Messina&Provincia, il bilancio 2012 della Guardia di Finanza

vvellucci.jpgdi Vincenzo Vellucci*

Il 2012 ha visto la Guardia di Finanza di Messina impegnata sul vasto fronte dei poliedrici compiti di polizia economico – finanziaria, dal contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, che continua a rivestire un ruolo cardine delle strategie operative del Corpo, al controllo della spesa pubblica, alla tutela del mercato dei capitali, alla lotta alla criminalità organizzata. Non trascurabile, inoltre, è stato il supporto fornito in tema di ordine e sicurezza pubblica. Al centro dell’attenzione, dunque, i fenomeni che producono danni al bilancio dello Stato, della Regione e degli Enti locali, avendo come linee guida un approccio di tipo trasversale che colpisca tutti gli illeciti economico-finanziari connessi all’ evasione, la qualità degli interventi e quindi un effettivo recupero dei tributi evasi e la concretezza dei risultati.

In particolare, nel 2012: sono stati denunciati 107 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false, per non aver versato l’IVA, per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi o per aver distrutto/occultato la contabilit;

· sono stati scoperti 176 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per quasi 142 milioni di euro, cui si aggiungono ulteriori 12 milioni riferiti agli evasori paratotali;

· sono stati individuati 249 lavoratori completamente “in nero” (di cui solo l’1% di origine extracomunitaria) e 77 irregolari, impiegati da 146 datori di lavoro;

· sono stati effettuati oltre 6 mila controlli sulla corretta emissione di ricevute e scontrini fiscali che hanno consentito di riscontrare una percentuale di irregolarità pari al 42%;

· nella lotta alla criminalità organizzata sono state avanzate all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro di beni immobili, aziende automezzi e disponibilità finanziarie per circa 1,5 milioni;

· accertata l’indebita percezione di contributi comunitari e nazioni per oltre 6 milioni.

I risultati ottenuti confermano uno standard elevato della qualità dei controlli: l’adesione integrale da parte dei contribuenti ai verbali di constatazione della Guardia di Finanza ha comportato proposte di recupero a tassazione per circa 13 milioni di euro, mentre l’Agenzia delle Entrate ha accertato maggiori imponibili, collegati ai verbali redatti dal Corpo, per ulteriori 76 milioni di euro. Sono, inoltre, stati sequestrati beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per quasi 800 mila euro ai responsabili di reati fiscali.

Nell’impegno profuso a tutela della legalità economico – finanziaria c’è l’intento di tutelare le imprese rispettose delle regole dalla leale concorrenza di coloro che pongono in essere comportamenti illeciti e di infedeltà fiscale, garantire l’equità fiscale, contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e testimoniare la vicinanza ai cittadini onesti che tentano di avviare una ripresa della crescita economica e del risparmio.

Va sottolineato che l’azione del Corpo è finalizzata non solo alla repressione degli illeciti ma anche alla prevenzione, basata sulla sensibilizzazione alla legalità economico -finanziaria quale condizione essenziale per la crescita e lo sviluppo della società. E’ in tale ambito che è stato avviato un programma pluriennale di attività nelle scuole al fine di affermare e diffondere il messaggio della “convenienza” alla legalità, stimolando nei giovani una maggiore consapevolezza sul delicato ruolo rivestito dalla Guardia di Finanza quale organo di polizia con l’esclusivo compito di garantire il bene fondamentale delle libertà economiche.

L’indirizzo per il 2013 è quello di proseguire con decisione lungo il percorso intrapreso nella lotta all’evasione, intensificando gli sforzi operativi nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva, adottando una maggiore flessibilità e privilegiando un approccio trasversale alle investigazioni che consenta di colpire nella loro globalità tutti i fenomeni di evasione, di frode e di illegalità economico-finanziaria più pericolosi e maggiormente lesivi per il bilancio pubblico. In questa prospettiva assume quindi centralità un’approfondita conoscenza del contesto esterno di riferimento, in modo da calibrare le attività verso fenomeni e realtà peculiari di ogni area territoriale della provincia.

*Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Messina

Messina&Provincia, il bilancio 2012 della Guardia di Finanzaultima modifica: 2013-02-11T20:33:00+01:00da leonedilipari
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