LIPARI – Promossa da Legacoop Pesca Sicilia alle Eolie è nata “I Figli di Eolo”, una cooperativa di pescaturismo e ittiturismo al femminile. E’ composta da 9 giovani, figli di pescatori eoliani di cui 8 ragazze e un giovane. Si propone di valorizzare la tradizione marinara eoliana che affonda le radici nella notte dei tempi, sia attraverso lo sviluppo del settore della pesca, delle sue tradizioni, della salvagurdia del mare e del suo ambiente. E ancora reinterpretando la professione e reinventando l’antico mestiere del epscatore attraverso le attività collaterali e di diversificazione come l’ittiturismo e il pescaturismo.
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BAGLIETTO SUI CANTIERI RODRIQUEZ
Contatti tra la Immsi di Roberto Colaninno e il gruppo Baglietto di Varazze, che sarebbe interessato ai cantieri navali Rodriquez, sono confermati da fonti del settore nautico di La Spezia, dove opera l’azienda ligure, e da ambienti sindacali.
I gruppi avrebbero avviato un dialogo nelle scorse settimane, ma i contatti si sarebbero allentati per via della crisi dei mercati finanziari.
Il gruppo Baglietto avrebbe confermato di essere alla ricerca di nuovi siti produttivi, ma smentisce contatti in corso con la holding di Colaninno.
Lunedì un delegato della Immsi incontrerà a Messina i sindacati che hanno chiesto chiarimenti sulle voci insistenti di vendita della Rodriquez, nei cui stabilimenti si sta ultimando una commessa del Sultanato dell’Oman per la costruzione di cinque catamarani. “Queste voci ci preoccupano in quanto fino a pochi giorni fa l’azienda aveva paventato un percorso diverso annunciandoci trattative per l’acquisizione di nuove commesse”, dice il segretario della Fiom di Messina, Vincenzo Sgrò.
Il gruppo. Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. nasce nel 1887 come officina di riparazione per le imbarcazioni, nel 1956 è il primo cantiere a costruire un aliscafo, mentre nel 1993 ottiene il primato per la creazione del traghetto più veloce per il trasporto sia di passeggeri che di veicoli.
Da più di 60 anni è leader nella progettazione e realizzazione di navi ad alta velocità e tecnologia, capace di diversificare la propria produzione sia per stazza che per materiale (da un minimo di 14 metri ad un massimo di 150 utilizzando carbonio, vetroresina, acciaio e alluminio).
La Rodriquez Cantieri Navali Spa controlla cinque stabilimenti, quattro in Italia e uno in Brasile e controlla direttamente le società Intermarine S.p.A. (Sarzana – La Spezia), Conam S.p.A. (Pozzuoli-Napoli), Rodriquez Engineering S.r.l. (Messina), Rodriquez Yachts Srl (Messina), Progetto Smeb (Messina), Rodriquez Logtec Srl (Reggio Calabria) e Rodriquez Cantieri Navali do Brasil Ltda (Rio de Janeiro). Indirettamente controlla anche la Rodriquez Charter & Broker Srl (Messina) e la Rodriquez Marine System Srl (Messina).
AGCI, INDENNIZZI PER IL FERMO DEI PESCE SPADA
Ferma condanna per le forme di pesca illegali e indennizzi per i pescatori del palangaro, in vista dell’allungamento a due mesi del periodo di fermo biologico per il pesce spada che attualmente è di 30 giorni.
Questa la posizione delle associazioni mediterranea della pesca. “Il fermo biologico in programma per la prima volta quest’anno dal 15 ottobre al 15 novembre – ha detto Giovanni Basciano, responsbale siciliano di Agci pesca – ha creato molti problemi ad un settore già fortemnte in crisi”.
PESCA, NELLE “RETI” FINISCONO 151 MILIONI DI EURO
Il Fondo Europeo per la pesca (Fep) ha stanziato 151 milioni di euro per le marinerie siciliane. I bandi saranno
pubblicati all’inizio del 2009. Previsti aiuti economici per l’ammodernamento delle imbarcazioni w misure socio-
economiche per i pescatori che vogliono diversificare le attività di pesca tradizionali e dedicarsi – per esempio –
all’ittiturismo e al pescaturismo. Condizione necessaria per avere i fondi la sostenibilità ambientale delle attività
finanziate.
IMPRESE SICILIANE NEI GUAI. PIU’ DELLE ALTRE
Banca d’Italia ha lanciato l’allarme sull’economia siciliana. Il 2007 si è chiuso con un incremento del Pil dell’isola dello 0,1% contro una media nazionale dell’1,5%. In caduta libera i consumi delle famiglie e l’occupazione calda un anno e mezzo. Cassa integrazione +17% sino ad agosto. I dati sui quali è fondata l’analisi, già cosi’ poco incoraggiante si fermano dunque al periodo precedente alla recente crisi dei mercati mondiali.
LA CRISI COLPISCE ANCHE…BABBO NATALE
In America, anche i Babbo Natale sono disoccupati e in cassa integrazione. Non tutti, ma una buona parte: la metà secondo l’«Amalgamated order of real bearded Santa» (l’Ordina amalgamato dei veri, barbuti Santa Claus), che conta 700 iscritti.
Lo ha riferito al Wall Street Journal lo sconsolato Nichols Trolli, che ne rappresenta alcuni: «Rispetto all’anno scorso le prenotazioni si sono dimezzate».
