Barbados. Il mare, le palme…

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barba 3.jpgQuando capita, si accetta di allontanarsi momentaneamente dalle Eolie, per cercare di capire di più questo arcipelago fitto di conoscenze, panorami e pietre secolari. I nuovi viaggi nascono non come senso d’avventura ma come una continuazione personalmente storica alla ricerca di un nuovo filo che si riallacci in qualche modo all’eolianità. Così questa é la volta delle Barbados. Il mare con le palme, il punto dove i corpi umani assumono forme ballabili di passi ed il vociare soffice esce da bocche sorridenti e colorate. Pronte al bacio dell’amicizia in qualsiasi soffice momento della giornata. Qui siamo e qui oggi cantiamo un pezzo di vita che ci sembra meravigliosamente grande come questo territorio. Con le sue radici inglesi, africane e indo-occidentali, Barbados è un interessante mosaico di culture ha tradizioni e valori autentici che nel tempo hanno dato vita all’identità dell’isola che si riflette nel suo eccezionale patrimonio storico, culinario e artistico Sebbene siano stati i marinai portoghesi nel 1500 a dare il nome di “Los Barbados” all’isola, la più orientale delle piccole Antille gli europei non furono i primi ad abitarla. Il merito va agli Amerindi, che arrivarono dal Venezuela, seguiti poi dagli Aurachi e nel tredicesimo secolo dai Caribi. Tuttavia, quando nel 1627, arrivarono i primi coloni inglesi, l’isola era pressoché disabitata dando quindi avvio a quella che, per 334 anni, sarebbe rimasta una colonia dell’impero britannico. Barbados, con il suo territorio pianeggiante ed un clima ideale , offriva le condizioni ideali per la coltivazione della canna da zucchero, favorendo quindi la nascita di piantagioni e, conseguentemente, l’avvio di lavoro servile e schiavitù. Il successo del commercio di zucchero, rum e melassa portò nell’isola una grande ricchezza e migliaia di schiavi africani. Tuttavia, nel 1833, con l’affermarsi del movimento abolizionista, Barbados divenne la prima nazione al mondo ad abolire la tratta degli schiavi ma è solo dopo il 1838 che i prigionieri vennero davvero liberati mentre la vera emancipazione era ancora un sogno lontano. Colonia inglese dal 1627, Barbados ottenne la completa indipendenza dall’impero Britannico solo nel 1966 pur continuando a far parte del Commonwealth. Barbados è un’isola corallina, sorta milioni di anni fa in seguito all’attività vulcanica. Gran parte dell’isola è circondata dalla barriera corallina con i suoi magnifici fondali che formano una serie di ”terrazze” a ovest che si trasformano in pendii a est. La costa nord dell’isola è caratterizzata da frastagliate scogliere coralline che si scontrano con l’incessante frangere delle onde. Nel sottosuolo di Barbados, vi sono numerose grotte e laghi sotterranei che sono una eccezionale fonte di acqua potabile. La parte interna dell’isola, con i suoi profondi crepacci e le sue gole, offre un’interessantissima varietà di flora e fauna tropicali con più di 700 specie di piante floreali e innumerevoli ecosistemi differenti. La maggior concentrazione di piante, come quella della seta o della palma del macao, si trova al Turner’s Hall Wood a St. Andrews. most excellent L’Andromeda Botanical barba2.jpgGarden offre la più rilevate collezione di piante tropicali, mentre Welchman Hall Gully è una stupefacente gola sorta in seguito al crollo di caverne e coperto da un intrico di alberi di noce, bamboo e palme. A Barbados si trovano due notevoli esemplari dell’albero di baobab, o “Monkey Bread Tree”, originario del Madagascar. Portato dalla Guinea nel 1738, il più grande dei due alberi si trova a Bridgetown, nel Queen’s Park ed ha una circonferenza di 19 metri. L’albero più piccolo, ma altrettanto impressionante, invece, si trova sulla Warren’s Road, nel distretto di St. Michael. La Chancery Lane Swamp ospita uccelli marini migratori e vi nidificano pellicani, aironi blu e fregate. La Barbados Wildlife Reserve, vicino al Farley Hill National Park, dà ai visitatori la rara opportunità di osservare da vicino una grande una grande varietà di animali nel loro habitat naturale, tra cui le celebri “green monkeys” le scimmie verdi di Barbados.

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Barbados. Il mare, le palme…ultima modifica: 2013-10-18T17:06:00+02:00da leonedilipari
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