Lipari, Comune&l’ex villetta non ancora acquisita. Continua il “Botta e risposta” tra Silvano Saltalamacchia e Michele Giacomantonio

SSALTALAMACCHIALIPARIPICCOLA.jpgdi Silvano Saltalamacchia
 
Apprezzo tutto quanto di dettagliato lei mi scrive ma la porto a conoscenza che alcuni fatti non corrispondono a verita, sono tutti fatti che veramente sanno dell’incredibile. Le garantisco che io personalemnte non sono mai statao abituato a dichiarare e scrivere cose sconcertanti e – a suo avviso – sconclusionate, ma i miei genitori mi hanno insegnato a dire sempre la verita.

 
Certamente io non posso avere la sua cultura nello scrivere nel convincere, nel parare i sacchi, come diciamo alle Eolie, ma per quanto so scrivere, basta che le persone arrivino a comprendermi e capirmi di quanto di veritiero c’e’ nel mio modo di pormi. Ma la nota piu dolente’ ed incredibile e’ proprio questa, ed e’ quella che lei scrive affermando che io ho proposto due o tre opposizioni al TAR di CATANIA, pertanto Dott. Giacomantonio quale portavoce del Comune e del Sindaco le chiedo gentilmente di inviarmi in allagato alla mia email le relative copie per VERIFICARE se e’ mia la firma o se e’ di terze persone. Certamente come lei ha potuto notare le copie che riportano le sua firme io gli e li ho inviate per conoscenza, COSICCHE’ LEI SI E’ POTUTO DIFENDERE, pubblicando ed affermando quanto a lei le fa piu comodo.
 

Di tutto cio’ LE POSSO CONFERMARE che io ancora ad oggi certamente non ho perso la memoria e non posso eventualmente accettare certe dichiarazioni pubbliche, come sta facendo lei certamente per discolparsi. Io credo che alla fine stia finendo come la barzelletta di Toto’ che tutta la colpa ce l’ho io e invece tutti quelli che avete amministrato e governato il PALAZZO comunale siete completamente innoccenti, guarda caso e chissa’ per quale motivo. Le voglio ricordare se per caso gia’ se ne sia scordato  che fino a questo momento risultano 6 indagati da parte della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto e tutti sono dipendenti del Comune di Lipari, e tutti questi fatti sono inerenti al fatto della mia ex Villetta di Via BALESTRIERI.

Il fatto grave sta che io sono stato privato da tutte le mie attivita comerciali, beni immobili, interessi, affettivita’, portandomi completamente alla rovina. Credo che basti tutto questo, non vale piu’ la pena prolungarsi e spero che al piu’ presto possibile la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto possa definitavamente chiudere le indagini. Attendo sua risposta per poter visionare le relative ed eventuali opposizioni che io personalemte ho inviate al TAR dI CATANIA.
 
mgiacomantoniopiccola1.jpgdi Michele Giacomantonio
 
Posso assicurarle che quanto ho riportato a proposito del suo abuso nella pratica Saltalamacchia/Scaffidi è quanto risulta agli atti. L’unica opposizione al TAR che credo la riguardi perchè risale al tempo che la villetta era in suo possesso è il ricorso all’ordinanza di demolizione respinto dal TAR di Catania il 3/5/84 e lunedì, appena riaprono gli uffici spero di riuscire ad ottenerne una copia. La pronuncia del TAR del 7 giugno  1985 n.464 deve riguardare lo stesso ricorso. Poi nel 1986 risulta che lei fece domanda di condono edilizio mentre Scaffidi fece due domande di condono nel 1995 e nel 2004 ed un ricorso al TAR il 18 gennaio 2008 ancora pendente.
 
di Michele Giacomantonio*
 
Il caso della villetta abusiva di Silvano Saltalamacchia. Finalmente stamattina ho avuto la possibilità di cominciare a fare il punto, con i funzionari del Comune, su questa incredibile vicenda che inizia il 19 dicembre del 1983 e, di fatto, dura ancora oggi. In tutto il Saltalamacchia mi ha dedicato cinque interventi (15, 20, 29,30, 31 maggio). L’ultimo intervento, sconcertante e – a mio avviso – sconclusionato, lo pubblicherò in calce alla risposta. Prima di entrare nel merito della storia è bene però fare due premesse.
 
La prima riguarda la corrispondenza col sig. Silvano Saltalamacchia iniziata con una sua nota sul Notiziario delle Isole Eolie on line il 15 di maggio e proseguito con la nota del 20 maggio in cui il Saltalamacchia cominciava ad alzare i toni perché erano passati cinque giorni ed io non avevo ancora risposto e mi ricordava “che prima di rispondere al Consigliere Fonti, dovrebbe rispondere alla mia lettera che le e’ stata indirizzata da diversi giorni sul nuovo portale del Comune di Lipari”. E i toni erano questi:” Forse lei sta prendendo l’eredita’ uguale a quella del Sindaco Giorgianni che le lettere che le vengono indirizzate e non le interessano rimangono mute e senza risposta. E’ assai grave questo suo atteggiamento. Le disparita’ in un paese come Lipari fanno molto male”. Con serenità cerco di fare capire che non seguo un protocollo temporale ma un criterio di urgenza dei fatti e mi affido ai tempi degli uffici che mi danno informazioni perché non posso ricordare fatti accaduti circa vent’anni fa ammesso e non concesso che li avessi conosciuti.

A queste considerazioni il Saltalamacchia risponde con toni sempre più esacerbati. Ah, io non ricordo? O meglio, faccio finta di non ricordare. “Lei Dott. Giacomantonio, mi aveva risposto sommariamente e vagamente, rimanendo anche sorpreso e rispondendomi che il documento che lei aveva firmato allora e precisamente nel periodo in cui fu Sindaco presso il  Comune di Lipari, non lo ricordava piu’ e che la mente le faceva cilecca e che avrebbe fatto richiesta ai dirigenti e tecnici comunali affinche’ ritornasse alla luce, ma ad oggi credo che tutto sia stato MESSO NEL DIMENTICATOIO. Ebbene le RIFACCIO E LE PONGO la stessa domanda: e’ riuscito a far tirare fuori questo documento firmato da lei? Certamente per lei e’ molto imbarazzante e si fa presto a FAR FINTA DI NIENTE, ma ricordo che lei allora firmò questo documento, dove rilasciava una licenza Edilizia presentata dal Geometra Mangano Rosario, con una ammenda di 500 mila lire e autorizzava la Ditta Scaffidi Salvatore, a poter eseguire lavori edilizi straordinari e non di costruzioni generali nella mia ex Villetta di via Balestrieri, per me mai in regola e per lo  Scaffidi, invece tutto e OK… Si ricorda adesso tutto cio’? Che Dio e San Bartolomeo proteggono le nostre Eolie”. Questo il 29 maggio. NGI.jpg

Ed il 30 maggio per rinfrescarmi la memoria il Saltalamacchia pubblica tre documenti che dovrebbero sbugiardarmi : una ordinanza del 14 dicembre 1994 n. 364 con la quale commino al sig. Scaffidi Salvatore la sanzione di £ 500.000 per lavori non autorizzati nella villetta; una nota interna dell’arch. De Vita all’allora responsabile del settore ing. Cusolito spiega le ragioni della sanzione; una autorizzazione del Sindaco del 13 febbraio 1997 al sig. Scaffidi autorizzandolo a compiere dei lavori nella villetta, lavori diversi da quelli sanzionati nel 1994. Con questi documenti il Saltalamacchia vorrebbe sostenere che avendo rilasciata l’autorizzazione io dovevo sapere e quindi mentivo, inoltre che con l’ammenda del 1994 io avrei autorizzato nel 1997 a realizzare lavori che non si potevano fare. Ma come era possibile sanare nel 1994 un abuso che si farà nel 1997? Inoltre l’autorizzazione del Sindaco non era firmata da me ma dal vice Sindaco e quindi dicevo il vero quando dicevo di non essere a conoscenza del problema.

Attenzione. A differenza di quanto afferma il Saltalamacchia io non dico che il vice Sindaco non avesse ragione a firmare, anzi come dirò fra poco, credo che la firma fosse del tutto regolare. Dico solo che quando dicevo che non ero a conoscenza del provvedimento affermavo la verità e non il falso. Così, siccome non amo il gioco delle tre carte, ho scritto al Direttore del Notiziario di pubblicare la rettifica a norma di legge perché le informazioni date non erano veritiere. Cosa che il Direttore ha fatto. La seconda premessa. Per capire questa complessa vicenda bisogna conoscere un po’ la normativa che riguarda l’abusivismo e come fra abusi, accertamento degli abusi, repressione e condoni, possono passare anni ed anni e, cosa che il Saltalamacchia non vuole comprendere, ci troviamo come di fronte ad un gioco dell’oca, ad ogni condono, di fatto, si ricomincia da capo. E di condoni in Italia negli ultimi tre anni, per restare nei tempi della nostra vicenda, ne abbiamo avuti tre: nel 1985, nel 1994, nel 2003.

Ma proseguiamo per ordine. La villetta che il Silvano Saltalamacchia si costruisce è in zona F2 cioè in una zona in cui vige il vincolo cimiteriale e quindi risulta praticamente insanabile. Quando i funzionari accertano l’illecito edilizio lo comunicano al Sindaco ed il Sindaco ordina la demolizione o comunque la rimessa in pristino dei luoghi. Se il proprietario dell’illecito non ottempera all’ordinanza, dopo 90 giorni si passa all’acquisizione del bene al patrimonio comunale e l’immobile, con l’iscrizione alla Conservatoria, diventa di proprietà del Comune. Certo sia all’ordinanza di demolizione come anche all’ordinanza di acquisizione ci si può opporre facendo ricorso al TAR, il tribunale amministrativo, e questo blocca il procedimento perché bisogna attendere la sentenza per i cui i tempi si allungano. Quando poi arriva il condono, se il proprietario ritiene di essere nelle condizioni di poterlo chiedere ne fa domanda e se questa viene accolta il procedimento è annullato. Se non condonato l’illegittimità di un fabbricato si estingue con la pronuncia del Consiglio Comunale di pubblica utilità dell’immobile e quindi la destinazione questo a finalità pubbliche o sociali. Di fatto essendo la villetta in questione in zona F2 dovrebbe essere destinata ad attività attinenti il cimitero.

E veniamo alla vicenda della villetta. Al 19.12.1883 risale il verbale n.217 che relaziona sui lavori abusivi ed il 4 gennaio 84 si ha l’ordinanza n.31 di demolizione. Verificato che la demolizione non è avvenuta il 4   aprile 1984 si ha l’ordinanza di apposizione sigilli. A questo punto il sig. Saltalamacchia fa ricorso al TAR di Catania, ricorso che viene respinto il 3 maggio del 1984. Il 22 agosto 1984 vi l’ordinanza n. 344 di acquisizione al patrimonio comunale. Altro ricorso al TAR, altra dichiarazione di abuso da parte del Comune e finalmente il 2 maggio 1986 viene avanzata dal sig. Saltalamacchia istanza di condono edilizio. Ed è probabilmente in base a questa pratica che il fabbricato viene ritenuto, malgrado fosse abusivo, nel patrimonio del Saltalamacchia quando questo fallisce. E’ bene chiarire che non è stato il Comune a togliere al Saltalamacchia l’uso della villetta ma la procedura fallimentare che viene dichiarata dal Tribunale di Messina il 7 gennaio del 1991. E la villetta viene venduta dal curatore fallimentare al pubblico incanto il 19 gennaio 1994 ( per inciso, vorrei far notare al sig. Saltalamaccia che in quella data io non ero Sindaco di Lipari, lo divenni solo ai primi di luglio del 1994 e quindi non avevo alcun titolo, ammesso che si potesse fare, ad oppormi a questo atto del curatore fallimentare).

Comunque l’immobile viene acquisito dal sig. Scaffidi ed il decreto di trasferimento della proprietà porta la data del 19 luglio 1994. Ancora qualche settimana e l’ufficio condono del Comune esprime parere negativo per la villetta in questione (pratica dell’1 marzo 1995 prot. N. 9754). Ma intanto era arrivata una nuova legge per il condono e puntualmente il sig. Scaffidi l’1 marzo 1995 con protocollo 9754 fa istanza di condono ai sensi della legge n.724/94 azzerando ancora una volta la procedura come aveva fatto il Saltalamacchia nel 1986 ed per questo che il vice Sindaco poté firmare legittimamente il 13 febbraio 1997 quella autorizzazione per opere di pertinenza che tanto scandalizza il Saltalamacchia). Voglio ricordare che quello del 1994 fu un condono epocale le cui domande misero in ginocchio la capacità del Comune di evaderle e si dovette ricorrere a dei tecnici esterni per smaltire il grosso accumulo. Così solo il 7 luglio del 2001 l’ufficio condono esprime parere negativo confermando quello del 1994. Saltato il condono il 27 giugno 2003 viene emessa ordinanza di demolizione e l’11 dicembre non essendoci stata ottemperanza viene messa ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale, ed il 6 settembre 2004 ordinanza di sgombero dell’immobile. Ma anche qui giunge un nuovo condono ed il 17 settembre 2004 viene avanzata istanza ai sensi della legge n.326 del 2003.

Il 15 dicembre 2006 l’ufficio condono esprime nuovamente parere negativo ed il 20 novembre 2007 arriva l’ordinanza di sgombero ma il 18 gennaio 2008 di fatto alla scadenza dei termini vi è un nuovo ricorso al TAR che ne blocca la procedura esecutiva. Dal 18 gennaio 2008 si è in attesa  della sentenza del Tribunale amministrativo di Catania. Questa è la trafila della villetta abusiva. Un percorso molto travagliato e non ancora concluso. Ci sono stati errori, omissioni, responsabilità? C’è un procedimento in corso e lo accerteranno i giudici. Non so se la mia risposta è stata esauriente ma indubbiamente la possibilità di entrare in possesso da parte di un Comune di un illecito o di farlo demolire è molto complesso fra ricorsi al TAR e condoni. Certo i ricorsi al TAR ed i condoni sono costosi e non tutti possono permetterseli e il rischio è che alla fine paghino sempre i più deboli ed indifesi. E così può darsi che in quell’elenco di 30 casi di cui parla Silvano Saltalamacchia ci siano coloro che fanno giostrarsi fra TAR e Condoni ma anche povera gente che si è fatta  la casa in cui abita con figli e familiari e che effettuare uno sgombero vuol dire anche cercare loro una sistemazione. Mi si dice che comunque presto questo elenco arriverà in Consiglio Comunale e sarà il Consiglio a valutare caso per caso e prendere una decisione. Cordiali saluti

*Portavoce Giunta Giorgianni

LE NOTE PRECEDENTI.

di Silvano Saltamacchia.

Bene dott. Michele Giacomantonio, la ringrazio per sua immediatezza nel rispondermi e le voglio ricordare e precisare che lei e’ il portavoce Ufficiale del Comune di Lipari e non si’ puo permettere di rispondere con toni offensivi e minacciosi a me e anche nei confronti e della redazione del Notiziario delle Eolie online”. Inizio nel risponderLe….con queste sue frasi che riportate e che seguono:

– a norma dell’apposita legge sulla stampa la invito a rettificare quanto erroneamente riportato nella nota del Sig. Silvano Saltalamacchia che mi pare questa bia superato ogni limite di buonsenso.

Pertanto le comunico fin da ora che in caso di sua prossima risposta qualunque essa sia, io personalmente non vorro’ assolutamente piu’ risponderle ne interloquire con lei, perche’ non ne vale la pena, questa e’ l’ultima lettera mia di risposta che le invio, portandola a conoscenza che riesce a negare anche l’evidenza, volendo far credere ai cittadini che lei non e’ il firmatario della autorizzazione con Prot.2856 del 13 febbraio 1997 per opere di pertinenza ad un fabbricato esistente.

Ricordi carissimo Dott. Giacomantonio che io personalmente non ho riportato nessun argomento sbagliato poiche’ i documenti parlano da soli e chiari, se lei come asserisce che non e’ sua la firma nel documento, faccia in modo di dimostandolo con i fatti e non minacciando, faccia accertare lei stesso da tecnici competenti di chi e’ veramente la firma dopodiche’ scriva una lettera a “Il Notiziario” , comunicando ufficialmente che la firma apportata sul documento Prot.2856 del 13 Febb.1997 non e sua, e denunci il colpevole.

Le ricordo fin da ora che lei deve accettare le critiche positive e negative e deve rispondere con educazione e tranquillita’ a tutte le domande che le vengono poste dai cittadini che vogliono sapere, e non rispondere solamente a quelle che le fanno comodo. Questo deve fare un portavoce del Comune e del Sindaco.

Fermo restando a quanto sopradescritto passo a confermale e le posso garantire che nessuno ha superato il limite del buon senso, ma e’ lei che deve rispondere delle sue azioni firmatarie e far conoscere ai cittadini tutto quello che ha fatto (o almeno), nel suo mandato a Sindaco del Comune di Lipari. Certamente lei con le sue dichiarazioni di non sapere, di non ricordare, di dichiarare che ormai  non ricordava piu’, chiedere e perdere tempo ai Tecnici Comunali i documeti in argomento che non sarebbero mai arrivati, guardacaso sono stato io personalmente a farglieli recapitare.

Lei assericse che non e’ il firmatario  della sopracitata ordinanza in argomento, ma allora mi faccia sapere e indaghi o faccia indagare da persone competenti di chi e’ questa firma e come mai si e’ permesso di  tanto abusare. Quale portavoce del Comune di Lipari per favore, dimostri e  faccia sapere ai cittadini Eoliani e non chi ha veramente firmato questo documento. Certamente lei sperava che questi documenti non venissero piu’ fuori e nelle precedenti sue risposte si giustificava dicendo che non ricordava. La porto a conoscenza che sono in possesso di tutte le ordinanze e documenti, e quan’altro che in 30 anni mi sono sempre aggiornato e documentato, tanto e’ vero che ne ho un archivio in casa.

Le fa comodo dire che e’ sua la firma e conferma dicendo che: Io sono sicuramente il firmatario della ordinanza n.364 del 14 dicembre 1994 che commina al Sig. Scaffidi Salvatore una ammenda di £ 500.000  per lavori fatti nella sua abitazione senza comunicazione al Sindaco e relazione tecnica, ma non pensa che ha sbagliato ancora una volta, non ricordandosi guardacaso che la mia ex Villetta di Via Balestrieri era gia stata fatta acquisire dietro notifica della ex Pretura di Lipari con sentenza dell’ex Giudice Ingrasci al Patrimonio indisponibile del Comundi Lipari? Non mi dica che di questo non era al corrente, altrimenti veramente finiamo nell’incredibile.

LE NOTE PRECEDENTI. Egregio Direttore,

a norma dell’apposita legge sulla stampa la invito a rettificare quanto erroneamente riportato nella nota del Sig. Silvano Saltalamacchia che mi pare questa volta abbia superato ogni limite di buonsenso.

1. Io sono sicuramente il firmatario della ordinanza n.364 del 14 dicembre 1994 che commina al Sig. Scaffidi Salvatore una ammenda di £ 500.000  per lavori fatti nella sua abitazione senza comunicazione al Sindaco e relazione tecnica.

2. Non sono invece il firmatario della autorizzazione  del 13 febbraio 1997 per opere di pertinenza ad un fabbricato esistente come potrà rendersene conto Lei stesso – senza essere un esperto di grafologia –  confrontando la firma di questo documento con quella precedente. Inoltre se guarda con attenzione prima della firma c’è una sbarra che significa “per” e con ogni probabilità la sigla è del vice Sindaco Franco Di Stefano.

3. Non c’è correlazione alcuna fra la sanzione di £ 500 mila del 1994 e l’autorizzazione del 1997 che riguardano tutt’altri lavori per cui quelle £ 500 mila non possono essere la sanatoria per le opere autorizzate come sostiene il sig. Saltalamacchia.

Quando si discute di pubblica amministrazione non si può fare il gioco delle tre carte ed il fatto di continuare a sbandierare una familiarità con la Procura della Repubblica, come fa il sig. Saltalamacchia, non lo libera dalle responsabilità penali. Cordiali saluti Michele Giacomantonio.

