Eolie, “tagliati” anche i quantitativi di acqua

danieriLipari – Anche quest’anno alle Eolie rischia di arrivare meno acqua. L’anno scorso solo le per sette isole il quantitativo è stato inferiore di 40 mila metri cubi. Per il 2013 – dalle notizie che trapelano dal ministero della difesa – il “taglio” dovrebbe essere di 20 mila metri cubi per tutte le isole minori siciliane.

La situazione rischia di aggravarsi anche per il fatto che a Lipari vi sono difficoltà per scaricare l’acqua che arriva con le navi cisterna della società “Marnav” di Napoli. Il sindaco Marco Giorgianni, vista l’emergenza, ha emesso una ordinanza per riautorizzare per alcuni giorni lo scalo di Bagnomare. Al Comune si sono resi conto delle difficoltà oggettive che vi sarebbero nel pontile della società Elettrica Liparese, ubicato nel “cuore” di Marina Lunga ove tra l’altro vi sono anziani sofferenti e i cui cittadini – come del resto hanno già fatto gli abitanti di Bagnamare – sono pronti a rivolgersi al giudice della sezione distaccata del tribunale di Lipari.

Una riunione con gli addetti ai lavori per cercare di trovare una soluzione possibilmente definitiva, è stata convocata dal prefetto Roberto Testa per martedi’ 19 marzo.

Certo c’è da chiedersi: considerato che gli abitanti di Bagnamare quasi un anno fa (luglio 2012) hanno ottenuto un provvedimento del giudice che vieta alle rumorose navi dell’acqua di ormeggiare in quel sito, come mai al Comune (dirigenti in testa che sono tra l’altro pagati profumatamente) non si sono preoccupati di individuare un sito definito, lontano dal centro abitato?

Eolie, “tagliati” anche i quantitativi di acquaultima modifica: 2013-03-16T08:41:00+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo

Controcorrente Eoliana

controcorrente.jpgI trasporti marittimi sono e sono stati e sono un alibi continuo per la crisi turistica eoliana. Sono un falso bersaglio per nascondere l’incapacità a scovare e risolvere le vere cause. Non è pensando che se diminuisce qualche corsa di traghetti o aliscafi ed aumentando il numero delle fioriere di pessimo gusto si possa risolvere la crisi dell’unica industria eoliana. Non servono idee politiche, servono spiagge, tante spiagge, libere o date in concessione, pulite e senza tante cianfrusaglie più o meno autorizzate. Tende, baracche e oscenità varie dovranno scomparire dalle spiagge balneabili e non. Il primo punto, l’esempio. Il resto viene da solo se la politica smette di fare del “fornerismo” lavorativo ed una tantum si veste da turista con famiglia ed inizia a domandarsi perchè scegliere le Eolie ?
Controcorrente Eolianaultima modifica: 2012-08-22T10:47:18+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo