Eolie&Pesca

csgroigruppo.jpgdi Claudio Sgroi*

Cara Tiziana, come pescatore e allo stesso tempo, come presidente di una Cooperativa di pescatori conosco  anch’io i problemi che affliggono tutti noi. E’ per questo che volevo rispondere a qualcune delle tue domande. L’amministrazione ha presentato alla sovraintendenza uno stralcio del progetto per il rifacimento di Sottomonastero che include anche il mercato del pesce  Ma questo progetto deve essere integrato perchè dovrà essere compatibile con le strutture attualmente nella zona. Per la vendita diretta del pesce quest’inverno l’amministrazione, in concomitanza con la Capitaneria di Porto, ha fatto un ordinanza dove ci ha dato  la possibilità della vendita del pesce fino a Pasqua, per poi prorogarla  fino al 23 aprile. Invece  in estate la capitaneria non ha mai dato l’autorizzazione per una questione di sicurezza,  vista la grande affluenza di imbarcazioni che transitano nello specchio di mare antistante  sottomonastero. Non si può dire che questa amministrazione sia stata insensibile ai problemi di questa categoria visto che dopo tanti anni, si è  ottenuto il decreto  ministeriale  per lo sbarco del tonno a Pignataro. E inoltre la prossima settimana insieme al Sindaco avremo un incontro con l’Assessore regionale competente, per dire la nostra sul varo di  leggi regionali riguardanti la  pesca. Infine come collega di tuo padre e di tuo marito, mi auguro che questo brutto momento passi velocemente e che la nostra categoria ritorni agli antichi splendori

*Presidente della cooperativa “Aurora”

*Consigliere comunale PD

 

Eolie&Pescaultima modifica: 2013-06-05T06:19:00+02:00da leonedilipari
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Eolie&pesca

barcapescasottomonasteropiccola.jpgSulla G.U.R.S. n. 26 del 29/06/2012 è stato pubblicato il bando di attuazione della misura 3.5 “Progetti Pilota” – FEP 2007/2013, volto all’incentivazione di progetti pilota finalizzati all’acquisizione e diffusione di nuove conoscenze tecniche nel settore della pesca, realizzati dai seguenti soggetti ammissibili a finanziamento:

a) Organizzazioni di Produttori della Pesca riconosciute ai sensi del regolamento (CE) n. 104/2000 e s.m.i.;

b) Consorzi per la gestione della pesca (CoGePA);

c) Cooperative di pescatori professionali;

d) Organizzazioni professionali riconosciute e Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a

livello nazionale nel settore della pesca;

e) Organismi pubblici con competenze specifiche e prevalenti nel settore della pesca, esclusi gli Enti

pubblici territoriali.

Possono accedere al finanziamento ai sensi del presente bando i soggetti, in forma singola o associata in ATS, di seguito individuati, in cooperazione con un Organismo scientifico individuato tra gli enti di ricerca, pubblici o privati, iscritti all’Anagrafe Nazionale delle ricerche di cui all’art. 63 del D.P.R. n. 382/1980. Tutti i soggetti ammissibili a finanziamento possono presentare un solo progetto e partecipare solo nella forma individuale o collettiva in ATS. La domanda, completa della relativa documentazione, deve essere inoltrata in entro il termine perentorio di 60 giorni a decorrere dal primo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto di approvazione del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

Caro Gasolio: Approvati gli avvisi relativi alla concessione del contributo rivolto agli operatori Isola Madre e Isole Minori – Bando 2011. Sono stati approvati gli avvisi per la presentazione delle istanze finalizzate alla concessione del contributo (caro gasolio) di cui all’art. 28 comma 1 della L.r. n. 25 del 24.11.2011, rivolti agli imprenditori che operano sia nell’Isola Madre (Allegato A) che nelle Isole Minori (Allegato B) – DDG n. 220 del 25.05.2012. Soggetti benefciari:

a) le imprese di pesca iscritte nei Compartimenti marittimi siciliani cui ricadono le isole minori della Sicilia che

dimostrino di svolgere attività di pesca e di essere armatori e/o proprietari dell’imbarcazione a far data dai 12 mesi antecedenti dalla pubblicazione del presente Avviso.

b) le imprese di acquacoltura iscritte alla C.C.I.A.A. competente territorialmente, che dimostrino di svolgere tale attività nell’ambito del territorio regionale a far data dai 12 mesi antecedenti dalla pubblicazione del presente Avviso.

Maggiori informazioni nel sito ufficiale del dipartimento regionale degli interventi per la pesca.

Eolie&pescaultima modifica: 2012-07-03T08:30:00+02:00da leonedilipari
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Eolie&pesca

gtumbiolo.jpgLa Regione Siciliana ha relazionato, a Bruxelles, sulla situazione di crisi che caratterizza il settore della pesca nel Mediterraneo e che e’ alla base delle violente proteste scoppiate in tutta l’isola.

Il distretto produttivo della pesca ha presentato alla Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa il dossier con le osservazioni siciliane alla nuova politica comune della pesca (PCP) che ridisegna il settore in tutta Europa.

“Il problema maggiore – afferma Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto – sta nel fatto che le peculiarita’ della pesca siciliana e mediterranea non sono mai state tenute nella giusta considerazione nelle politiche europee”.

“Il settore della pesca in Sicilia e’ stato messo alle corde da una serie di divieti – afferma Tumbiolo – che limitano tutto: dalla pesca del tonno a quella del pesce spada, dallo strascico al prelievo di alcune specie su cui si fonda il nostro mercato”.

“E’ senza dubbio necessario ed opportuno salvaguardare l’ambiente e favorire la riproduzione della fauna marina- conclude – ma non e’ possibile imporre solo divieti senza avere la reale percezione delle ripercussioni economiche e sociali dei cambiamenti che si vogliono imporre”.

Il documento e le osservazioni della Regione, fanno gia’ parte delle modifiche che la Conferenza delle regioni periferiche e il Comitato delle Regioni stanno tentando di inserire a correzione della nuova programmazione comunitaria della pesca.

“Solo facendosi carico delle criticita’ del sistema – ribadisce Tumbiolo -, le istituzioni europee dimostreranno di voler sostenere il settore in maniera concreta. Fino ad oggi il regolamento e i fondi, hanno regolato e finanziato un settore che risponde appieno alle esigenze e al mercato della struttura industriale nord europea, ma ignorando le necessita’, i bisogni e perfino la realta’ della pesca del Mediterraneo”.

Eolie&pescaultima modifica: 2012-02-03T14:41:40+01:00da leonedilipari
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Eolie&pesca

pspinella.jpgdi Pinuccio Spinella*

UN IMPEGNO PER IL FUTURO PERLA PICCOLA PESCACOSTIERA ARTIGIANALE NELLE ISOLE EOLIE E NELLA REGIONE SICILIANA

Questo è il tema oggetto dell’incontro tenutosi a Lipari alla presenza dell’On.le Salvino Caputo, Presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Siciliana, di chi scrive, del rag. Salvatore Riitano Presidente del COGEPA Eolie e numerosi pescatori della marineria eoliana.

I pescatori presenti sono intervenuti evidenziando lo stato di crisi della pesca determinato da provvedimenti comunitari e nazionali che di fatto penalizzano i pescatori dell’esercizio della propria attività.

Chi scrive ha posto all’attenzione dell’On.le Caputo i contenuti della Riforma della Politica comune della pesca – PCP –  riportati nella proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13.07.2011, in particolare quelli relativi alla “ Piccola Pesca Costiera”.

Spetta agli stati membri adottare misure adeguate alle caratteristiche specifiche delle proprie attività di pesca costiera. Devono quindi, definire le misure di conservazione delle risorse e di gestione della pesca nelle proprie acque territoriali, ossia nella fascia delle12 migliamarine.

Pertanto, avendola Regione Siciliana, in forza del proprio statuto di Regione Autonoma, all’art.14, competenza esclusiva in materia di pesca e recependo le direttive della Riforma della Politica Comune della Pesca, ed in forza di una propria Legge,la N.143 dell’anno 2000, può determinarsi, visti gli indirizzi comunitari, entro le proprie acque territoriali delle12 migliadalla costa e soddisfare almeno le richieste di circa l’80% di tutte le marinerie siciliane che praticano la piccola pesca costiera entro le dodici miglia.

I pescatori hanno chiesto all’Onle Caputo di farsi portavoce presso l’Assessorato Territorio e Ambiente di modificarela Classificazionedei porti di categoria II, classe III, ricadenti nell’ambito del territorio della Regione Sicilia di cui al Decreto Presidenziale 1 giugno 20104 pubblicato sulla GURS n. 27 del 25 giugno 2004 inserendo la classifica di “attività peschereccia” Pignataro, Sottomonastero, Marina Corta e di fare inserire il porto di Lipari tra i punti di sbarco della cattura del Tonno.

L’On.le Caputo ha chiuso i lavori confermando l’impegno di convocare un incontro presso l’Assessorato Regionale alla presenza dell’Assessore alla Pesca ed ai Dirigenti del settore. Con i Pescatori della marinerai Eoliana ed i suoi rappresentanti.

