Femminicidio

aziinoavvpiccola1.JPGdi Alfio Ziino

Non si fa che parlare di femminicidio, fenomeno criminoso sul quale si sono avventati personaggi di dubbia  capacità quali la Laura Boldrini, funzionario dell’ Agenzia ONU per l’ assistenza ai profugli ovviamente a tavolino  (i profili che la riguardano sono di facile consultazione ed includono la relativa corposa retribuzione, con benefits annessi   tipo la gratuita istruzione della prole in scuole private inglesi).

Il femminicidio è un reato classe omicidi volontari, ritenuto oggi il più odioso fra essi. Dissento. Se  proprio  volesse farsi classifica, ritengo che nessun omicidio fa specie quanto l’ infanticidio ove, senza voler far polemica, il carnefice è quasi sempre femmina. E all’ infanticidio segue, sempre a mio avviso, il matricidio. Chiedo. Perchè non si propone una speciale normativa per l’ infanticidio?  Tralascio la ovvia considerazione che infanti che votino, che manifestino, cha plaudano, che frequentino circoli o associazioni culturali, ancora non se ne trovano.

L’ ultimo rapporto completo da me  rinvenuto, e redatto dal Ministero degli  Interni, relativo agli omicidi volontari, copre il quindicennio 1992/2006. Le tabelle sono numerosissime e mi limito a riassumerne alcune. Nel periodo, gli omicidi da criminalità organizzata, pur con varie oscillazioni, si riducono annualmente e gradualmente da  340 a 121; quelli conseguenti a risse, o dovuti a  futili motivi, da 105 a 69; quelli commessi in occasione di furti o rapine, da 120 a 53; quelli ascrivibili ad altri motivi, da 779 a 186.

Risultano in  controtendenza gli omicidi  perpetrati  in seno alla famiglia o per c. d. passioni amorose: da  97 a 192  nel 2006. In tale ultima categoria è  illuminante la tabella relativa agli anni 2001/2006, titolata “rapporto di parentela dell’ omicida rispetto alla vittima e sesso della vittima”.   Le cifre sono in percentuale. Coniuge, convivente, fidanzato: femmine 62,9 maschi 26,0 Padre o madre: femmine 7,4 maschi 25,1 Figlio: femmine 14,5 maschi 18,2 Nonno, zio, cugino, nipote: femmine 5,6 maschi 17,2 Relazioni sentimentali-extraconiugali: femmine 3,8 maschi 10,3 (dato sorprendente?) Altro: femmine 5,9 maschi 3,1 A ben guardare, nella categoria indicata dal Ministero degli Interni, il maschicidio supera il femminicidio. Il perchè di queste note.

Non è serio, non è razionale, non è morale, inventarsi uno slogan e cavalcarlo in tema di gravissimi reati.  Potremmo altrimenti buttarci sull’ infanticidio, o sul maschicidio, o sul coeredicidio, o sul condominocidio, o sul sociocidio, o su tutti essi. L’ omicio è omicidio e la legge lo gradua. Perchè se la vittima è femmina, per il sol fatto di esser femmina la pena  dovrebbe esser diversa  e, tanto, in  conseguenza di una legge speciale?  E chissà se detta differenza sia o non costituzionalmente legittima?. A scanso di equivoci.  Ho plaudito e plaudo alla normativa in tema di stalking.  Anche se il far la corte oggi, attese le possibilità di fraintendimento,  non può prescindere  da una specialistica assistenza legale. Palpo o non palpo?  Ed in qual sito, mano, avambraccio o che? Oppure scrivo? Ed in tal caso, quante volte? 

Femminicidioultima modifica: 2013-08-21T11:07:00+02:00da leonedilipari
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