Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione risponde

anatolipiccola.jpgdi Aldo Natoli

Il commento fatto dal Portavoce del Sindaco, Michele Giacomantonio alla rappresentazione di degrado in cui versa, particolarmente la sera, il centro storico di Lipari fatta da Marco Peluso mi ha molto sorpreso perchè leggo un ripudio della politica turistica posta in essere dalla Sua Amministrazione, che personalmente ho condiviso e che ritengo sia ancora la strada da percorrere. Quanto succede, e non solo la notte, non può essere considerato un fatto occasionale o eccezionale causato dal Ferragosto, ma è il risultato della politica turistica posta in essere dall’Amministrazione Bruno per ben dieci anni e, purtroppo, proseguita dall’Amministrazione Giorgianni. Ed in questo bisogna dare ragione al
giovane Luca Chiofalo. Il settore del turismo è da considerarsi un’industria e come tale la sua gestione è legata alle leggi economiche del libero mercato. Quindi quanto succede sull’organizzazione del
territorio è il frutto di precise scelte e di programmazione del nostro turismo. Non vedere e non sentire equivale ad un tacito consenso. Non a caso, correttamente, il Consigliere Nuccio Russo intervistato da Leone in diretta dal Corso Vittorio Emanuele ha esclamato: “il caos è sotto gli occhi di tutti!”.
Egregio Dottore il lavoro straordinario dei Vigili e le ferie dei Dipendenti comunali si programmano anche in base alle esigenze d’istituto, tenuto conto che sono ricorrenti e già conosciuti i periodi di maggiore afflusso turistico.I controlli servono per garantire l’ordine pubblico,l’aspetto sanitario e ad eliminare il danno erariale che giornalmente si rinnova a danno di noi cittadini. Debbo ricordarLe che nel passato, convinti che bisognava tenere alta la qualità del nostro turismo, per sopperire alla
carenza numerica della Polizia Municipale abbiamo stipulata una convenzione con il Comune di Parma per disporre in estate di quattro Vigili. Quindi volere è potere!

– LA NOTA PRECEDENTE. di Angelo Sidoti, Caro Michele, trovo la tua risposta sul tema “fracassoni” nel centro storico un po’ fuori luogo. Penso che la realtà nel centro di Lipari sia ben diversa da quella che ci rappresenti. Non raccontiamoci la favola di Pinocchio anche perché era in voga ai tempi di Mariano, almeno così raccontava un soggetto politico ormai “scomparso dallo scenario liparese”.
Sono veramente inaccettabili giustificazioni come:
1) una limitazione del problema a 15/20 giorni del mese di agosto e’
veramente poco qualificante: “peccato che questi rappresentano oggi i
soli pochi giorni di vero turismo alle Eolie” nonostante lo sforzo profuso dell’Assessore Internazionale al Turismo Sig. Cuccia di allungare la stagione estiva (possiamo affermare che abbiamo registrato
dei disastri nella gestione di questo assessorato? Quattro slide, un piano eventi ed un forum del turismo)
2) l’ impegno messo in atto da questa amministrazione per frenare il fenomeno purtroppo non ha prodotto effetti: “insomma a che serve istituire degli orari ferrei per fare musica con gli amplificatori o
inviare un solo vigile per controllare che i locali rispettassero le norme se poi il risultato e’ sempre lo stesso?” Poi dire che ricorriamo a fare minacce per sospendere la licenza alla seconda infrazione e’
veramente il massimo.

