Lipari&tribunale. Condanna e…

fgugliottapiccola.jpgLipari – Ottanta euro di multa riformando la sentenza del giudice di pace. Salvatore Tindaro Schepis, 52 anni, di San Piero Patti e domiciliato a Panarea, è stato difeso dall’avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Fabio Gugliotta (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Era stato denunciato per aver posizionato dei cavi telefonici interrati in un terreno privato. I fatti risalgono al 10 dciembre 2006.

Sempre al tribunale di Lipari si è tenuto il processo che ha riguardato il proprietario Giacinto Callipo, 34 anni, di Catanzaro, il legale rappresentante della ditta Felicia Scaffidi, 46 anni, di Vulcano, il responsabile del cantiere Vincenzo Martello, 51 anni, di Vulcano e il progettista e direttore dei lavori Adolfo Sabatini, 51 anni, di Lipari. Sono difesi dagli avvocati Salvatore Coppolino e Angelo Pajno.

Secondo il capo d’imputazione “si attestava falsamente che in località Vulcano preesisteva un fabbricato adibito a civile abitazione, quando in realtà preesistevano due prefabbricati su ruote e al Comune veniva rilasciata la concessione edilizia al villeggiante di Catanzaro procurandogli un ingiusto vantaggio patrimoniale consistente nella possibilità di presentare un progetto di demolizione e ricostruzione e di realizzare un fabbricato; nonchè si attestava falsamente che l’intervento edilizio era confrome agli strumenti urbanistici vigenti e che si trattava di intervento di ristrutturazione e restauro conservativo, quando in realtà il progetto era da considerarsi come nuova costruzione presentando un aumento di superficie di 6,29 mq rispetto alla concessione edilizia in sanatoria, da considerarsi peraltro illegittima, con conseguente aumento volumetrico da 119,80 mc a 138 mc. Il tecnico istruttore aveva anche precisato che l’intervento di demolizione di un prefabbricato (su ruote) e la costruzione di una nuova opera in muratura non era ammissibile dalla normativa vigente”. 

E ancora che “si era proceduto a istruire una pratica nonostante fossero trascorsi oltre sessanta giorni dalla richiesta di sanatoria e nonostante detta richiesta dovesse considerarsi respinta. In pratica, in assenza della necessaria concessione edilizia o comunque in presenza di concessione edilizia assentita da ritenersi illegittima realizzavano un fabbricato di civile abitazione avente la superficie di mq 47,60. In difformità dal progetto, realizzavano il piano di calpestio ad una altezza superiore di cm 55 rispetto al livello del terreno circostante e trasformavano un terrazzo in un portico.

Tutte opere realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico, senza avere previamente ottenuto il nulla osta della Soprintendenza  e ancora zona sismica e in assenza del necessario preavviso e della preventiva autorizzazione rispettivamente da inoltrare e da ricevere dal Genio Civile. La vicenda risale al 22 agosto 2007, mentre la realizzazione del fabbricato risale al 13 settembre 2011. La prossima udienza è stata fissata il 30 gennaio 2013.

Lipari&tribunale. Condanna e…ultima modifica: 2012-12-21T09:54:30+01:00da leonedilipari
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