Lipari&Punto nascita da riaprire. Regione&Contenzioso con il ministero. L’assessore Borsellino “presto operativo il piano”

lborsellino.jpgL’assessore regionale alla salute Lucia Borsellino ha precisato che “presto sarà operativo il piano per mantenere i punti nascita nei centri caratterizzati da difficoltà di comunicazione (isole minori e zone montane). Abbiamo definito direttamente – continua l’assessore – la scheda complessiva come Regione Sicilia e contiamo di poterla tarsmettere presto, insieme a Veneto e Toscana alla commissione salute composta da tutti gli assessori regionali alla sanità”.

LA NOTA PRECEDENTE. di Francesco Mantoni

Si è passati troppo presto dalla gioia alla disperazione. E’ arrivata una doccia fredda, anzi freddissima sul governo siciliano direttamente dal ministero della Salute che, nei giorni scorsi, ha rinviato al mittente, cioè all’assessorato regionale alla Salute, con parere negativo il piano “salva punti nascita” che alla fine di marzo era stato varato dal governatore Crocetta e dall’assessore regionale per la Salute Borsellino.

Com’è noto la giunta di governo aveva definito un piano di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria neonatale nei comuni cosiddetti disagiati. ”Al centro del provvedimento – aveva dichiarato il presidente Crocetta – abbiamo posto il diritto alla salute per i cittadini delle isole minori e dei comuni disagiati della Sicilia”. Su questo criterio e sulla priorità di non lasciare il territorio vacante di presidii indispensabili è stato previsto il mantenimento e la riqualificazione dei punti nascita di Lipari, Pantelleria, Mistretta, Bronte, Nicosia, Mussomeli e della casa di cura Attardi di Santo Stefano di Quisquina, che erano stato posti fuori dal piano in quanto avevano un numero di parti annui inferiore a 500 e presentavano peculiari caratteristiche di isolamento territoriale o difficoltà di trasferimento dei pazienti alle strutture ostretico-ginecologiche più vicine. Per la messa in sicurezza di questi punti nascita – aveva aggiunti il governatore – saranno previsti modelli organizzativi flessibili e integrati tra ospedale e territorio, anche grazie a una rotazione del personale all’interno dei presidi del Dipartimento materno infantile e prevedendo inoltre programmi di formazione professionale”.

Adesso, invece, il ministero della Salute ha detto no a questo piano. Secondo le informazioni che giungono dal dicastero il progetto-Sicilia, che avrebbe evitato la chiusura di sette dei ventotto reparti di maternità con meno di 500 parti all’anno, andava scritto insieme a Toscana e Veneto: le altre due regioni scelte come capofila. Restano quindi congelati 28 milioni di euro che erano stati messi a disposizione da Roma per rendere sicuri i presidi di frontiera: quindi le donne di Pantelleria, Lipari, Mistretta, Santo Stefano di Quisquina, Bronte, Nicosia e Mussomeli continueranno a partorire lontano da casa. Ed oggi cosa accadrà. Dopo i salti di gioia di tutte le partorienti di questi sette comuni interessati, che avevano tirato un lunghissimo respiro di sollievo, adesso arriva la mannaia da Roma.

Dall’assessorato rimbalzano alcune notizie come quelle secondo cui è stata riscritta una nuova scheda progettuale che contiene anche le aree di intervento di Veneto e Toscana e l’hanno già spedita alle due regioni per l’approvazione. Per il resto, bisognerà attendere, proteste delle partorienti a prescindere.

Lipari&Punto nascita da riaprire. Regione&Contenzioso con il ministero. L’assessore Borsellino “presto operativo il piano”ultima modifica: 2013-04-16T11:13:32+02:00da leonedilipari
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