Alla fine attribuiamo solo le colpe del fenomeno “fracassoni” all’esiguo numero attuale dei vigili. Certo in Estate il Comando andrebbe come numero incrementato prima di tutto per una questione di
sicurezza e controllo del territorio. E quindi vanno ricercate soluzioni in questo senso ormai per la prossima stagione. Le norme repressive servono a ben poco sopratutto in periodi di crisi come quello che stiamo attraversando (anche se alcune volte sono proprio indispensabili) ma “condivido con te” che per primi i gestori delle attività commerciali dovrebbero riposizionarsi a livelli più alti rispetto a quelli che occupano attualmente. Ma dai soli i commercianti che possono fare? Questa amministrazione
dovrebbe creare i presupposti per un turismo diverso allora si che si creano stimoli anche in chi svolge l’attività di piccolo imprenditore. Il Corso di Lipari e tutto il Centro Storico non può essere ridotto in
questo stato come anche Canneto non può essere intasato da un groviglio di macchine. Concludo esprimendo un consiglio personale a questa amministrazione.  Ogni tanto ammettere i propri sbagli senza accampare scuse e’ più meritevole di affermare sempre e comunque di avere ragione, ricercando giustificazioni che non esistono. In ultimo forse dovreste riprendere un dialogo diretto con le singole frazioni magari qualche soluzione ai problemi non dico che si trova ma almeno si condivide.

LA NOTA PRECEDENTE. di Luca Chiofalo

Sono costernato… Evidentemente, il ruolo di “portavoce” (che, quando interviene, dovrebbe sapere di “rappresentare” l’amministrazione) toglie lucidità al signor Giacomantonio, ex amministratore e persona che confermo di stimare. Il suo stizzito intervento non aggiunge niente alla discussione, se non mostrare la pochezza degli argomenti in possesso dell’amministrazione per il contrasto al  pericoloso degrado, ampiamente documentato dalle “notti da sballo” del centro storico di Lipari, con cui qualcuno vorrebbe farci convivere. Per chiarezza, volevo solo rimarcare il fatto che, dopo oltre un anno dall’insediamento, chi amministra il paese (e chi ne porta la voce) non può rispondere alle legittime lamentele di chi sopporta da troppo tempo questa deriva fuorilegge del proprio paese con una carrellata di buone intenzioni, che ribadisco inutili se non tramutate in fatti. Per non essere tacciato di connivenza con coloro che sul caos speculano, chi ha ruoli di guida e responsabilità agisca, come promesso per ottenere il consenso, per il ripristino della legalità: tergiversare con argomenti risibili aumenta, anche in prospettiva, i danni. Suggerire gli elementari interventi da porre in essere sarebbe esercizio offensivo, ma un confronto pubblico potrebbe offrire spunti interessanti…

N.B. replicherò, se necessario, all’infinito, perché non temo smentita nell’affermare che i mancati provvedimenti delle ultime amministrazioni (compresa l’attuale) hanno spesso dilatato un fenomeno che deve e può essere contenuto.

LA Nota Precedente. di Michele Giacomantonio*   

Ho letto l’intervento dl sig. Luca Chiofalo e sono rimasto sinceramente sconcertato. Innanzitutto perché io non ho inteso dare chiarimenti a nessuno ma più modestamente aprire una riflessione su un problema complesso e difficile che non investe solo il decoro e l’ordine pubblico ma lo stesso modello di sviluppo delle nostre isole. Il sig. Chiofalo che probabilmente alla riflessione aperta ed al confronto non è uso ha pensato bene di reagire cercando di chiudere ogni discussione prima liquidando il mio intervento sostenendo che è solo “un preoccupante (!?!) concentrato di retorica ed omissioni, di buone ( bontà sua) ma inutili intenzioni…”, poi assicurando che l’Amministrazione ( che io non rappresento ma a cui solo collaboro), “conoscono i pochi interventi necessari per … ristabilire legalità e decoro”. Siccome di questi interventi ho inteso parlare analizzando le difficoltà legate alle norme a livello nazionali relative alla spending review, ed alle difficoltà di bilancio in relazione ad una eredità difficile che si va lentamente ma decisamente rimontando, mi sarei aspettato un ragionamento più produttivo. Ma spesso le code di paglia offuscano non solo la vista ma anche i ragionamenti.

– La Nota Precedente. di Luca Chiofalo

I chiarimenti, non richiesti, di Michele Giacomantonio alle rimostranze del signor Peluso in merito alle notti da “sballo” nel centro di LIpari, (lo affermo senza animus iniuriandi perché stimo l’uomo e l’amministratore), sono un preoccupante concentrato di retorica e omissioni, di buone ma inutili intenzioni frustrate da una realtà che sembra immodificabile. Personalmente, denuncio pubblicamente da anni il danno d’immagine (e non solo) arrecato all’arcipelago dal dilagare del turismo “da sballo”, povero e cafone, che scoraggia presenze migliori; oggi, fortunatamente, sembra evidente a molti. Nell’era di Mariano Bruno, come responsabile dello scempio e dell’occupazione abusiva e chiassosa di buona parte del centro storico si additava il sindaco, difensore, si diceva, degli interessi degli esercenti più spregiudicati (bravi a “fare fortuna” sul caos notturno). Giacomantonio e l’amministrazione che rappresenta non hanno bisogno di suggerimenti per ovviare agli eccessi sguaiati e fuorilegge che cittadini e turisti perbene sono costretti a subire: conoscono i pochi interventi necessari per dare seguito alla volontà politica, sbandierata in campagna elettorale, di ristabilire legalità e decoro! Altrimenti, bisognerebbe credere che a Lipari comandi ancora Mariano Bruno…

LA NOTA PRECEDENTE. di Marco Peluso

Mi trovo tristemente a dover fare, anche quest’anno, le medesime considerazioni: il Nostro centro storico, durante questo periodo, diventa terra di tutti e di nessuno, dove chiunque può fare quello che vuole, incentivati dalla totale assenza di regole, o di chi dovrebbe farle rispettare.… il caos che imperversa durante le ore notturne, è impossibile da descrivere o commentare… i livelli sonori, superano ogni limite della decenza, i bar diventano palchi dove gruppi musicali con amplificazioni da stadio, gridano e incitano un pubblico di qualità progressivamente sempre inferiore, a gridare e ululare a loro volta, schiavi dell’alcool e di una sguaiata voglia di evasione, vomitando (oltre che nel senso letterale del termine) tutto lo spregio per in nostro territorio, a vantaggio della loro sete di divertimento, oltre che di coktails fortemente alcolici…. POVERE EOLIE! …assistere impotenti alla decadenza del Nostro territorio, è davvero triste! Negli ultimi anni, si è fatto di tutto per incentivare questo tipo di turismo (in quanto evidentemente più numeroso) e di allontanare il turismo “buono” che, dinnanzi a certi standard pietosi, stanno (giustamente e giustificatamente) alla larga da queste isole! …quando passeggiare diventa rischioso, in quanto qualche ragazzotto alticcio può sbatterti addosso per poi aizzare una rissa, o quando si vorrebbe fare tranquilla passeggiata, godendo della cultura silenziosa di cui ogni angolo del centro storico è intriso, diventa un desiderio utopistico, non si può che tirare le somme sull’imbarbarimento di un territorio destinato inesorabilmente al degrado, allo sfaldamento, alla distruzione… E’ un’amara constatazione della Realtà, e faccio questa affermazione senza timore di smentite. Quello che succede nel Centro Storico di Lipari, in particolar modo durante le ore notturne, è sotto gli occhi di tutti… ma evidentemente, “chi” dovrebbe vedere (e provvedere), ha seri problemi di vista…

LA REAZIONE NEL WEB.

di Santi Villari

Certo che quello che accade nel centro storico non interessa a nessuno……tanto chi dovrebbe intervenire di notte dorme beato fuori dal centro, e quindi che problemi ci sono………dalle 03.00 alle 07.00 del mattino succede di tutto, grida, urla, gente dentro i carrelli del supermercato che scorazzano indisturbati, canti tipo stadio, ma si per carità lasciamoli divertire, tanto oramai questa è Lipari e lo rimarrà per tanto tanto tempo…..

