Acqua in bocca

leontren.jpgdi Salvatore Leone
Il Consiglio di Stato ha bocciato le attuali tariffe dell’acqua pubblica perché, dice, non rispettano i principi stabiliti dal referendum del 2011 e in vigore dal luglio 2011. In una sentenza del 25 gennaio, pubblicata il 30, i giudici rispondono che le tariffe dovevano essere modificate, eliminando la voce dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito tra quelle che determinano il costo delle bollette. Cosa che invece non è avvenuta. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua esulta per aver vinto la giusta battaglia. Dalla fornitura dell’acqua pubblica non si possono ricavare profitti. Pertanto le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone. Il caso naturalmente non si applica alle Eolie, stante il motivo che il Comune di Lipari per causa del grosso buco da dove fuoriesce acqua in quantità non ha e non può avere profitti. In caso contrario dovrebbe stornare tutte le salatissime bollette inoltrate alla pubblica utenza. A Lipari l’aumento è stato del 60% mentre il Cipe prevedeva solo il 4%. Come mai nessuno non ne parla più? Piove sul bagnato, hanno voglia di fare il gesto dell’ombrello e poi acqua in bocca.
Baciamo le mani asciutte.
Acqua in boccaultima modifica: 2013-02-01T18:10:39+01:00da leonedilipari
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