Da Santa Marina Salina in linea Teodoro Cataffo

tcataffo.jpgdi Teodoro Cataffo*

Lettera aperta a  tutti  quelli che sono  soci, sono stati soci, non sono stati soci.

A quelli attualmente in regola–a quelli in regola a metà—a quelli che hanno fatto la domanda e non hanno concluso—a quelli usciti per volontaria morosità—a quelli che le dimissioni ce le ho pronte, ma poi ci ripenso sempre—a quelli che senza apparente motivo hanno  da fare e non accettano il discorso—a quelli che non sono mai entrati ma…—a quelli che avrebbero voluto una presidenza diversa,ma poi….—a quelli che non hanno mai pensato di entrare —a quelli che non si sono MAI fatti vedere neppure un attimo all’INFO-POINT, dal  primo Giugno al trenta Settembre di quest’anno, non  fosse altro, per  incoraggiare i ragazzi  che si sono succeduti : Andrea a Giugno e Luglio,  Umberto  in Agosto, mentre Giulia e Federico si sono divisi Settembre. Ragazzi che rinunciando  a qualcosa  ci hanno consentito  di poter  garantire  il servizio.

L’unica voce che si fece  sentire al mio telefonino  era quella dell’ Assessore delegato. Quelle due volte che  Umberto, il ragazzo di Agosto, recatosi per problemi di famiglia  a Messina tenne chiuso  lo sportello solo per due mezze giornate.   — Le parole al telefono annunciavano un rimprovero al sottoscritto.  —-Dico io !!!  Ma come, abbiamo reso un servizio gratis l’anno scorso (2010) , e anche questo anno (2011) tra mille difficoltà ed in condizioni non ottimali……..

Più di una volta ho avuto voglia di abbandonare, chiudere la porta  e lasciare che il Comune , per conto del quale l’Assessore  ci aveva investiti del servizio e, ritengo, per conto del quale lo stesso Assessore  modificava la sua voce  che assumeva il tono del rimprovero, ci  pensasse da se. Ma è stato solo un attimo.  

DOVE  E’ L’ENTUSIASMO DI PRIMA, LA VOGLIA DI ESSERCI E DI ESSERCI INSIEME  ?

—Se c’è bisogno di rinunce sarò il primo a cominciare, per dare l’esempio, ma anche perché  voglio sia chiaro che non c’è volontà alcuna di stare in paradiso a dispetto dei santi.

Certo fa tristezza vedere un gruppo disfarsi. Un gruppo partito con entusiasmo, con l’ orgoglio di categoria. La categoria dei “commercianti”, tanto invisa, odiata, tartassata, controllata, tassata.  La categoria dei commercianti , di tutti quanti fanno commercio,  alberghi, ristoranti, bar, alimentari, frutta e verdura, carne e pesce, oggettistica, scarpe e vestiti, prodotti della coltivazione dei campi, e poi quanti  vendono servizi, quanti organizzano eventi, tour, visite,  ecc.

I commercianti : una eterogenea campionatura di persone che a vario titolo si propone per vendere e per vendersi.  Una quantità varia di tipologie commerciali che vogliono riconoscersi sotto un vessillo di unione e rappresentanza.

CERTO un peccato che la struttura associativa, sottoposta a continue pressioni , scoppi nel momento in cui invece sarebbe più opportuno che restasse unita. Unita attorno agli obiettivi importanti di oggi e di domani.  

UNITA PER ESSERE DETERMINANTE. DETERMINANTE E’ CHI CON LA SUA IMPORTANTE E FORTE  PARTECIPAZIONE  ORIENTA, NEL MODO A  SE STESSO PIU’ VANTAGGIOSO,  LA DECISIONE DA PRENDERE E/O IL RISULTATO DA OTTENERE.  E non c’è niente da vergognarsi nella difesa degli interessi  della propria categoria, del proprio lavoro.  

ESSERE  DETERMINANTI IN TUTTO, non solo nel sostenere con l’impegno della propria impresa l’economia del Comune, non solo nel dare lavoro, non solo nel contribuire(su richiesta) con 100  dove gli altri lo fanno, forse, con 10.—Determinanti nelle scelte di politica turistica, affinchè  possano conquistarsi sempre piu’ settori nuovi del turismo ed avvicinare le possibili idee degli amministratori alla esperienza e competenza degli addetti  ai lavori.       

ED ANCHE SE dobbiamo sentire forte  il senso del  dovere  e del rispetto della legge e di quanti dalla legge stessa sono attivati al controllo della sua applicazione,  ALLO STESSO TEMPO dobbiamo essere uniti e determinanti per non farci sottomettere dalle ovvietà e dalle tattiche vecchie di chi  vuole  che l’unico sentimento che deve animarci debba essere quello della vergogna. La vergona di avere, possedere, essere capace di rischiare, la vergogna di aver raggiunto dopo anni di lavoro e sacrifici un certo successo.