LA NOTA PRECEDENTE. di Silvano Saltalamacchia Buongiorno Dott. Michele Giacomantonio, quale lei portavoce ufficiale del Comune di Lipari e del silvano4.JPGsilvano5.JPGSindaco Marco Giorgianni, in allegato alla presente email le invio i documenti relativi da lei firmati e dall’Arch.Biagio De Vita, nel periodo in cui fu Sindaco.

Detti documenti riguardano il rilasciato di una licenza edilizia per i lavori riportati dietro progetto presentato dal Geom. Rosario Mangano, per conto della ditta Scaffidi Salvatore, ad oggi ancora proprietario abusivo della mia ex Villetta di Via Balestrieri, e da lei regolarmente firmati, come puo’ constatare.

Del rilascio di detta licenza edilizia sempre che viene regolarmente sanata con una ammenda da pagare a favore del Comune di 500,000 mila lire, come documento anch’esso allegato, di tutto questo assurdo movimento ancora ad oggi io silvano6.JPGsilvano7.JPGpersonalmente non me ne sono potuto rendere conto, come e’ stato mai possibile, arrivare a tutto cio’.

Altro documento allegato riguarda una lettera del Dirigente Arch.Biagio De Vita, dove evidenzia lo stesso ammontare di 500,000 mila lire per il pagamento della somma sopracitata.

Ebbene dott. Giacomantonio quale portavoce del Comune di Lipari, credo che le ho fatto cosa gradita nel poterle far recapitare tali documenti cosicche’ lei  non ha piu’ a richiederli  agli impiegati Comunali.
Di detti documenti, che sicuramente visionandoli le ricordera’ perfettamente e le ritorneranno alla memoria, le voglio significare che tutto quello che le chiedevo e che le scrivevo io corrisponde a verita’, e delle quali firme riportate sui documenti sono proprio le sue, e del De Vita.

Adesso credo che ogni sua scusa e giustificazione di fronte a certezza cadono completamente tutte le silvano9.JPGsilvano8.JPGsue non ricordo, ecc. ecc. chiedendole ancora una volta di volermi rispondere alle mie mie domande poste nelle mie precedenti lettere a lei indirizzate, tramite il Notiziario delle Isole Eolie online.

Pertanto le principali domanda che le pongo ancora una volta sono sempre le stesse e sono le seguenti:

Come mai lei abbia potuto firmare dei documenti per il rilascio di una licenza edilizia quando la mia ex abitazione era gia’ stata assegnata con sentenza del giudice Ingrasci’ della vecchia Pretura di Lipari al Patrimonio indisponibile del Comune di LIPARI?  Come mai lei non era a conoscenza di tale notifica e di tali fatti cosi’ evidenti essendo lei Sindaco? Forse nessuno glielo aveva detto?
Forse nessuno glielo aveva portato a conoscenza?

silvano10.JPGsilvano11.JPGLe chiedo ancora come mai quando e’ intervenuto il curatore fallimentare Andronico Benito di Milazzo che curava il mio fallimento alquanto sospetto per mettere all’asta la mia ex Villetta, ne lei e ne nessuno del Comune siete intervenuti per bloccare tale vendita? Lei penso che debba saperlo che una abitazione abusiva non puo’ essere mai e poi mai immessa alla vendita in una asta fallimentare?
E per di piu’ l’abitazione in argomento era gia’ stata assegnata CON RELATIVA NOTIFICA da parte del’allora Pretura di Lipari al patrimonio indisponibile del Comune? Come mai lei non era a conoscenza di tutto cio’?

Credo che di tutto questo se ne stia occupando gia’ anche il sostituto procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto Dott. Francesco MASSARA, che ancora sta conducendo le indagini e da dove gia’ sono risultati indagati 6 dipendenti e tecnici del Comune di Lipari.  Attendo fiducioso sua risposta e suoi chiarimenti.

Lipari, Comune&l’ex villetta non ancora acquisita. Continua il “Botta e risposta” tra Silvano Saltalamacchia e Michele Giacomantonioultima modifica: 2013-06-01T09:06:42+02:00da leonedilipari
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