LA RISPOSTA. di Michele Giacomantonio

Quello che denuncia il signor Peluso è una dura realtà con due puntualizzazioni: purtroppo non è fenomeno solo di Lipari ma anche di Stromboli e se vogliamo anche di Panarea; è fenomeno –  per fortuna – non di tutta l’estate ma in particolare di 15-20 giorni di agosto. Quest’anno l’Amministrazione si era messa di impegno per frenare il fenomeno. Ha posto degli orari ferrei per fare musica con gli amplificatori, per Lipari ha comandato un vigile per controllare che i locali rispettassero le norme minacciando di ritirare la licenza alla seconda infrazione. Tutto è andato abbastanza bene fino ai primi di agosto quando il moltiplicarsi di questo turismo fracassone ha fatto saltare quasi del tutto le possibilità di controllo e di intervento. Nelle notti di Lipari non operano solo i giovani che hanno scelto Lipari per trascorrere una vacanza ma anche gruppi che vengono dalla costa tirrenica ed arrivano con l’ultimo mezzo verso mezzanotte e ripartono col primo aliscafo. Venire a fare “bordello” a Lipari è diventato il passatempo di giovani che credono così di esprimere la propria personalità ed il proprio talento. Le ore più infuocate sono quelle che vanno dalle quattro alle 5 e mezza di mattina quando chiudono i dancing ed i bar. Eppure ho l’impressione che al di là delle voci e degli schiamazzi quest’anno il fenomeno sia comunque un po’ in calo. Sarà effetto delle misure prese, sarà frutto della crisi, comunque per il centro storico di Lipari quest’anno non ho viste le centinaia di bottiglie vuote di vino e di birra abbandonati per i vicoli e le strade del centro che erano diventate abituali gli altri anni ( ed io sono uno che esce presto al mattina di casa). Comunque il fenomeno esiste e non è vero che non si vuole vedere. Ma cosa si può fare? I corpo dei vigili fatica già a svolgere i compiti di istituto di giorno ( si pensi, solo per fare un esempio, alla difficoltà di assicurare un servizio efficiente e continuativo di controllo su Canneto) è impensabile che possa farsi carico anche di un servizio notturno. Occorrerebbe aumentare il numero dei vigili magari con dei stagionali ma – pure ammesso che si trovino le risorse – le norme che regolano i costi del personale e le assunzioni negli enti pubblici lo vietano. Negli anni passati c’era la scappatoia dell’emergenza estiva – che permetteva l’assunzione di qualche stagionale – che però è stata dichiarata definitivamente conclusa. Anche il concerto fra le forze dell’ordine può offrire pochi spiragli perché ognuno è gravato dai propri compiti di istituto che si moltiplicano in periodo estivo mentre il personale rimane insufficiente.  Eppure qualche risultato si è ottenuto nel controllo delle coste e nell’uso dei natanti, nel controllo delle colline per prevenire gli incendi,ecc. Forse un contributo potrebbe venire dall’applicazione, almeno nel centro storico di Lipari, di una rete di videocamere  da rendere attive nelle ore notturne. Era un progetto che questa Amministrazione aveva in programma fin dal suo nascere ma purtroppo non si sono trovate fin’ora le risorse per metterlo in atto. L’altra strada, certo più difficile ma più efficace, è quella della responsabilizzazione della cittadinanza a cominciare dagli esercenti dei bar e dei dancing. Che finalmente si capisca che la partita per qualificare Lipari come stazione turistica di qualità in grado di promuovere occupazione e lavoro per i nostri figli ed i nostri nipoti è obiettivo di tutti, non solo degli amministratori pubblici e delle forse dell’ordine, e si raggiunge più che con la repressione con il maturare delle coscienze, col rispetto per gli altri, con la tutela comune dei beni pubblici e collettivi.

*Portavoce giunta Giorgianni

Lipari&Comune. Il cittadino domanda e l’amministrazione rispondeultima modifica: 2013-08-19T10:47:20+02:00da leonedilipari
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