Salina, a Lingua stabilimento balneare contestato. Parte la petizione alla Regione, alla Provincia, al sindaco, alla Soprintendenza e a Legambiente

lingua1.jpgAl Sig. Sindaco del Comune di  S. Marina Salina, All’Ente Gestore Della R.N. “Montagna delle Felci e dei Porri” Provincia Reg.le di Messina, All’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente Servizio 4 “Protezione patrimonio naturale” U.O.S. 4.2 “Nulla osta per interventi in aree protette”, All’Ispettorato Rip.le delle Foreste, Alla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina U.O. VIII – Beni Paesistici Naturali e naturalistici del versante tirrenico, Capitaneria di Porto di Messina e Circolo Legambiente Isole Eolie Lipari

Vista l’autorizzazione rilasciata dal Comune di Santa Marina Salina, in data 29/05/2012 , alla realizzazione di un progetto di stabilimento balneare attrezzato all’interno di un’area protetta (zona B pre-riserva) nella frazione di Lingua via Nero pressi piazzetta belvedere

Visto il N.O. alla suddetta opera da parte della Provincia del 13/04/11 n.prot.0014024/11;

Visto il parere negativo del 24/05/11 n.prot.34883, da parte dell’Assessorato Territorio e Ambiente, dove si evidenzia il gravoso impatto ambientale dell’opera prevista e si invita la Provincia Regionale a rivedere il N.O;

Visto il N.O. rilasciato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina prot. n. 2306 VIII/31-11-u del 30/04/11;

Visto il parere negativo, da parte del Comune di Santa Marina Salina, del 9/01/12 n.prot 122;

Visto il parere negativo del 3/02/12 n.prot.7040, da parte dell’Assessorato Territorio e ambiente, che  evidenzia come il Nulla Osta  della Provincia sia stato rilasciato in difformità e in violazione degli articoli della convenzione di gestione della riserva;

Visto il parere della Provincia del 13/02/12 in cui si afferma la “assoluta assenza di habitat e/o di specie faunistiche e floristiche di interesse comunitario, biogeografico e/o conservazionistico”

Visto il rinnovo del N.O. da parte della Provincia Regionale di Messina del 25/06/12;

 I sottoscritti RITENGONO fermamente che il suddetto progetto sia estremamente lesivo dell’ambiente e del paesaggio e che possa arrecare una significativa pressione antropica e compromettere la capacità di carico del territorio.

Il sito, in cui insisterebbe la realizzazione della suddetta opera, presenta caratteristiche paesaggistiche, ambientali e territoriali specifiche che necessitano una particolare tutela (come previsto tra l’altro dai diversi dispositivi legislativi regionali, nazionali e comunitari), pertanto, si ritiene che una qualsivoglia nuova attività economico-produttiva possa compromettere in modo irreversibile la sua straordinaria bellezza ed unicità. Più precisamente visto e considerato che:

1) L’area in cui insiste il progetto, proprio per la sua specifica peculiarità ambientale, è inserito tra i siti d’importanza comunitaria (SIC) e zona a protezione speciale (ZPS) per l’avifauna, quindi, sottoposte a tutela dal diritto comunitario ed è, inoltre, adiacente ad un’area umida (laghetto di lingua) di elevato valore ambientale in quanto funge da rifugio per l’avifauna migratoria e stanziale e la cui connotazione agricola tradizionale è elemento costitutivo delle motivazioni dell’istituzione della riserva naturale prima e poi del Sito di Interesse Comunitario (detto SIC);

2) Quanto autorizzato dalla Provincia Regionale – Servizio Parchi e Riserve e dagli altri enti preposti alla realizzazione della suddetta struttura balneare, confligge in modo palese con le prese di posizione, reiterate più volte, assunte dall’Assessorato Territorio Ambiente della Regione Sicilia che, invece, identifica tale attività non compatibile con i principi di tutela dell’ambiente dell’area e della biocenosi vegetali e faunistiche presenti ed evidenzia, inoltre, come l’attività economico produttiva non sia conforme al regolamento della riserva;

3) Nel procedimento risulta disponibile unicamente la relazione conclusiva del servizio VAS- VIA dell’ Assessorato Territorio Ambiente della Regione Sicilia, da cui emerge un parere positivo, ma non è noto il contenuto dello studio di valutazione d’incidenza ambientale completo, approfondito ed esaustivo, sui possibili effetti che il progetto può avere sull’ambiente circostante e sul territorio e dell’incidenza sulle specie faunistiche e floristiche presenti;

4) Come recita l’art. 3 del Decreto 30 maggio 1987 di approvazione del Regolamento della Riserva, “L’area delle pre-riserva è destinata ad usi esclusivamente agricoli “ ed è escluso, pertanto, l’esercizio di tutte le attività produttive non inserite in tale classificazione tipologica;

5) Le attività ricreative e turistiche di cui all’ultimo comma della l.r. 98/81 e successive sono da incentivarsi nell’ambito delle iniziative da promuovere al fine di valorizzare i beni ambientali della riserva e comunque solo nell’ambito del piano di utilizzazione della pre-riserva che i comuni dell’isola devono redigere e sottoporre all’Assessorato al Territorio e Ambiente; è palese che uno stabilimento balneare non si prefigge questo scopo!

6) E’ ragionevole pensare che l’esercizio di un’attività balneare, in quanto attrezzata di bar e di servizio di ristoro, possa anche costituire elemento di attrazione di un consistente flusso turistico dei mezzi da diporto. Ciò avrebbe come conseguenza una significativa congestione del tratto di costa e di mare antistante lo stabilimento con un fortissimo rischio di compromissione delle vaste praterie di Posidonia oceanica (pianta acquatica, endemica del Mar Mediterraneo, appartenente alla famiglia delle Posidoniacee) di cui è ricco il suddetto tratto di mare. Le posidonie hanno una notevole importanza ecologica, costituendo la comunità tipica del mar Mediterraneo ed esercitando una notevole azione nella protezione della linea di costa dall’erosione. Al suo interno vivono molti organismi animali e vegetali che trovano nutrimento e protezione; tali affermazioni trovano conferma nelle disposizioni del piano di gestione del SIC e ZPS approvato dalla Regione.

