Santi&Sanatorianti

sleonepiccola2.JPGdi Salvatore Leone
 
Per  4 mld di euro, ci sono partiti che vogliono vendere o svendere stabilimenti turistici, pezzi di costa ed allungare le concessioni demaniali. Invece molti cittadini iniziano a chiedere di mettere in vendita i palazzi di Montecitorio mandando a casa i loro costosissimi inquilini, cosi come si potrebbero vendere le prestigiose sedi dei Comuni, Provincie e Regioni e mandare a lavorare tutti dentro i capannoni dismessi ed abbandonati dalle industrie che la politica italiana non ha saputo trattenere ed intrattenere. Questa è la vera legge della stabilità secondo il popolo, anche i politici si devono pagare i locali dove dicono di lavorare, lavorano talmente male che l’unica soluzione che tutti hanno ed hanno avuto é quella di aumentare le tasse o aggiungerne di nuove, mentre c’é chi allunga politicamente la voce nell’ottica di trovare risorse per intervenire sul cuneo fiscale e puntare sulla rottamazione delle cartelle esattoriali con relativa sanatoria totale o parziale applicata alle sanzioni. Ma che vadano a sanzionarsi da soli questi sanatorianti e senatoranti. I cittadini sono invece dei santi.

Baciamo le mani.

IL PRECEDENTE. PALLE IN BALLE.
Fra palle di ferro e culi di pietra si continuano a raccontare balle imballate non più di fieno ma di cartonate e cantonate. L’informazione, che raggiunge attimo dopo attimo gli italiani, non gira più pagina ma sfoglia la verità che non può essere più nascosta. La signora ministra ci gira la solita minestra come la ex collega Severino che al momento non aveva amici, figli e mariti paragonabili all’attuale collega alla quale ha passato la pesante e dannosa eredità dell’attuale caos creato per la soppressione dei Tribunali. I 18 secondi di applausi alla Camera e non in camera e i 27 secondi al Senato non hanno sanato le scuse del discorso della Cancellieri in Peluso che senza peli sullo stomaco ha la fortuna che la sua eventuale caduta avrebbe provocato troppi rumori e troppi costi di risollevamento per il governo ancora all’allevamento. Travaglio ha indicato per la signora ministro il ministero della Marina Mercantile. Il perché è facilmente intuibile e decifrabile.
 
Baciamo le mani
 
IL PRECEDENTE.
LIPARI, IL DEPURATORE IN CROCE. Mentre molti liparoti religiosamente pensavano alla croce del depuratore, altri pensavano alla croce di Monte Rosa. Fra una croce e l’altra, il vero segno della croce é che in tanti si sentono adesso dei crociati per far deviare il depuratore a S. Vincenzo. Gli isolani si rivolgono a San Vincenzo, affinché faccia il miracolo. Che il nuovo depuratore diventi meta d’incontro, magari per alimentare  una nuova nicchia di turismo. Quello del depuratore di Lipari. L’esempio di opera pubblica perfettamente riuscita ed esente da vizi. Unica in Italia senza similari. Con opera accessoria a Santa Caterina accanto proprio al Centro Congressi in fase di rilancio dopo la fiera di Firenze del famoso MICE. Un raro studio, ancora top-secret, prevede nel progetto l’asso nella manica. In caso di necessità di nuove vasche (non tasche), si potranno utilizzare anche quelle storiche di Monte Sant’ Angelo. Così, potremo rivolgerci anche a quel Santo di Angelo, collocando qualche pompa in più per spingere i liquami su a monte Sant’ Angelo ma installando una batteria di contropompe per frenare la eventuale discesa veloce di questi benedetti liquami liparoti capaci anche di produrre la famosa onda anomala che andrebbe a confondersi nel mare. Il famoso mare pisciatoio del fu Dalla Lucio. La croce del depuratore adesso viaggia fra San Vincenzo, Sant’Angelo, Santa Caterina e se non bastano questi Santi, c’é sempre San Bartolomeo, tutti santi però che non conoscono la fede del depuratore in croce e non sono riusciti ancora nel miracolo di far scomparire i liquami.

Baciamo le mani

IL PRECEDENTE. AL VOLO.
L’aeroporto “Aeroporto Barcellona-Milazzo”, dovrebbe chiamarsi “Aeroporto Barcellona-Milazzo-Isole Eolie”. Questa é una notizia migliore, forse la vera notizia. I motivi sono tanti. Iniziando da un bacino d’utenza più allargato, quindi una maggiore ripartizione di costi, con un numero di voli maggiore, ed aerei più capienti, seguendo poi la linea della difesa ambientale, sull’affidamento e l’aiuto di un maggior numero di politici. Perché come per il punto nascita, il tribunale e il resto, un solo politico (se pur di peso) alle Eolie non basta. Se partirà questo nuovo scalo siciliano ci sarà poi il tempo ed il modo per organizzarsi per il trasferimento da e per il nostro caro arcipelago. Speriamo di prendere il vero volo per meglio atterrare e meglio ancora decollare. Tutti in pista, si potrebbe partire.
Baciamo le mani
Santi&Sanatoriantiultima modifica: 2013-11-15T08:11:44+01:00da leonedilipari
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