DA TORINO IN LINEA ROMANA VILLARI. TRASPORTI NAVALI ECOLOGICI

rvillari.JPGdi Romana Villari

Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che la navigazione, con i tradizionali propulsori, è responsabile del bnatale21.jpg5% delle emissioni mondiali di anidride carbonica. Ed anche le città portuali risentono dell’inquinamento da traffico marittimo. Sono circa 40.000 le unità navali che compongono flotte merci, passeggeri, pescherecci e traghetti, e la richiesta di implementazione del traffico è costante. Pertanto si è fatta necessaria una riflessione sull’impiego di energie che possano soddisfare le nuove politiche ambientali imposte la Consiglio del Clima Mondiale (IPCC).

 

Alcune tra le proposte avanzate indicano l’installazione di vele trainanti ausiliarie  che possono ridurre l’impiego di combustibile fino al 70%! Si possono anche associare sistemi di integrazione diesel-elettricità, ed avveniristicamente, anche l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione della parte elettrica. Nel 2007 il piccolo catamarano svizzero “Sun21” ha compiuto la prima traversata dell’Atlantico con il solo ausilio dell’energia solare, pur non superando la velocità media di cinque-sei nodi. Ideale come integrazione energetica per traghetti o battelli escursionistici.

 

cargo.JPGLe soluzioni son state progettate e realizzate già alla fine degli anni ’80, ma i grandi cantieri navali non hanno ancora, quasi incomprensibilmente, non fosse per un connubio di interessi con le multinazionali petrolifere,  adottato questi nuovi accorgimenti nella progettazione, e tengono i progetti nei cassetti. I prezzi dell’olio combustibile che negli ultimi mesi avevano messo in ginocchio le compagnie marittime ed i nuovi regimi di salvaguardia ambientale dovrebbero portare ad una crescente attenzione verso soluzioni alternative, proprio come quella del vento che è a costo zero, dopo aver ammortizzato il costo di realizzazione. Anche se alcuni armatori mostrano un rinnovato interesse per superyacht a propulsione mista, solo nel 2006 è stato varato il “Maltese Falcon”, che monta un sistema velico Dynaring perfezionato dal designer olandese G.Dijkstra. Lo yacht è dotato di tre alberi di 58 metri che sostengono un piano velico di oltre 2.300 mq. Realizzato su richiesta del magnate americano Tom Perkins raggiunge notevolissime prestazioni, raggiungendo i 24 nodi di velocità. Inoltre i velieri per le crociere turistiche e per traghetti possono avere una maggiore attrattiva ed ottenere una grandissima fascia di mercato. Ingenti sono le risorse impiegabili per il rinnovo delle flotti, ma il ritorno in risparmio energetico e salvaguardia ecologica è altissimo.

 

La combinazione tra le diverse energie alternative proposte e la creazione di navi a propulsione ibrida potrà essere la soluzione ideale. La cargo1.JPGcompagnia armatrice svedese Wallenius Wilhelmsen all’EXPO 2005 in Giappone ha presentato l'”Orcelle”, un trimarano mercantile che può accogliere 10 000 autovetture ed è alimentato solo a energie rinnovabili, ossia vento, moto ondoso, energia solare e idrogeno immagazzinato. Un trasporto marittimo ad emissioni zero è possibile, anche a costi contenuti dopo un primo investimento nella realizzazione. Dovranno cambiare diverse mentalità e modi di concepire questo tipo di trasporto.

 

 

Le recenti polemiche potrebbero essere un valido spunto di riflessione per cambiare radicalmente il trasporto marittimo.

 

 

 

DA TORINO IN LINEA ROMANA VILLARI. TRASPORTI NAVALI ECOLOGICIultima modifica: 2009-01-06T10:38:26+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo