Da Torino in linea Alessandro Iocola
Negli ultimi mesi si è fatta una vera e propria strategia anti casa, dove molti investitori del mattone, che acquistavano per mettere a reddito, non credono più che il mattone sia un investimento conveniente vista l’elevata tassazione, ma anche minor tutela in caso di mancato pagamento da parte dell’inquilino e grazie alla minor concessione di mutui da parte delle banche, una parte di mercato del ceto medio basso è sparita. Ecco perché molti immobili sono invenduti. Voglio precisare che con la crisi del mattone tutto l’indotto è in crisi, per prime le agenzie immobiliari. Molte hanno chiuso e tante si sono ridimensionate in piccole agenzie con poche persone. Stessa situazione per notai, geometri, architetti, ditte di costruzioni e ristrutturazioni, negozi di arredamento, ditte di traslochi, pubblicità in generale e tante altre realtà che ruotano attorno alla casa. In pratica il “sogno casa” che per noi italiani è il primo pensiero quando si pensa ad un investimento per il futuro è stato fortemente danneggiato. Come esperto immobiliare, imprenditore e politico desidero lanciare alcune proposte per far ripartire il mercato immobiliare:
-per prima cosa le banche devono fare le banche;
-la certezza della tassazione su una prospettiva lunga (non si possono comprare le case con tanti sacrifici e poi essere tartassati di tasse);
-maggiori deduzioni e detrazioni su l’intero sistema casa;
-maggior detrazione sul mutuo;
– maggior detrazione sulla fattura dell’agenzia immobiliare ( oggi con la Legge Bersani si può detrarre il 19% su un massimo di 1000 euro, in pratica 190 euro, se si considera che una mediazione per un piccolo affitto si pagano 2 mensilità questa detrazione fa ridere;
– Iva al 10-11% sulla mediazione immobiliare;
-tutte le operazioni immobiliari devono essere fatte da agenti immobiliari come in molti Paesi Europei, in modo tale da ridurre l’evasione e le trattative sospette;
-detrazioni sulla fattura del notaio;
-ridurre l’aliquota Iva per l’acquisto prima casa e tutte le spese accessorie all’acquisto.
Affitti:
– incentivare i contratti convenzionati con i comuni con maggiori agevolazioni per i proprietari ed inquilini;
– detrazione dell’affitto parzialmente o interamente;
-nuova legge su gli affitti con: alte tassazioni sulla case sfitte, minori sulle case concesse in locazione concordata o con cedolare secca e rivedere la legge su gli sfratti con la possibilità da parte dei proprietari di rientrare in tempi brevi nell’immobile in caso di grave morosità;
-applicare la cedolare secca anche sui locali commerciali (capannoni, negozi, uffici, magazzini,) se la proprietà è una persona fisica (con questo sistema una piccola azienda non avrà più l’aumento Istat e potrà fare altri investimenti);
-applicare i contratti convenzionati anche per piccoli negozi,uffici e magazzini nella periferia delle città(così con canoni calmierati si potranno vedere più negozi aperti e dare più servizi ai cittadini delle periferie che ad oggi sono diventati quartieri dormitori);
E’ necessario che la prima casa debba essere impignorabile! Si possono mettere ipoteche volontarie o giudiziarie ma oggi l’incubo di molti imprenditori e che nei momenti di difficoltà economica non si può pensare che i sacrifici di una vita possono essere sottratti per debiti che non superano neanche il 20% del valore dell’immobile.
DOBBIAMO DARE LA POSSIBILITA’ A TUTTI DI COMPRARSI UNA CASA, QUESTO E’ IL VERO SOGNO ITALIANO!
*Amministratore Agofin Immobiliare-Torino
alessandro.iocola@agofim.com