Canneto, dopo la strage di cani, raccolta di firme per una petizione. Sarà inviata al sindaco, al prefetto e all’Asp

dmerlo.jpgdi Daniela Merlo

 

 
Da oggi pomeriggio, all’Ard Discount di Canneto, sarà presente questa petizione, per quanti volessero aderire basterà apporre la propria firma in calce.  A nome di tutti gli animali un GRAZIE!

PREMESSO Che nelle ultime settimane si è verificata una moria di cani, per avvelenamento, in località Calandra di Canneto – Comune di Lipari; Che le povere bestiole sono state avvelenate attraverso esche miscelate con veleni letali, tali da provocare convulsioni e fino a condurre alla morte; Che non si può tollerare di risolvere in tal modo il serio problema del randagismo, sostituendosi agli enti preposti, ma solo attraverso una microcippatura e massiccia sterilizzazione dei cani, una cattura periodica dei randagi, delle campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali e la costruzione di un canile in loco per abbattere i costi di custodia e mantenimento degli stessi; Che finora non si è riusciti ancora ad individuare i responsabili di tale barbaro gesto e che, pertanto, nessuno a potuto sporgere regolare denuncia; CONSIDERATO
Che il suddetto fenomeno, oltre a diffondere sospetti e conflitti latenti tra singoli cittadini colpiti e i responsabili difficili da individuare, rischia di incidere negativamente e in profondità nella sfera dei diritti individuali civili, economici e sociali; Che il problema potrebbe anche diventare una vera e propria emergenza per la sicurezza e la vivibilità del nostro territorio, in quanto gli animali domestici avvelenati sono spesso in contatto con l’uomo, portando questi a possibili rischi per la propria salute, per non parlare dei bambini che incuriositi potrebbero avvicinarsi e toccare, o peggio, ingerire i veleni dispersi nell’ambiente e/o miscelati nei bocconi; CONSIDERATO ALTRESI’ Che la distribuzione di sostanze velenose è vietata e punita ai sensi dell’art. 146 del Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265 “Approvazione del Testo Unico delle Leggi Sanitarie;

Che utilizzare bocconi avvelenati è illegale ai sensi della Legge n. 157/92 art. 21 lett. U, che vieta espressamente l’uso di questi mezzi e prevede sanzioni penali (art. 30 comma h) per chi contravvenga a questo divieto; Che uccidere gli animali è espressamente vietato ai sensi dell’art. 727 del Codice Penale, così come modificato dalla Legge n. 473/93 e successivamente dalla Legge n. 189/2004 che introduce, tra l’altro, l’art. 544 bis che testualmente recita: “ Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”. Che nel caso si tratti di uccisione di animali altrui il reato è perseguibile ai sensi dell’art. 638 del Codice Penale, con una pena fino ad una anno di reclusione o con una multa fino a L. 600.000, previa querela di parte entro 3 mesi dal giorno in cui si è venuti a conoscenza del fatto. I SOTTOSCRITTI FIRMATARI DEL PRESENTE DOCUMENTO Rivolgono un appello a tutte le autorità e personalità in indirizzo affinchè esercitino tutte le prerogative proprie, costituzionalmente e legalmente previste dal diritto e dai poteri amministrativi, per garantire una forte azione preventiva e repressiva, tale da assicurare con rapidità la soluzione definitiva ad una pratica illegale e pericolosa che, oltre a rappresentare una grave minaccia per gli animali domestici e selvatici, è inaccettabile civilmente e pone il singolo cittadino vittima dei bocconi avvelenati. Chiedono al Sindaco di Lipari, nel perseguire tutte le azioni che legalmente e legittimamente può porre in essere, di presentare, alle autorità giudiziarie competenti, regolare denuncia contro ignoti per l’uccissione e l’avvelenamento dei cani a Calandra e per la distribuzione e/o dispersione di sostanze velenose nel territorio sotto forma di esche miscelate con veleni.

Canneto, dopo la strage di cani, raccolta di firme per una petizione. Sarà inviata al sindaco, al prefetto e all’Aspultima modifica: 2010-03-08T10:57:00+01:00da leonedilipari
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