamo di chiudere il 2008 con un
fatturato superiore alle previsioni, a 1,1 miliardi – dice a
Radiocor, in occasione dell’inaugurazione della nuova nave
“Fantasia” l’amministratore delegato di Msc Crociere,
Pierfrancesco Vago – per il 2009 confidiamo in un ulteriore
crescita del 50 per cento.