Capri, si illumina di pietre fotovoltaiche

di Tommaso Tautonico

capri.jpgParliamo della “pietra solare” ideata da Dyaqua, in cui una resina simula perfettamente l’aspetto esteriore delle pietre e di altri materiali naturali rendendo invisibile il generatore fotovoltaico. L’uso di questo componente permetterà così di accendere la strada panoramica più bella dell’isola, senza modificarne l’aspetto paesaggistico, sulla base di un progetto realizzato da Sartogo Architetti Associati. Per migliorare le prestazioni del nuovo materiale il produttore sta ora definendo un accordo di ricerca con l’ENEA, con l’obiettivo di sviluppare il prototipo, che prevede ulteriori prove di qualificazione tecnologica e l’ingegnerizzazione, prevista presso il Centro ENEA di Portici. Ma la “pietra fotovoltaica” – esempio di proficua collaborazione tra ricerca pubblica e impresa – non è l’unica idea vincente del concorso internazionale, che ha visto collaborare con l’associazione ambientalista Marevivo, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), il CITERA (Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente) dell’Università di Roma La Sapienza, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee – e il Segretariato Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

A Capri si è tenuta la consegna dei riconoscimenti anche alle altre opere vincitrici, dal “Pettine di Venere” dello Studio Associato Pandolfo Possamai, alle “Pensiline aree portuali” del Gruppo Colarossi, al “Sistema impiantistico per l’isola di Capraia” del Gruppo Pardi, fino alle citate “Lune di Capri” e “I numeri di via Krupp” di Sartogo Architetti Associati. E’ già partita, nel frattempo l’Edizione 2011 del progetto “Sole, vento e mare per le isole minori – Energie rinnovabili e paesaggio” promosso dagli stessi partner. Tutte le informazioni sono disponibili sui siti web degli enti promotori (dai quali è possibile scaricare il bando di concorso). L’obiettivo degli organizzatori, promosso sin dal 2007, è, anche in questo caso, incoraggiare la progettazione di soluzioni tecnologiche da fonti di energia rinnovabile applicate al contesto delle isole minori e delle aree marine protette, contribuendo così allo sviluppo locale nel rispetto dei valori paesaggistici. Le isole minori, dunque, come luoghi simbolo di una rivoluzione che rappresenta il futuro energetico del Paese.

Alla tavola rotonda “Sole, vento e mare – Energie rinnovabili e paesaggio”, aperta dal Presidente della Commissione Ambiente del Senato Antonio D’Alì, sono intervenuti i rappresentanti di tutti i soggetti partner, dell’ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori), ICOMOS (International Council on Monuments and Sities) Italia, Rotary Club Capri e Fondazione Einaudi. A chiudere i lavori, coordinati da Federico Fazzuoli, il sottosegretario per i Beni Culturali, Riccardo Villari.

Capri, si illumina di pietre fotovoltaicheultima modifica: 2011-11-01T20:32:22+01:00da leonedilipari
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