7) Il progetto, come viene proposto, prevede strutture cosiddette “amovibili” (gazebo per il ristoro, servizi igienici, pedane, ombrelloni, ecc.,) che a conclusione della stagione estiva dovrebbero essere appunto rimosse. Non si comprende, però, come possano essere rimosse le seguenti opere contenute nel progetto e nella relazione tecnica:

a.  Un sistema fognario con due pozzi neri e due depuratori

b. Un muretto di recinzione alto 1,10 cm;

c.  Un serbatoio interrato per la riserva idrica;

8) Nel parere prodotto dalla Provincia Regionale – Servizio Parchi e Riserve firmato dal direttore della Riserva viene riportato quanto segue: “… la ditta a conclusione dell’attività stagionale …. dovrà procedere alla rimozione delle attrezzature e dei materiali utilizzati comunicando il fine attività e corredando tale comunicazione di documentazione comprovante lo stato di ripristino dei luoghi…”. Non si capisce come verrebbero ripristinate le specie floristiche e vegetali rimosse in seguito ai lavori di realizzazione dell’attività;

9) Dal punto di vista strettamente urbanistico la zona dove dovrebbe insistere lo stabilimento:

a. In atto non è attrezzata di aree di sosta sufficientemente ampie in grado di ospitare il flusso di autovetture degli utenti. La concentrazione di un elevato numero di autovetture e motocicli in più momenti della giornata potrebbe congestionare fortemente il regolare traffico veicolare sottraendo, tra l’altro, alla popolazione residente, la disponibilità lungo la strada statale provinciale, delle poche aree adibite a parcheggio;

b.  È un’area costituita prevalentemente e tradizionalmente da abitazioni di tipo familiare, quindi, è un luogo non adatto ad un insediamento economico-produttivo.

Chiedono, altresì, che gli Enti preposti alla concessione dei vari pareri e l’Ufficio competente del Comune di S. Marina Salina, verifichino la regolarità giuridica del titolo di proprietà e la corrispondenza alla realtà effettiva dell’estensione della part. 379 fg. 27, la cui estensione al foglio catastale risulta di area 17,50.

Per questi motivi i sottoscritti cittadini residenti e non, amanti di questa isola e che hanno a cuore le sorti di questa piccola comunità, ricca di storia e di risorse naturali,  credono fermamente che tale iniziativa rappresenti il principio di un processo di degrado paesaggistico-ambientale irreversibile del borgo di Lingua  chiedono a tutti gli enti preposti di voler rivedere la propria posizione, quindi, di  revocare immediatamente l’autorizzazione alla realizzazione del suddetto stabilimento balneare per il rispetto di un territorio che finora è sfuggito agli scempi ambientali.

1)Ecco i passaggi più significativi: a) Soprintendenza ai beni Culturali ed Ambientali di Messina n. prot.
976/VIII-520-11-1 del 08/02/11: parere positivo;
b) Provincia Regionale Di Messina – Servizio Parchi e riserve n. prot. 0014024/11 del 13/04/11: parere positivo;
c) Assessorato Territorio Ambiente Regione Siciliana – Dipartimento Regionale Ambiente prot. 34883 del 24/05/11: parere negativo richiesta alla Provincia di revoca del provvedimento autorizzativo;
d) Risposta della Provincia Regionale Di Messina – Servizio Parchi e
riserve all’Assessorato Regionale n. prot. 0022216/11 in cui si ribadisce la legittimità del rilascio del nulla-osta inviato con prot. 0014024/11 del 13/04/11;
e) Sindaco del Comune di S.Marina Salina prot. 122del 09/01/12 parere negativo e rigetta l’istanza della ditta;
f)  Provincia Regionale Di Messina – Servizio Parchi e riserve prot. 0004411/12 del 07/02/12 risposta al sindaco e agli altri enti perconoscenza in cui si ribadisce sostanzialmente l’assenza di ostacoli
ambientali e naturalistici alla realizzazione del lido;
g) risposta dell’ Assessorato Territorio Ambiente Regione Siciliana – Dipartimento Regionale Ambiente prot. 7044 del 03/02/12 in cui viene reiterato il principio che tale attività  non sia compatibile con i
principi di tutela dell’ambiente dell’area ed evidenzia che di fatto il rilascio del nulla-osta è in violazione con quanto disposto dalla Convenzione di affidamento e gestione della riserva;
h) Comune di Santa Marina Salina – Resp. Ufficio Tecnico prot. 1716 del 22/03/12:  sostanzialmente emerge un parere negativo, tuttavia, si richiede documentazione aggiuntiva (valutazione d’incidenza ambientale);
i) Assessorato Territorio Ambiente Regione Siciliana – Dipartimento Territorio Ambiente- Servizio VAS-VIA, U.O. Valutazione d’incidenza prot. 25995 del 04/05/12 : parere positivo;
l) comune di Santa Marina Salina 29/05/12 rilascia la definitiva autorizzazione edilizia;
m)Provincia Regionale Di Messina – Servizio Parchi e riserve, raccomandata A.R. del 25/06/12: rinnovo nulla-osta per la stagione estiva 2012.

Salina, a Lingua stabilimento balneare contestato. Parte la petizione alla Regione, alla Provincia, al sindaco, alla Soprintendenza e a Legambienteultima modifica: 2012-09-27T09:57:47+02:00da leonedilipari
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