*Rappresentante dell’UNICOOP U.O.T. di Lipari

Eolie&pescaultima modifica: 2012-01-30T07:52:54+01:00da leonedilipari
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Lipari&Pesca

nat pesci.pngIL CIRCOMARE DI LIPARI, HA PROVVEDUTO ALL’EMANAZIONE DI UN ORDINANZA (N°50 DEL 2011 CONSULTABILE SUL SITO ISTITUZIONALE WWW.GUARDIACOSTIERA.IT), PER ALTRO DA TEMPO ATTESA DAL CETO INTERESSATO, VOLTA ALLA DISCIPLINA DELLA VENDITA DEL PRODOTTO ITTICO PESCATO FRESCO DA BORDO DEI  MOTO PESCA. LA PREDETTA ATTIVITA’, COMUNQUE DA SEMPRE SVOLTA, TROVA FINALMENTE CON L’ORDINANZA IN PAROLA, UNA PRECISA REGOLAMENTAZIONE VOLTA PRECIPUAMENTE ALLA TUTELA DEL CONSUMATORE E ALLA SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE E PORTUALE, INTEGRANDOLA CON LE NUMEROSE E DIVERSE ATTIVITA’ SVOLTE NELL’AMBITO PORTUALE DI SOTTOMONASTERO. IL BUON ESITO DELL’ATTIVITA’ DI VENDITA, SARA’ OGGETTO DI UN COSTANTE MONITORAGGIO DA PARTE DEGLI UOMINI DEL CIRCOMARE LA CUI  ATTIVITA’ SARA’ RIVOLTA, A CHE TUTTE LE UNITA’ INTERESSATE SIANO IN REGOLA CON LE VIGENTI NORMATIVE.

2° C° Np Luigi RAMAGLIA

Lipari&Pescaultima modifica: 2011-12-25T18:22:31+01:00da leonedilipari
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Eolie&Pesca

apesca11.JPGCooperazione sottolinea importanza misura e rilancia tavolo con sindacato per contratto cooperativo. Il maxiemendamento alla manovra economica (DL 78/2010) approvato oggi dall’Aula del Senato contiene un provvedimento che permetterà agli armatori imbarcati, inclusi i soci lavoratori di cooperative della piccola pesca, di poter accedere, nel caso di sospensione dell’attività, a forme di ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi in atto nel settore, come avviene per i tutti gli altri pescatori. Lo affermano in una nota congiunta l’Agci Agrital, la Federcoopesca-Confcooperative, la Lega Pesca, spiegando che si tratta di benefici simili a quelli della Cassa integrazione, ma che non verranno erogati dal Welfare ma dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. “Una misura emergenziale e assolutamente straordinaria -spiegano i presidenti Buonfiglio, Coccia, Ianì -, che potrà contare su risorse aggiuntive per 2 milioni di euro,estremamente utile in questo contesto economico. Ringraziamo anzitutto il Senatore Scarpa, firmatario dell’emendamento, il Governo per la sensibilità dimostrata e quanti, nella maggioranza e nell’opposizione hanno condiviso la natura e lo spirito della misura”. Le tre associazioni chiariscono il calcolo della Cigs, vero ostacolo finora per la sua applicazione in assenza di uno specifico contratto di lavoro, è inserito direttamente nel testo della legge in votazione ed è pari all’80% dei salari minimi garantiti comprensivi delle indennità fisse mensili per ferie, festività e gratifiche di cui alle tabelle allegate ai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali. “Resta fermo – sottolineano Buonfiglio,Coccia, Ianì- il nostro impegno assoluto nel portare a compimento il contratto di lavoro della cooperazione nella pesca. La soluzione a tutte le situazioni di criticità del settore va trovata, infatti, nel tavolo cooperativo attivato con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative”.

Eolie&Pescaultima modifica: 2010-07-16T22:02:04+02:00da leonedilipari
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Eolie&Pesca

