Da Vulcano in linea Giuliano Fontani

gfontani.jpgdi Giuliano Fontani
Purtroppo in grave ritardo (di cui mi scuso) leggo la risposta dell’assessore Ivan Ferlazzo alla mia corrispondenza da Vulcano. Tuttavia le considerazioni espresse dall’amministratore del Comune di Lipari non hanno perso di attualità. Tutt’altro.
La risposta, piccata nei toni e incomprensibile nei contenuti, rivela un risentimento occulto, ma forse non troppo. Avevo scritto delle cose positive realizzate negli ultimi tempi a Vulcano, dai lavori alla strada provinciale allla nuova sede dell’ufficio postale, fino agli interventi fatti nella zona portuale. L’assessore riduce i mei apprezzamenti facendo intendere che abbia parlato di un “interventuccio da quattro soldi”, arrivando perfino a confutare quel che di buono e di positivo avevo sottolineato. A lui non piace la nuova sede dell’ufficio postale perché, a suo dire, complica la viabilità della già affollata piazzetta? Se la prenda con se stesso o con i suoi colleghi di giunta.
Ferlazzo enumera anche i suoi meriti, fra cui quello di aver deliberato, lo scorso aprile, l’intitolazione di una strada del centro a Anna Magnani e personalmente glielo riconosco, anche se farebbe bene a ricordare che l’idea fu lanciata da questo sito nell’estate del 2010, come può testimoniare l’archivio. E tra i (suoi) meriti l’assessore non dimentica l’abbattimento di quell’orribile scheletro di cemento che faceva cattiva mostra di sè al porto. Giusto, anche se è un po’ patetico rivendicare un intervento che ben venti anni fa era finito sulle pagine del Corriere della Sera con la definizione di “Ecomostro”. Questa risposta alla tutela del paesaggio è francamente assai più tardiva della mia replica.
Tutta la parte iniziale della risposta del signor Ferlazzo ai miei rilievi per lo più di apprezzamento e soprattutto il tono ingiustificatamente adirato, non si spiegherebbero però senza la seconda parte del suo intervento. All’assessore non interessavano minimamente le considerazioni sull’ufficio postale, sui lavori alla via Provinciale e quant’altro. Interessava solo una difesa d’ufficio del distributore di carburante di famiglia e lo si capisce bene. In quella corrispondenza evidenziavo due fattori: l’entità dei prezzi praticati alla pompa (tra i più cari d’Italia forse perché  la distribuzione a Vulcano è gestita in maniera monopolista) e la mancanza di un distributore di carburante per i natanti.
Sul primo punto Ferlazzo (in qualità di amministratore comunale o di amministratore del distributore?) mi risponde che i prezzi sono in linea con quelli di Lipari. In linea, forse, ma non certo uguali. Sul secondo punto l’assessore dice tutte le ragioni per cui Vulcano non ha una pompa a mare. Può darsi che siano ragioni condivisibili. Io continuo a pensare che il continuo trasbordo di benzina in taniche dal suo distributore fino ai vari approdi nautici, rappresenti una condizione di disagio e di pericolo e un freno alla stessa economia turistica dell’isola.
Resto a disposizione per un confronto sugli argomenti, al netto di strumentalizzazioni e insolenze.
Da Vulcano in linea Giuliano Fontaniultima modifica: 2011-10-04T14:20:00+02:00da leonedilipari
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