Messina, il ricordo del liparoto Pino Merlino

pmerlino1.JPGA Messina, a Palazzo Zanca è stato ricordato il liparoto Pino Merlino. Moderatore è stato il giornalista Attilio Borda pmerlino.JPGBossana.

Il deputato regionale dell’Udc Giovanni Ardizzone, a nome dell’Assemblea regionale ha rivolto il saluto ai presenti e ai familiari cui si sente legato da oltre 30 anni di rapporti cordiali. Ha ricordato l’inizio della sua attività politica tra i giovani Dc in area andreottiana e le prime attività politiche segnatamente ai primi corsi di formazione politica che i giovani allora con Merlino facevano ordinariamente,  e dove molti relatori di diverse provenienze (qualcuno oggi presente) diedero il loro contributo. Ha fatto cenno ai primi contatti tra lui e la figlia Patrizia Merlino per poter ricordare, dopo tanti anni, l’on. Merlino, cui era legato da tanti ricordi giovanili.

Peppino Buzzanca, sindaco di Messina, a nome della città di cui Merlino è stato primo cittadino per tanti anni, ha rivolto un saluto ed un ricordo all’uomo che sapeva fare squadra, e cio’ che ha realizzato è stato fatto perché sapeva fare squadra!

pmerlino2.JPGIl prof. Ignazio Barberi, ha rievocato l’inizio della sua attività politica nella Democrazia Cristiana aderiendo al gruppo dell’on Scelba, quindi in antitesi al gruppo gullottiano cui aveva aderito Merlino; poi conosciuto l’onorevole ne divenne amico e successivamente quando lo stesso prese le distanze dai gullottiani aderì al suo gruppo. Ha rievocato l’ascesa politica di Merlino, le preferenze anche se minoranza politica quale riconoscimento dell’attività amministrativa. La vita politica ad un certo momento s’intreccia con le vicende familiari, perché nasce un forte legame che fa si che i due passino anche del tempo libero insieme, quindi ricordi d’incontri nella villa a Milazzo, a Lipari dove andavano a pescare, e tanti altri bei ricordi di quei tempi.

L’avv. Piccione, ha ricordato che La democrazia cristiana a Messina era rappresentata in modo totalitario dalla corrente dell’on. Gullotti, c’era pmerlino3.JPGqualche presenza di altra corrente, ma molto marginale. Merlino fin da subito spicca per il suo impegno politico e la sua managerialità, creando disturbo e risultando ingombrante. Ma soprattutto da Sindaco dimostra il suo attivismo, dedicandosi con grande dedizione ed impegno soprattutto nei quartieri periferici  della città. Piccione era consigliere comunale del Psi, mentre Merlino era sindaco, e ricorda le tante battaglie in consiglio , come l’apertura del Teatro Vittorio Emanuele, ancora distrutto dopo la guerra, il piano regolatore redatto dalla Tekne piano etc…. Prima di ogni cosa il risanamento delle casse comunali, l’istituzione dell’Azienda municipalizzata trasporti, la riorganizzazione dei funzionari del Comune, intitolato dalla Gazzetta del Sud “Terremoto a Palazzo Zanca”…… e tante altre opere portate a compimento  sia nel centro città ma soprattutto  nei villaggi che erano senza strade, senza illuminazione, senza acqua, perché era un sindaco del fare! Piccione allora  consigliere comunale e capogruppo Psi ha ricordato tra le opere portate a compimento da sindaco  la copertura dei torrenti che solcavano il centro città, e poi in ambito regionale come deputato-presentatore la famosa Legge sui lavori pubblici n. 21 del 1985 , la promozione della Sicilia all’estero attraverso le borse del turismo, workshop, ed incontri vari di promozione turistica.

L’on. Benito Paolone, prima di ogni cosa ha fatto rilevare il grande rispetto reciproco che aveva con Merlino, pur militando in partiti diversi (Paolone era MSI) . Gli uomini politici di allora erano “uomini perbene” con veri valori quali: famiglia, religione , rispetto……..; e Merlino fu un galantuomo, che non meritava di morire con l’accusa infamante con cui l’hanno ucciso. Tanti uomini perbene , in quel periodo ho visto morire ingiustamente accusati di falsità , come Merlino. E con la morte non hanno potuto far valere la loro innocenza!! Ha fatto un accorato ricordo di quegli anni bui, in cui l’infamia ha distrutto tanti galantuomini, tante famiglie! Chiunque sbaglia paga i suoi errori, solo i giudici non pagano mai i loro errori, chi ridarà a Merlino la vita persa???????? Chi lo ridarà alla sua famiglia???????? Con tono acceso ed accorato l’on. Paolone ha scosso l’assemblea dei presenti, con interrogativi che tutti pensano, ma si ha paura a dire !!!!

Patrizia Merlino, a nome della famiglia, nel 17° anniversario della morte del padre ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile il ricordo: l’on Ardizzone, il sindaco, i relatori, e la 2 circoscrizione che hanno promosso l’intitolazione del Palatenda del Cep al padre. Se a distanza di 36 anni dalla fine della sua sindacatura, ancora la gente della città lo ricorda e lo evoca, evidentemente più di qualche traccia l’ha lasciata. Ha poi ricordato cosa significava per il padre il motto “il Turismo è cultura”. In Sicilia non si poteva competere con le grandi strutture organizzate del turismo mondiale, con marginalità geografica, senza compagnie aeree, con isole bellissime ma con trasporti marittimi costosi ed inefficaci. La nostra fortuna e la nostra nicchia doveva essere quella del turismo culturale,  quello di chi aveva più bisogno di bellezze e sensazioni.  Da qui nasce il motto “il Turismo è cultura“ in cui si voleva sottolineare che bisogna distinguere i viaggiatori dai turisti.

Sono anche intervenuti il direttore della Gazzetta del sud Nino Calarco e il senatore Giampiero D’Alia.

Messina, il ricordo del liparoto Pino Merlinoultima modifica: 2010-11-30T20:34:00+01:00da leonedilipari
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