Gentile Direttore,

bpesca.JPGper  una sua opportuna valutazione  invio la nota consegnata ieri nella seduta straordinaria del Consiglio bpasqua10.jpgRegionale della Pesca riunitosi a Palermo nella sala rossa del Palazzo dei Normanni in occasione della visita ufficiale della delegazione della Commissione Pesca del Parlamento Europeo.
Il Presidente della Commissione On. Carmen Fraga Estevez ha precisato, fra l’altro, che il ” mar Mediterraneo richiede un approccio regionale perchè presenta delle sue specificità e il Parlamento Europeo nel predisporre le normative sulla pesca deve tener conto delle differenti realtà …ma per quanto riguarda l’attuazione del regolamento per le misure tecniche del Mediterraneo ha annunciato la fine di tutte le deroghe entro il 31 maggio 2010. Nel Giugno prossimo si procederà così con l’entrata in vigore del regolamento che fissa la distanza dalle coste, il tonnellaggio del pescato e le misure minime per alcune specie come l’acciuga, il tonno e il pesce spada….”
N.B. Erano presenti oltre all’Assessore On. Bufardeci e il Dirigente Generale Dr. Sparma, Il Presidente della Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale On. Salvino Caputo e l’On. Toni Scilla.
Nel ringraziala per l’attenzione colgo l’occasione per augurare a lei   Buone Feste Pasquali.
 
 
Piero Forte
Presidente Regionale Anapi Pesca Sicilia
Eolie&Pescaultima modifica: 2010-03-31T20:04:00+02:00da leonedilipari
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apesca5.JPGdi Piero Forte*

L’Anapi Pesca Sicilia si ritiene parzialmente soddisfatta dall’esito della seduta tenutasi il  28.7.2009 presso l’Assessorato Regionale alla Cooperazione Commercio Artigianato e Pesca alla presenza del neo Assessore On. Giambattista Bufardeci, del Direttore Generale Gianmaria Sparma e di altri Dirigenti del Dipartimento, con all’ordine del giorno 1) Fermo biologico 2009 per le unità di pesca di strascico e/o volante; 2) Calamità naturali – art.1 L.R. 33/98; 3) Libro Verde  dell’Unione Europea. Accolte alcune delle proposte presentate dall’Anapi in un documento prima dell’inizio dei lavori del Consiglio. La Commissione ha in sintesi approvato il calendario del fermo biologico temporaneo obbligatorio per il 2009 per le unità abilitate alla pesca a strascico e/o volante iscritte nei Compartimenti Marittimi della Sicilia. E’ disposta  l’interruzione di 30 giorni consecutivi nel periodo compreso tra il 1° Settembre  e il 31 Ottobre.  Le imbarcazioni a strascico iscritte nel Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo (TP) effettueranno l’interruzione obbligatoria nel periodo compreso tra il 1° Agosto e il 30 Settembre. Le imbarcazioni abilitate all’uso della “Volante” effettueranno l’interruzione di 30 giorni nel periodo dal 15  al 31 Ottobre. Per la prima volta, in tale tipo di fermo, si attiveranno strumenti quali gli ammortizzatori sociali. In merito al punto 2) dell’Ordine del Giorno da parte dell’Assessore  sono state date positive indicazioni per riattivare la Legge Regionale 33/98 per le Calamità naturali, così come richiesto più volte con note ufficiali dalla scrivente Associazione, e poter dare un’indennizzo al settore della pesca rimasto inattivo, con serie ripercussioni economiche, nei mesi invernali per le condizioni meteo-marine avverse  e prolungate. Per il punto 3) nel mese di Settembre verrà attivata presso l’Assessorato Regionale-Dipartimento Pesca una Sottocommissione di lavoro specifica sul Libro Verde U.E che di fatto rivisiterà la politica comune sulla pesca  a partire dal 2010. Esprimiamo, invece, riserve per la mancata attenzione da parte dell’Amministrazione Regionale ad emanare un provvedimento di fermo legato anche alle altre tipologie di pesca indennizzando sia i marittimi imbarcati che le imprese.

*Componente del Consiglio Regionale e Presidente di Anapi Pesca Sicilia

                                                                                 

Eolie&Pescaultima modifica: 2009-08-07T14:26:08+02:00da leonedilipari
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FBASILE.JPGdi Francesca Basile

