di Stefano Imbruglia
Giorni fa abbiamo potuto leggere sui notiziari locali un comunicato dell’amministrazione che ci informava della decisione del governo di approvare un decreto legge che innalza la tassa a € 2,50 la tassa di sbarco ordinaria, permettendoai comuni la possibilità di innalzarla e fino ad un massimo di 5 euro per determinati periodi di tempo e/o categorie di utenti.
Sicuramente il decreto legge rappresenta un successo dell’amministrazione di Lipari che ha saputo capitalizzare la vicinanza con il ministro D’Alia. Speriamo che nelle pressioni esercitate si siano ricordati di far inserire in modo esplicito anche le navi da crociera tra coloro che dovranno pagare la tassa.
A proposito delle “determinate categorie di utenti” ( barconi), da qualche anno nelle isole è in atto una furiosa crociata contro i barconi che sbarcano dalla Sicilia e dalla Calabria. Barconi che sembra siano diventati il male assoluto. Una campagna alimentata ad arte dai politici locali che la utilizzano per nascondere il proprio immobilismo. Gli stessi politici che, allo stesso tempo, difendono i croceristi e progettano strutture per migliorare l’accoglienza delle crociere. Una forma di strabismo politico che meriterebbe approfondimenti.
Naturalmente, il turista dei barconi, così come quello delle crociere, non rappresenta il turista ideale al quale rivolgersi. Però, non bisogna sottovalutare che i “barconisti” lasciano qualche soldo sulle isole e rappresentano una discreta fonte di incasso per molte attività, soprattutto in bassa stagione. I barconi partono al mattino presto dalle località di provenienza e fanno ritorno la sera tardi; ne consegue che i turisti sono “costretti” a fermarsi in bar, trattorie, rosticcerie per consumare dei veloci pasti. Inoltre, siccome sono contenti di venire alle Eolie, non è raro che comprino souvenir per poter dire agli amici di essere “stati in vacanza alle Eolie”. A differenza dei nostri amministratori, non sarei così sicuro che la stessa ricchezza la lascino i croceristi che si fermano qualche ora sulle isole ( diverso è il discorso per i croceristi che sostano per l’intera giornata). Gente, soprattutto stranieri, che spesso non sa di preciso nemmeno dove si trova.
Non resta che augurarci che l’amministrazione abbia la capacità e l’intenzione di trovare il giusto equilibrio e di ” non buttare il bambino con l’acqua sporca”.
Siamo sempre in attesa di sapere come sono stati spesi finora i soldi incassati dal ticket e di conoscere i nomi dei beneficiari. E’ doveroso, inoltre, che l’amministrazione ci faccia sapere come intenderà spendere i soldi che incasserà, quali saranno i settori nei quali si interverrà ( trattasi di programmazione, termine sconosciuto all’amministrazione di Lipari), quali saranno gli interventi oppure se pensa di utilizzarli per altri scopi.