Da Ustica in linea Pietro Bertucci. Lettera aperta al Presidente dell’Ancim

austica.jpgdi Pietro Bertucci

 

Sono nato ad Ustica e da qualche anno ho anche il piacere di risiedervi, poiché in pensione.

Lei non si ricorderà di me, ma ricorderà certamente una lunga intervista effettuata sull’aliscafo che da Ustica ci portava a Palermo.  Allora era Sindaco di Ustica Attilio Licciardi ed io ero presidente del comitato civico “Il FARO”, che aveva come compito precipuo quello di mantenere sempre vivo negli emigrati usticesi il sentimento e l’orgoglio della propria appartenenza, delle proprie radici, attraverso l’informazione.

Attualmente mi trovo a Roma e, per caso, visionando delle cassette ho rivisto quella intervista e ho apprezzato una Sua risposta ad una mia domanda sui nostri emigrati: “…rappresentano una straordinaria risorsa da valorizzare… sono i migliori ambasciatori della nostra cultura…”. Convinto della Sua sincerità, ed non potrebbe essere altrimenti, Le chiedo, come Presidente dell’ANCIM, se non sia il caso di proporre, nei vari incontri che avrà con autorevoli esponenti dei trasporti a livello Regionale e Nazionale, eventuali agevolazioni tariffarie, oltre che per i residenti nelle Isole Minori, anche  per i nativi e le loro famiglie (la “Ustica-Lines” già li praticava nella tratta Ustica – Napoli e viceversa).

I nativi non residenti delle Isole Minori, infatti, in molti casi, fanno il tragitto inverso dei residenti, in considerazione delle loro “ataviche” necessità sull’Isola.  

Per dare più forza a questa iniziativa è stato inserito un apposito articolo nello statuto comunale di Ustica – cittadini usticesi non residenti -. Intanto chiedo a Lei, come Presidente dell’ANCIM e Sindaco di Lipari, e al Sindaco di Ustica ed ai rispettivi Consigli Comunali  se non sia opportuno rivedere quel ticket d’ingresso che questi Isolani nativi ma non residenti devono pagare.

La richiesta non è riferita solamente al costo del biglietto, ma ha un valore “morale”, fondato sull’orgoglio dell’appartenenza alle proprie radici culturali.

Sarebbe auspicabile porre in essere tutte quelle iniziative atte ad incoraggiare  questi nostri concittadini che vivono “oltre il mare”, non sempre per loro libera scelta, ambasciatori in Italia e nel mondo, a ritornare più frequentemente, siano essi emigrati o discendenti, e, comunque, propulsori disinteressati dello sviluppo e della diffusione dei nostri prodotti e della nostra cultura.

Mi creda, chi scrive per tanti anni ha sofferto come “umiliazione” il fatto di ritornare ad Ustica ed essere considerato forestiero-ospite-estraneo-turista a casa sua…

La ringrazio per quanto riterrà opportuno fare per questi nostri emigrati, con la speranza di organizzare un mega incontro, magari ad Ustica, in occasione dei festeggiamenti  per Santo Patrono.

Da Ustica in linea Pietro Bertucci. Lettera aperta al Presidente dell’Ancimultima modifica: 2009-03-25T16:43:02+01:00da leonedilipari
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