Eolie&deputato isolano

aziinoavvocato.jpgdi Alfio Ziino

Daniele Corrieri ha da tempo lanciato, anche su questo giornale, una campagna per l’elezione di un deputato eoliano all’ Assemblea Regionale Siciliana. Dire che la campagna ha avuto successo è dir poco, posto che un eoliano sarà candidato alla Presidenza della Regione Siciliana.
Si tratta di Giampiero D’ Alia, figlio del noto Totò, D’ Alia s’intende, non De Curtis che, tra l’altro, era Principe di Bisanzio e non di Salina.
 
Se avesse a farsi l’anamnesi di un candidato, saremmo, come suol dirsi, a mare.
Totò D’ Alia si è speso molto nella vita politica. Parlamentare nazionale e regionale, Sottosegretrio di Stato, Assessore Regionale, Consigliere ed Assessore municipale in quel di Lipari, il tutto per poco meno di cinquanta anni. Certo che deve essergli stata dura, tuttavia tanta fatica è stata ben ricompensata. Pensionato da Parlamentare nazionale, Pensionato da Parlamentare regionale e, quasi dimenticavo, Pensionato da Dirigente l’ Amministrazione Provinciale di Messina ove, a detta delle carte, ma solo delle carte, era impiegato. Risultato, dai trenta ai quarantamila euro mensili di pensione.
Personalmente non avrei nulla da ridire se cotanto impegno avesse portato un qualche beneficio alla collettività, locale, regionale o statale che sia, ma, per quel che mi risulta, non vi è, a Lipari, o altrove, come si diceva un tempo, neanche una fontanella che possa ascriversi al fattivo impegno del nostro. Ed anche se l’ accostamento mi sembra offensivo, parlando di pecore non si tirano in ballo le capre, rammento quel che ebbe invece a fare altro eoliano, l’onorevole Giuseppe Merlino.
 
Parlando, in piena tangentopoli, con uno dei Dirigenti l’ Assessorato Regionale alla Agricoltura, retto anche da Totò D’ Alia ed all’ epoca l’ Assessorato con la maggiore capacità di spesa, mi venne da chiedere come mai le varie inchieste non avessero neanche sfiorato il buon Totò. La risposta fu lapidaria: non ha mai firmato nulla, se non che tre decreti, uno in favore dei Graci, uno in favore dei Costanzo ed uno in favore dei Rendo, i tre cavalieri, e non potè farci nulla. Ma l’atttacco ai cavalieri fu, e di molto, successivo.
Fino ad ora il figlio Giampiero sembra avere seguito pedissequamente o  quasi la via paterna, intanto assicurandosi anche la seconda pensione, quella di Parlamentare regionale in aggiunta a quella, ormai acquisita, di Parlamentare nazionale. Mi sfugge se lo stesso Giampiero sia, sempre cartolarmente si intende, impiegato anche da qualche parte.
 
Ad ogni buon conto, poichè speranza e fiducia nel buon Dio son sempre dure a morire, auguriamoci che, se eletto, il piccolo Giampi, così lo chiamava il padrino di battesimo, l ‘onorevole Giuseppe Merlino, produca qualcosa, rammentando anche il detto “du patrozzu un caddozzu”.
Eolie&deputato isolanoultima modifica: 2012-06-29T21:13:19+02:00da leonedilipari
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