Abuso d’ufficio, arrestato il deputato regionale Cateno De Luca

cdeluca.jpgIl fondatore di Sicilia Vera è stato arrestato insieme al fratello e due funzionari del comune di Fiumedinisi. Al centro dell’inchiesta una contestata variante al Prg del centro jonico per  opere urbane finanziare dalla Regione e realizzate da imprese della famiglia De Luca. 

Guai giudiziari per il vulcanico Cateno De Luca, l’onorevole regionale fondatore di Sicilia Vera. De Luca, 39 anni, è andato ai domiciliari insieme al fratello Tindaro Eugenio, 45 anni, il responsabile area servizi territoriali del comune di Fiumedinisi, Pietro D’Anna (60 anni) e Benedetto Parisi (43 anni) presidente della Commissione edilizia dello stesso comune.

Le accuse sono, contetate a vario titolo, tentata concussione e falso in atto pubblico, commessi tra il 2007 e il 2009. Altri 18 gli indagati, per lo più amministratori del comune jonico. A silgare il porvvedimento custodiale è stata il gip di Messina, Daria Orlando, su richiesta del procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro e del sostituto Liliana Todaro.

L’inchiesta, condotta dalla sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri, guidata dal colonnello Mazzeo, riguarda le opere di urbanizzazione appaltate nel triennio a Fiumedinisi, avviate grazie al programma “Contratto di Quartiere II Vivi Fiumedinisi”.  

Il finanziamento era finalizzato alla riqualificazione edilizia e al miglioramento delle condizioni ambientali e sociali del Comune. In realtà secondo la magistratura è stato speso per interventi edilizi di notevoli proporzioni, direttamente o indirettamente riconducibili al Sindaco De Luca e i suoi familiari. Tutto grazie ad una variante al Piano regolatore generale.

Diverse le opere così realizzate: una struttura alberghiera con annesso centro benessere in contrada Vecchio di Fiumedinisi realizzato dalla società Dioniso srl; i centri di formazione permanente del Caf Fenapi srl, 16 alloggi dalla cooperativa edilizia Mabel.

Secondo la Procura sono diversi gli aspetti che non quadrano: solo qualche anno prima la Regione aveva cassato grande parte del Prg ritenendo che contenesse previsioni sovradimensionate; a distanza di poco tempo, e con una situazione demografica ed occupazionale sostanzialmente immutata, è stata consentita la realizzazione delle opere modificando la destinazione urbanistica della zona.

Il reato di tentata concussione sarebbe stato commesso al fine di indurre i proprietari di alcune aree a cedere – a volte a prezzi di mercato inferiori- i terreni di loro proprietà onde consentire alla Mabel l’esecuzione dei lavori di costruzione degli alloggi.

I reati di falso attengono l’approvazione del progetto in variante dei lavori di costruzione da parte della Dioniso srl e l’approvazione dei lavori di ripristino delle difese spondali del torrente Fiumedinisi, le cui modifiche rispetto alle iniziali previsioni sembrano essere state attuate per incrementare il valore commerciale di alcune aree ricadenti nel progetto e riconducibili alla Dioniso srl, il cui amministratore unico è Cateno De Luca, che è anche fondatore e direttore generale della Fenapi, mentre il fratello è amministratore della Mapel.

Abuso d’ufficio, arrestato il deputato regionale Cateno De Lucaultima modifica: 2011-06-28T11:31:00+02:00da leonedilipari
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