Eolie, Ato&rifiuti

lgiuffre.jpgdi Luca Giuffrè*

Avevo giurato a me stesso di non intervenire mai più in querelle riguardanti la vita politica liparese, soprattutto perché gli oggetti del contendere, sovente, risultavano ai miei occhi così ridicoli da essere relegati ai 5 minuti di umorismo quotidiano derivante dalla lettura dei vari Notiziari locali.

Leggendo invece le ultime farneticazioni provenienti da alcune zone del globo (mannaggia a internet!!!) ho subito smesso di ridere per cominciare a provare un senso di fastidio misto a vergogna (ebbene si, riesco anche a vergognarmi per conto terzi!!).

Il fastidio deriva dal fatto che per l’ennesima volta viene mistificata la realtà, facendo leva sulla non conoscenza del popolo su alcuni argomenti trattati ad arte in determinati periodi storici.

Trasalgo quando leggo che l’ATO ME 5 secondo alcuni “si è limitata ad amministrare le risorse finanziarie che riceveva dai comuni per poi liquidarle ai soggetti che ne garantivano il mantenimento del servizio”, oppure che  l’ATO è una delle società miste presenti nell’arcipelago.

Non dovendo e non volendo al contempo dare spiegazioni, poiché non ritengo meritevoli di tale sforzo i destinatari di questa mia, invito formalmente chi divulga (e anche chi ritenga probabili) queste nefandezze a recarsi presso gli uffici dell’ATO per rendersi conto di persona della mole e del tipo di lavoro che quotidianamente vengono svolti, meglio se nel periodo compreso tra aprile ed ottobre, dato che ognuno dice la sua ma a quanto pare l’unico obiettivo che ciascuno si è prefissato è quello di sminuire il lavoro delle persone che con notevole impegno hanno fatto sì che l’ATO ME 5 si distinguesse in positivo rispetto ad altri ambiti territoriali siciliani, e non mi riferisco solo al conseguimento degli utili di esercizio.

Chi critica conosce il numero dei dipendenti complessivo nelle altre società d’ambito rispetto alla grandezza del bacino territoriale? Si informi e faccia un confronto, vedrà che il nostro ATO è sottodimensionato quanto a dotazione organica rispetto ai parametri dettati dalla Regione Siciliana.

Chi critica sa che l’ATO non è una società mista (capitale pubblico + privato in percentuale variabile, ndr) ma una società a TOTALE capitale pubblico? Tuttavia ci si ostina a definirla società mista. Contenti loro…

Chi critica conosce le condizioni in cui versano le aree messe a disposizione dell’ATO dai comuni eoliani? Si informi e forse comprenderà l’urgenza di metterle a posto, dato che i comuni non hanno quattrini per farlo e sono tutte a rischio sequestro. Ribadisco, FORSE comprenderà…

E le cose non vanno meglio nemmeno con chi dovrebbe FARE informazione, cioè perlomeno cercare riscontri oggettivi su quello che si pubblica; e con questo mi riferisco al Direttore Bartolino Leone il quale, nonostante abbia sentito dalla viva voce del Direttore Generale dell’ATO come stanno le cose (avendolo intervistato), scrive che i comuni appaltano all’ATO e l’ATO appalta alla ditta. Orbene io chiedo QUANDO i comuni hanno appaltato il servizio all’ATO? In che data è avvenuta la gara d’appalto? A quanto ammontava l’offerta presentata dall’ATO che poi ha avuto in appalto il servizio? A questa domanda rispondo io: MAI!!!! Poiché i comuni hanno CEDUTO il servizio all’ATO, che peraltro è stata istituita PER LEGGE, non per scelta della vecchia amministrazione, dato che va tanto di moda dire così…

Quindi, e ve lo chiedo per cortesia, cercate di NON fare il possibile per metterci in ridicolo agli occhi del mondo, dato che vi leggono anche dall’emisfero australe, perché è una strategia che spesso ha un effetto boomerang proprio contro chi la mette in atto. Tanto per dovere di cronaca.

*Dipendente dell’ATO ME 5.

Caro Luca, il problema è solo uno: tra Comuni, Ato, ditta e operatori ecologici ci sono troppi “passaggi”. E a pagarne le conseguenze sono i lavoratori. Il senso del “pezzo” voleva essere solo questo. E’ normale che da novembre ancora debbano ricevere lo stipendio? E’ regolare che la ditta da settembre attende i quattrini? E’ legittimo che l’Ato per la liquidazione di novembre deliberata dal Comune di Lipari debba attendere – se tutto va bene – anche 90 giorni, tenuto conto che l’ente non ha liquidità? Il suo stipendio – per esempio – è mensilmente erogato o anche Lei attende da novembre? 

Un’ultima cosa: è certo che agli occhi del mondo sia piu’ “ridicolo” ciò che si scrive sul Notiziario o ciò che “vedono e sentono” i turisti – per non dire tutto l’anno gli isolani – che d’estate sbarcano alle Eolie (cassonetti anche stracarichi di spazzatura, maleodoranti – mai lavati o disinfettati… -, differenziata ai minimi storici, rifiuti ingombranti depositati anche nei punti panoramici? Attenzione: tutto documentato con “dossier fotografici”. Si ponga anche questa domanda si dia una risposta. (bl) 

Eolie, Ato&rifiutiultima modifica: 2013-01-16T13:53:00+01:00da leonedilipari
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