di Salvatore Leone
Quanto accade a Grillo insegna agli italiani che con la politica non si cambiano le cose ma cambiano i
politici. Una volta che si entra si cambia nel modo di vedere le cose e…soprattutto nei rapporti con i cittadini. Prendiamo ad esempio il caso (per rimanere nel piccolo) dei Sindaci, Questi una volta eletti scompaiono dalle strade, entrano in letargo “scrivanaiolo”. Nessuno li vede più e…addirittura per sapere cosa fanno e dove vanno arrivano i loro portavoce. Non c’è niente da fare. La politica cambia…non la nostra vita ma la loro vita.
E…che dire del povero Scajola, che sindaco non é, ma é ridotto al lastrico dopo l’acquisto della casa fronte Colosseo sotto attico di Lory Del Santo. Poveraccio, per traslocare dal nuovo acquisto (sembrerebbe a sua insaputa) é stato silenziosamente aiutato da un amico, industriale alimentare di prodotti tipici liguri di Ceriana (Imperia). Si vede proprio che non poteva pagare un’impresa di trasloco (per le palanche i liguri battono gli scozzesi). Ha proprio ragione, quando dice che dopo il pagamento dell’Imu per la predetta casa è rimasto a secco. Chissà quanto ha pagato d’Imu per la nuova casa e…se ha avuto l’agevolazione di prima casa acquistata a sua insaputa (forse ci sarà qualche codicillo nascosto che parla di agevolazione di prima casa acquistata a propria insaputa). Ma per Scajola non finisce qua. Qualcuno, sempre ad insaputa di Scajola, si è avvicinato nei pressi dell’immobile temendo un furto, nel vedere uscire scatole e scatoloni scaglionati e scajolati.
Sfortuna è, che si è trattato di una piccola auto blu (una Punto) ma sempre blu, anche se intestata al PDL di via dell’Umiltà. Che brutto vicinato che ha trovato Scajola, anche criticato per avere visto l’auto blu carica dal bagagliaio ai sedili posteriori di paralumi, computer e scatolette. Povero Scajola, non lo lasciano in pace, forse qualcuno dei condomini ha il dente avvelenato per non avere comprato a prezzo stracciato casa Scajola per la quale è finito sotto processo al Tribunale di Roma, per il reato di “finanziamento illecito a parlamentare”. Secondo i magistrati l’appartamento di 180 mq (piano rialzato) con vista Colosseo fu pagato in parte dallo stesso Scajola (600 mila euro) e in parte (1 milione e 100 mila euro) dal costruttore Diego Anemone, anch’egli imputato nel processo. Qualche mala lingua dice che gli hanno consigliato di sgomberare l’appartamento, per sostenere in udienza che la casa era inabitabile in quanto rumorosa e giustificare così il prezzo basso d’acquisto. Che scandalo caro Presidente, meglio far parlare un portavoce.
Baciamo le mani.
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