Così come è stato deciso nel corso dell’incontro romano con le marinerie calabresi, siciliane, pugliesi e laziali, avvenuto lo scorso 29 aprile con l’On. Paolo Scarpa Bonazza Buora, Presidente della 9ª Commissione permanente del Senato, da sempre sensibile alle problematiche del comparto pesca, al quale erano presenti, a rappresentare la marineria eoliana, il Sindaco Bruno, il Rag. Spinella oltre alla scrivente,  per discutere delle principali difficoltà del settore, si è tenuta nel pomeriggio di ieri al Senato della Repubblica l’audizione davanti alla 9ª Commissione permanente Agricoltura e Produzione Agroalimentare sulle problematiche del comparto ittico. Per la Direzione generale per la pesca marittima e l’acquacoltura erano presenti il Direttore Generale Dott. Francesco Saverio Abate e il Dirigente Dott. Cesare Tabacchini. Al centro della discussione la crisi del comparto della piccola pesca costiera ed artigianale anche a seguito del divieto di origine comunitaria di utilizzo di reti da posta derivante di lunghezza superiore ai 2,5 chilometri per la cattura delle specie cui all’allegato VIII del Regolamento CE n. 1239/98 (tonno, ala lunga, pescespada, ecc.). Se è vero, infatti, che a seguito di tali restrizioni, i proprietari e i membri dell’equipaggio delle unità abilitate a questo sistema di pesca ricevettero cospicue indennità per la riconversione dell’attività, è altrettanto vero che tale denaro venne speso per l’acquisto di nuove attrezzature, in primis la ferrettara, concessa in sostituzione delle spadare, oltre che per adeguare le unità da pesca, in altri casi per acquistare beni di prima necessità (come la casa) o per ripianare debiti pregressi. Così gli operatori del comparto si trovano ancora oggi a dovere affrontare lo stesso ostacolo: a essere proibita, infatti, è proprio la pesca di quelle specie ittiche così preziose per la cucina mediterranea e di cui tutti siamo ghiotti. Se a ciò si aggiunge il fatto che la lunghezza di tale attrezzo si riduce notevolmente in mare dato che viene calato con una tipica disposizione a “zig-zag”, si capisce come ormai tale sistema di pesca sia divenuto pressoché inutilizzabile. Il primo a prendere la parola è stato proprio il Sindaco Bruno il quale ha sottolineato come le rigide regolamentazioni comunitarie sulla pesca artigianale, abbiano aperto in Sicilia, e soprattutto nelle realtà insulari, un duplice problema: da un lato, infatti, hanno aggravato di molto il quadro economico-occupazionale, già critico nella Regione; da un altro, strettamente collegato al precedente, hanno aperto la strada a nuove emergenze, a carattere sociale, a danno di tutte le categorie di lavoratori coinvolti, armatori, proprietari e marittimi. Il Sindaco ha poi sottolineato come il problema sia  comune a tutte le regioni e ha invocato misure urgenti  mirate all’esercizio razionale della pesca artigianale nelle acque nazionali. A seguire, una serie di interventi da parte degli stessi operatori del comparto i quali hanno “gridato”, non nascondendo rabbia e disperazione, come i problemi della pesca siano numerosi e hanno chiesto solo di poter continuare la loro attività. A prendere la parola è stato anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori della Pesca, Dott. Ivan Corea, il quale ha affermato come l’A.N.A.P.I. continuerà  nel suo impegno a difesa dei pescatori autonomi e a sostegno della categoria anche nella risoluzione di tale problematica. Nel corso della stessa audizione,  i componenti della  IX Commissione, al di là dei gruppi politici di appartenenza, hanno dimostrato grande attenzione e anche preoccupazione rispetto ai gravissimi problemi che stanno vivendo i pescatori. Tuttavia, al di là delle belle parole e a voler essere proprio sinceri, ciò che è emerso, soprattutto dal discorso del Direttore Generale Abate, è la difficoltà in ordine alla percorribilità di qualsiasi modifica alla normativa nazionale per quanto riguarda le problematiche dibattute. La tendenza verso la quale ormai si muovono le istituzioni comunitarie e verso cui il legislatore italiano si sta necessariamente orientando, infatti, va verso tutt’altra direzione ed è chiara e inequivocabile: quella di rafforzare la competitività del settore attraverso la diversificazione delle pratiche di pesca, la promozione della “pluriattività” dei pescatori e l’incentivazione di tutte quelle iniziative volte a favorire la riconversione, la valorizzazione dei prodotti ittici e l’integrazione produttiva. A questo punto sorge spontaneo un interrogativo: sono veramente pronti i nostri pescatori  a cogliere la sfida della modernità che viene dall’Ue o rischiano di rimanere vittime delle solite situazioni di sfruttamento e strumentalizzazione, o peggio di processi di esclusione territoriale e sociale, oltre che economica? Ricordo anche che sono stati da poco delegati a Buonfiglio i rapporti con la Commissione europea, con la FAO e il Consiglio Generale della pesca del Mediterraneo (CGPM) relativamente alla pesca, all’acquacoltura e alla tutela delle risorse marine viventi, nonché la disciplina della pesca marittima e le funzioni di controllo su di essa. L’augurio è che con questa importante delega, il Sottosegretario riesca a garantire la massima attenzione alle istanze del settore ittico italiano.

Eolie&Pescaultima modifica: 2009-05-08T08:21:00+02:00da leonedilipari
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