BABBO PART TIME – Naturalmente, la causa è la crisi finanziaria ed economica: sempre più aziende, negozi, famiglie non possono permettersi di pagare Babbo Natale 125 dollari l’ora, la tariffa media. Come rimedio Trolli suggerisce che Santa Claus non si fermi più tutta la giornata come in passato, ma faccia solo brevi comparse: «Legga ai bambini una favola natalizia, per esempio». Non è la stessa cosa, ammette però Trolli: «I bambini sono abituati a sedersi sulle ginocchia di Babbo Natale e a chiedergli i regali, a volte fanno lunghe code».
CRISI BANCHE, AL BDS, SOFFERENZA PER 12 MILA
Lo rende noto il sito economiasicilia.it che indica che cio’ che sta avvenendo e’ a causa delle conseguenze delle turbolenze finanziarie che hanno lasciato le banche a secco di liquidita’ e di fiducia. Tale situazione si sta ripercuotendo anche sull’economia reale dell’Isola, con imprenditori di tutte le categorie che boccheggiano per mancanza di ossigeno e che adesso temono il peggio per le lorto attivita’.
Gli istituti di credito, infatti, oltre a non concedere piu’ finanziamenti, stanno puntando al rientro dei crediti nel piu’ breve tempo possibile. In questo contesto rientra anche la decisione del Bds, presieduto da Ivan Lo Bello, di rivedere i rapporti a incaglio dei correntisti siciliani e di affidare a Unicredit Credit Management Bank, societa’ del gruppo che si occupa del recupero crediti, 12 mila clienti siciliani.
Anche se dal Banco di Sicilia si tende a fare rientrare questi fatti ”nell’ambito di una normale attivita’ di verifica, avviata a luglio, della qualita’ del credito messa in atto periodicamente dal sistema bancario. In particolare”, si legge in una nota del Banco, ”sono stati oggetto di analisi approfondita le posizioni dei clienti che presentavano una morosita’ persistente attraverso la presenza di alcuni indici di anomalia, quale ad esempio lo sconfinamento persistente da almeno quaranta giorni, l’esistenza di eventi pregiudizievoli, quali protesti, pignoramenti, ecc. e la presenza di almeno sette rate mensili scadute impagate nelle operazioni creditizie (mutui, prestiti personali) con rimborso rateale.
“Tali indici”, sottolineano dal Bds, ”sono quelli fissati dalla vigente normativa della vigilanza bancaria; l’attivita’ di verifica, condotta dalle strutture centrali della banca in stretta collaborazione con la rete commerciale, ha comportato nei primi giorni di settembre l’invio di lettere ai clienti che presentavano quegli indici di anomalia. Le lettere prevedono che, in mancanza dell’eliminazione della morosita’ da parte del cliente, la Banca dara’ incarico ad una societa’ del gruppo (UniCredit Credit Management Bank) per il recupero del credito vantato dal Banco di Sicilia”.
DOLLARI&CIBO


UNCI-PESCA, RILANCIARE IL SETTORE
Rilanciare la pesca ed il suo ruolo sociale ed economico, come riscoprire insieme al pesce dimenticato i mestieri di pesca dimenticati.
“Questi incontri sono molto utili non solo perche’ esaltano le qualita’ organolettiche e il gusto di tipologie di specie ittiche sconosciute al grande pubblico, ma anche perche’ consentono di riscoprire le attivita’ di pesca”. E quanto ha affermato Antonio Fronzuti, Presidente Unci-Pesca, intervenuto a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, nel corso della manifestazione Tempuri Capuna – Storie, Sapori e Tesori dal Mediterraneo. “Il nostro messaggio – ha aggiunto Fronzuti – fa leva sull idea che sia importante riscoprire oltre al pesce dimenticato anche mestieri di pesca altrimenti dimenticati, in particolare le specie ittiche appartenenti alla categoria del pesce azzurro. E , pero’, importante che a questi eventi di comunicazione e promozione di specie ittiche faccia seguito l impegno delle istituzioni nazionali e regionali affinche’ nelle tabelle alimentari della refezione pubblica, come in ospedali, scuole, asili, sia obbligatoriamente previsto il consumo di una quota percentuale, pari al 10% di pesce azzurro, o di altre varieta’ ad alto valore nutritivo ma poco note al grande pubblico. Solo cosi’ – ha spiegato Fronzuti – si potra’ fare in modo che le risorse pubbliche siano spese non solo per quelle che possiamo chiamare note di colore folkloristiche ma vengano avviate iniziative concrete per il recupero di una parte economica e di sviluppo rilevante dell economia ittica italiana”.
LIPARI, AL COMUNE STIPENDI IN RITARDO. IN AGITAZIONE I DIPENDENTI
LIPARI – In agitazione i 120 dipendenti del maggior Comune eoliano.
Lamentano il mancato pagamento puntualmente degli stipendi. Una delegazione di una trentina di dipendenti si è anche recata nella sede di Lipari dell’agenzia del Banco di Sicilia.
“Di solito – hanno detto alcuni di loro – puntualmente il 27 di ogni mese potevamo contare sullo stipendio. Da quando il servizio di tesoreria è gestito dal Bds ci sono sempre ritardi. Ma mentre prima i ritardi erano di qualche ora, questo mese il ritardo è già di due giorni”. Per sollecitare i pagamenti in banca si è anche recato l’assessore al bilancio Massimo D’Auria.
Dal Banco di Sicilia è stato risposto che i dipendenti già domani avranno pagati gli stipendi. Il ritardo di qualche giorno riguarderà solamente coloro che hanno l’accredito.