Lipari, successo ed emozioni…sotto la maschera di Dioniso

gveneroso.jpgdi Gianluca Veneroso

Anche quest’anno cala il sipario sulla rassegna teatrale “Le Maschere di Dioniso”, giunta alla sua IX edizione. Una kermesse di 6 incontri, sullo sfondo dell’anfiteatro liparota, in cui arte scenica e tradizione hanno saputo animare indimenticabili serate all’insegna dell’evasione e- al contempo- della cultura. Merito degli allestitori ( Angelino Biviano, pres. della FITA, Tindara Falanga, regista della compagnia eoliana “Piccolo borgo antico”, e gli infaticabili giovani che ne fanno parte) la capacità di ospitare sul palcoscenico ed esporre all’evidenza dei riflettori testi e contesti differenti, tratti da forme di teatro e sensibilità espressive di eterogeneo registro.

La compagnia ospitante ha pizzicato le corde del classico repertorio siciliano, esordendo con “A Luna n’to puzzu” (29 Luglio) del contemporaneo antico.jpgGiambattista Spampinato, per poi sperimentare timbri più sarcastici e ovattati con “Questi fantasmi” dell’intramontabile Eduardo (5 Agosto) e addirittura ricercate sonorità elleniche alle prese con il “Dyscolos” di Menandro (19 Agosto). A completamento di un ventaglio così variegato di colori, il gruppo locale ha salutato il pubblico estivo con “Purtativi ‘u pigiama” (26 Agosto) di Letizia Catarraso, un’esilarante commedia che rientra a pieno titolo nel filone della macchietta farsesca. Come già in precedenza, i fautori della rassegna si sono riproposti di mantener vivi e incentivare scambi “a distanza” con ulteriori associazioni dedite alla passione per il teatro, invitando sull’isola l’Ass. Culturale “Arco” di Marsala e l’Ass. Culturale “Salvatore Cattafi” di Barcellona P.G. Gli amici di Marsala hanno regalato alla platea, sotto la luna argentea del 12 Agosto, “Inchiesta sulla spedizione dei Mille” di Giacomo Frazzita, un originale tuffo nel passato risorgimentale, in una fitta trama di capziosi equivoci, proprio alla vigilia del 150esimo anniversario dell’unità nazionale. I nostri conterranei barcellonesi, invece, a chiusura dell’intera rassegna, ieri sera, si sono cimentati con “Parigi val bene una vasca”, di A. Oldani, un cocktail prelibato di gag e azione sulla nota costante di un ambito viaggio nella raffinata capitale francese.

Dioniso, ancora una volta, depone le sue maschere polimorfiche e svela il sorriso tipico di chi, al termine di un’esperienza, ne tesse un bilancio positivo. Anche in questo 2010, Dioniso può sorridere per l’enorme seguito di pubblico che gli spettacoli suddetti hanno richiamato; gioire per l’interesse motivato che il teatro, anche quello “carnalmente” dialettale, riesce ad accendere nei turisti, italiani e non, che penetrano questi arcani lidi; rallegrarsi della presenza, in un territorio magnifico ma pur sempre problematico, di una compagine di giovani che vivono e fanno vivere il palcoscenico come punto di partenza e di arrivo di irripetibili emozioni impastate di impegno e attesa. Dioniso mette a riposo, per ora, le sue maschere irriverenti e dalle pose istrioniche……nell’attesa di nuovi appuntamenti con una delle più nobili e antiche forme di comunicazione.

Lipari, successo ed emozioni…sotto la maschera di Dionisoultima modifica: 2010-09-03T16:37:00+02:00da leonedilipari
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