L’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto siciliano non è altro che “un grande bluff, una finzione finanziaria”. Parola dei rappresentanti dell’opposizione all’Ars, che hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni per parlare del decreto di attuazione.

Secondo gli esponenti delle forze di opposizione (Pds-Mpa, Pdl e Grande Sud), infatti, l’articolo 11 del decreto legislativo nazionale, varato sabato dal Consiglio dei Ministri, stabilisce che le risorse ex articolo 37 per il triennio 2013-15 vengano prelevate da risorse già destinate alla Sicilia e precisamente da alcune voci specifiche ex articolo 38 dello Statuto, precisamente dai fondi destinati all’edilizia agevolata e al recupero monumentale. Con queste previsioni alla Sicilia andrebbero 50 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni, fino al 2016. Ma dal 2016, quando saranno trasferite nuove funzioni all’Isola, sarà necessario recuperare nuove risorse che al momento non sono trasferite.

Il rischio, secondo le opposizioni è che si creerà un nuovo buco nel bilancio perchè non ci saranno risorse nuove da trasferire “di fatto si creerà un crollo della nostra realtà”, ha spiegato a proposito il capogruppo del Pdl Nino D’Asero. “Dobbiamo aprire gli occhi su tutta la vicenda del federalismo e su tutte le funzioni che lo Stato ci trasferirà a breve”, ha spiegato Roberto Di Mauro, capogruppo del Pds-Mpa, “dovranno essere accompagnate da un gruppo di studio e non dimenticando la perequazione infrastrutturale che è il tema dei temi”. “A Crocetta”, ha aggiunto, “diciamo meno slogan ma più concretezza nelle trattative che si conducono a Roma”.

“Prepareremo una mozione – ha detto Marco Falcone del Pdl – da sottoporre all’Aula con la quale vogliamo impegnare i parlamentari perchè in sede di conversione del decreto legge si possa modificare e migliorare la norma, che al momemto è una norma truffa o un bluff. Si tratta di un accordo che non doveva essere concluso con un governo dimissionario”. “Questo articolo così come è stato congegnato non porta gloria ne utilità perchè non serve a chiudere il bilancio della regione siciliana”, ha concluso Falcone. Presenti anche i deputati Vincenzo Vinciullo e Bernadette Grasso.