QUASI LO AVESSIMO RUBATO. Uniti e determinanti per non cedere il nostro diritto di decidere le nostre cose  a chi vuole sfruttare il nostro lavoro ed accedere  ai nostri soldi, sicuro che come babbei  siamo pronti a pagare pur di sederci al tavolo della discussione. CERTO UN PECCATO DISFARSI AL SOLE, VISTA TRA L’ALTRO LA CAPACITA’ GESTIONALE E PROPOSITIVA DEI SOCI TUTTI E DEL CONSIGLIO DIRETTIVO. In poco più di  un anno di vita è stato fatto molto, considerato che mai prima d’ora  si era dato vita e voce alla nostra categoria. Ma il successo più grande   è stato il seguente:

a) N. 05 ASSEMBLEE CON  TANTE DELIBERE. Risultato : tutte decise  alla unanimità.

b) N 18 Consigli Direttivi; per circa 85 delibere esaminate e decise tutte alla unanimità.

E poi a seguire :

c) Gestione INFO POINT  ANNO 2010 ED ANNO 2011 . Successo di serietà, e di buona gestione.  Conti saldati, nessun debito, dato lavoro, svolto un servizio  per il nostro Comune.

d) Partecipazione  alla Fiera del turismo di Lugano dal 30/10/2010 al 01/11/2010. Anche se non totalmente condivisa ed anche se non condotta secondo i nostri  desideri,  con spirito di squadra abbiamo dato seguito agli impegni  assunti dalla Amministrazione Comunale.  Quindi presenti allo stand con il vice-presidente Santino Ruggera , abbiamo rappresentato oltre alla Associazione anche il nostro Comune, lasciato orfano di rappresentanza.

e)  Realizzazione depliants , e scelta logo.

f)  Acquisto di  n. 04  quote di partecipazione al  “distretto turistico”.

g) Organizzazione, e partecipazione al corso “”Customer  Satisfaction” illustrato dal Dott. A. Mazzoni.

h)  Note di proposte al Sindaco per una ordinanza di circolazione nuova ed esposizione altre idee.

i)  Funzione logistica , di collaborazione e  aiuto in loco a favore del SalinadocFestival 2010 e 2011 e risposta gratificante del Festival con l’inserimento del nostro logo associativo in tutta la pubblicistica cartacea della manifestazione.

j) Richiesta al Sindaco di  essere invitati, come parte sociale, alle riunioni sul P.R. G. del Comune.

k) La CARD della buona accoglienza doveva,  come una catena di sant’Antonio, creare  un vincolo di solidarietà tra i soci, doveva essere uno sprone a migliorare  , doveva  dare garanzia al cliente di  aver scelto bene, doveva in fondo rappresentare il SENSO DELL’UNITA’  TRA VARI INTERESSI CHE CON UMILTA’,E CON  DIGNITA’  REMAVANO INSIEME VERSO L’OBIETTTIVO COMUNE  E CIOE’ “”TRATTARE BENE IL CLIENTE””.   Troppa grazia .

l) E poi tante idee partorite dai più intraprendenti : il sito web, la vetrina interattiva, ecc. Tutte idee stupende, lanciate sul tavolo di discussione, che si scontravano, purtroppo, ancora in fase di idea  con la dura realtà  della quota sociale, o del contributo una tantum..

m) UN  CAPITOLO A PARTE SI DOVREBBE DEDICARE ALLA REGATA VELICA DI INIZIO ESTATE 2011.

Non è un resoconto che  voglio fare, sarebbe dispersivo poco chiaro  e  non comprensibile  per chi non avesse seguito la vicenda. Voglio  solo ricordare ai soci tutti che l’Assemblea  ed  il Consiglio Direttivo di “le Felci”,  già a Gennaio/Febbraio avevano  deciso le linee di comportamento e di collaborazione con gli organizzatori della regata.

LA SUCCESSIVA  DECISIONE DI ALCUNI SOCI DI SEGUIRE UN ITINERARIO ALTERNTIVO HA ROTTO L’ARMONIA DECISIONALE DELLA ASSOCIAZIONE. Certo il dopo non è più come il prima. Tuttavia “”le felci”” è ancora attiva. Da allora ad oggi la stessa Associazione è stata da me e da pochissimi altri tenuta in vita co l’ossigeno. PERO’  è tempo di vedere cosa fare. HO SCRITTO A TUTTI PER INFORMARE. ADESSO,  E FORMALMENTE, COME E’ GIUSTO, MI RIVOLGERO’ SOLO A QUELLI CHE SONO IN REGOLA CON I VERSAMENTI SOCIALI. NON C’E’ BISOGNO DI FARE L’ELENCO. OGNUNO SA SE E’ A POSTO O NO. PRIMA DI CHIUDERE QUESTA  lettera devo dire che, nei momenti difficili, può essere sembrato che  il Presidente non fosse sostenuto da tutti. In effetti cosi non era, non è mai stato, non è.   Condividere ed ottenere condivisione, chiedere e dare unanimità è stata per Noi tutti  una scelta.  LA UNANIMITA’:

a)  PUO’  ESSERE LA ESPRESSIONE DI UNA GRANDE DEMOCRAZIA, IN QUANTO RISULTATO DI CONVINTA E LIBERA SCELTA.

b)  PUO’ ESSERE ANCHE IL SINTOMO DI UNA DITTATURA.  

In questo caso si può dire: “purtroppo “s’ha da magnà”.  E non tutti mangiando riescono ad alzare gli occhi dal  piatto””.

*Presidente associazione dei commercianti

Da Santa Marina Salina in linea Teodoro Cataffoultima modifica: 2011-10-31T14:38:00+01:00da leonedilipari
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