Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione risponde

emottola.jpgdi Enzo Mottola*

Oggi ho afferrato il vero senso del detto “ il cane mozzica lo straccione”. Infatti se il cane aggredisce un Vip o un suo familiare, allora si che sono guai.

Spiego brevemente l’accaduto.

Qualche giorno fa ”i cani di quartiere”, gentilmente affibbiatici dal Signor Sindaco, hanno aggredito delle persone. Fin qui è tutto normale poiché ciò avviene continuamente da circa 3 anni il problema è che, questa volta, l’aggredito è parente di un personaggio di tutto rispetto, che ogni anno trascorre il suo meritato riposo ad Acquacalda. Questi, giustamente, ha richiesto ed ottenuto l’immediato intervento dei tutori dell’ordine e successivamente ha chiesto perentoriamente al Sindaco di risolvere il problema. Detto fatto, questa mattina gli addetti hanno prelevato i 3 cani ponendoli in custodia presso il canile pubblico. Fin qui sarebbe tutto di ordinaria amministrazione, o meglio, di buona amministrazione. L’inghippo sta nel fatto che sono anni che chiediamo, sia alla passata che alla nuova Amministrazione, la soluzione del problema del randagismo. Sono stato tacciato di insensibilità antianimalismo, profonda cattiveria; mi sono alienato l’amicizia di alcune persone ed alcuni soci non hanno più aderito al Comitato.

Nel corso dell’autocelebrazione sull’attività dei primi 9 mesi della Giunta Comunale, il Sindaco, con malcelata sufficienza, mi informò che anche la stampa nazionale plaudiva all’ << operazione sterilizzazione>> eseguita qualche tempo prima. Dovevamo essere ben lieti che, per legge, ci venivano destinati 3/4 “cani di quartiere”. Cioè gli stessi cani che da tempo vagabondavano sul lungomare, seminando disagi e paura fra gli abitanti ed i frequentatori del paese.

A nulla sono valse le innumerevoli lamentele, segnalazioni, denunce di quanti hanno subito l’aggressività di questi animali (aggressivi ma non mordaci è bene sottolineare). C’è stato sempre risposto, accettarli e magari accudirli, perché facenti parte del territorio.

È bastato però che, incautamente, queste bestie, aggredissero la persona sbagliata perché ci fosse immediata risposta (mentre la corrispondenza del Comitato resta da mesi senza riscontro alcuno) ed un intervento fulmineo da parte del Comune prontamente scattato sugli attenti.

Vivaddio sono scomparsi i cani di quartiere. Ci auguriamo in via definitiva, ovviamente, poiché ritrovarceli per le strade, appena finita la stagione turistica, sarebbe una sfida al vivere civile ed un insulto alla nostra pur modesta qualità di comuni cittadini, non vacanzieri ma abitanti per 365 giorni l’anno.

Traggo da tutto ciò un suggerimento per risolvere un mio personale, annoso problema di convivenza con una sorta di arca di Noe (galli, chiocce, pulcini, capre, cani) tenuta da un vicino limitrofo e causa di un continuo inquinamento acustico – ambientale.

Ospiterò, per una settimana, un Vippissimo……… .

Che amarezza! Che mortificante andazzo!

*Presidente C.A.S.T.A.

Risponde Michele Giacomantonio*

Egregio Signor Mottola, Mi sono interessato io della soluzione dei cani di Acquacalda, naturalmente parlandone col Sindaco, col Comando dei Vigili e con l’Ufficio della Protezione civile comunale. E questo perché il “vippissimo” di cui parla si era rivolto anche al portavoce del Sindaco. Ma non mi sono interessato perché era un vippissimo. Se ha la bontà e la pazienza di andare sul sito del Comune ( www.comunelipari.gov.it) e apre la rubrica “Voi chiedete e l’Amministrazione risponde” si accorgerà che solo nell’ultimo mese mi sono occupato di ben 23 casi che sono solo quelli di pubblico interesse ed utilità. Per molti altri si agisce e si risponde privatamente. Ma stiamo ai 23 casi pubblicati. Come lei steso potrà vedere quelli sollevati da un “vippissimo” sono sicuramente una minoranza o un’eccezione. Quando ho accettato questo incarico propostomi dal Sindaco l’ho fatto con uno scopo ben preciso: rendere più diretto, immediato e produttivo il rapporto fra amministratori e cittadini costruendo un canale di dialogo ufficiale. Poi affrontando i casi concreti mi sono accorto che molti rimanevano in sospeso e trascurati perché erano di competenza di servizi diversi ognuno dei quali affogato nelle sue priorità e quindi costretto a rinviare quelli che richiedevano un concerto di competenze. E così, quando posso, cerco di fare io un lavoro di raccordo raggiungendo qualche modesto successo come è avvenuto per i cani di Acquacalda, ma come è avvenuto anche per la rete idrica di Lami, per la pulizia dei sentieri di Quattropani, per alcuni casi relativi ad alloggi abusivi ecc. ecc.

*Portavoce giunta Giorgianni

Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione rispondeultima modifica: 2013-08-26T10:19:25+02:00da leonedilipari
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