di Salvatore Leone

Ogni epoca ha i suoi campi di calcio e le sue palle, comprese quelle morbide di pezza. C’é una generazione che ricorda ancora le gioiose partitelle di calcio che per campo avevano i vicoli di Lipari. In particolare nel vicolo ex “strittu a banca” e che oggi  é piazzetta Subba.  Lipari aveva bisogno di una piazza sul corso e…l’allora Sindaco Vitale non esitò ad espropriare gli immobili per trasformare il vicolo in piazza. Oggi, stranamente il corso Vittorio Emanuele è diventato un tutto-corso. Non ha piazze, ove dare la possibilità agli eoliani di incontrarsi come in tutte le piazze italiane, salvo scendere a Marina Piccola o salire in piazza Mazzini ancora presa con i lavori che la faranno diventare una delle piazze più belle o famose d’Italia. Si vedrà se saranno parole o fatti o palle da calciare come una volta. L’attuale corso della vita è svolto nelle “strusciate” di questo corso vicino al penoso con quel fabbricato con proprietà confusa fra ospedale comune come ha scritto l’ing. Carnevale. Una rovina inutilizzabile; ed allora, perché non si demolisce per dare respiro al corso e trasformare il tutto in una gran piazza con stile eoliano, con progetti di veri eoliani. Il corso ha bisogno di una bellissima ritoccata per recuperare il desolante spazio limitrofo, un colpo di pazzia per una piazza che non c’é. Allarghiamo gli spazi per evitare o promuovere gli incontri ravvicinati che sono il valore delle piccole comunità.

Baciamo le mani