Condizionatori ridimensionati al 181

sleonepiccola5.jpgdi Salvatore Leone
 
Verrebbe di cantare:  “…e adesso spogliati…” Per dimostrare la nudità esistenziale. Da tempo si capisce che i presenti sono come i precedenti e i precedenti come i presenti mentre il futuro non è presente. Una volta si davano le notizie politiche con  opuscoletti-periodici, oggi  le notizie o meglio parte delle notizie vengono date attraverso i giornali con la nuova figura innocente del “portavoce”. Il tutto, costa meno di prima, anzi niente. E’ iniziata l’era del ridimensionamento, un ridimensionamento che però non piace. Sarebbe maggiormente piaciuto un ridimensionamento di“omini ed ominicchi” come voleva Totò, diventato poi Totocalcio  ma certamente non Totoporti e Totoporticcioli.
 
Quasi un “ 181 bis”, numero conosciuto da qualche anno dagli eoliani, e…non ancora giocato al lotto, anzi é una lotta.  E’ dal 2004 che alcuni eoliani hanno dovuto difendersi contro questo numero che con un solo bis ha trasformato una multa in un delitto gli abusi edilizi, senza alcuna discriminazione e specificazione. Siamo “Patrimonio dell’Umanità” e le Eolie devono essere tutelate. Accade quindi che qualche abuso casuale a differenza di quello doloso, si trova ad essere incriminato per la collocazione di una tenda parasole o per un elemento di “condizionamento” subendo condanne simili ad una rapina in banca.  E…la Sovrintendenza è alquanto severa per il rilascio di queste autorizzazioni che sono vitali per i negozi di vicinato.  Spostando a mare la situazione con l’aiuto della trasparenza marina per vedere il fondo del ”portocondizionato” dal ridimensionamento del “megaportoturistico&altro”, (con una probabile percentuale di ridimensionamento, del 2%-3% o massimo del 10% ), valutando quanto è successo nelle altre rinomate zone portuali, si scopre che le “società  marce” si trovano con il porto ormeggiato con le maglie della giustizia….che casini.  Intanto la politica eoliana non è riuscita a realizzare una piccola struttura portuale, piccola ed efficiente e non un “megaportoturistico&altroridimensionato”. Anche un porto é politico o é la politica del porto? Per amore di trasparenza,  chi sono questi soci della Spa? Sulla scorta di quali garanzie e ricerche è stato dato l’ok?
 
Che tipo di garanzie ha adottato il Comune per evitare un crack societario,  in considerazione che l’Ente pubblico, con tutte le società “frittomiste”, é riuscito a realizzare non l’oggetto sociale ma solo buchi, grossi buchi sociali che pesano sulla collettività al 100%, in considerazione che da una società “bucosa” non si recupera nulla. Caso vuole che a Lipari esistono due porti sommersi. Quello romano e quello di Roma.  La precedente amministrazione, aveva fretta e forse anche altro. Oggi si cambia rotta il giorno dopo le elezioni nazionali con i rappresentanti del comune dimissionari. I nostri avi hanno realizzato un “pubblico porto”. Nostro e non loro. Per il libero diritto all’ormeggio ed alla parola di chi usa la barca come in città si usa l’auto. Gli interessi sono tanti. Quelli degli eoliani non contano al confronto di quelli della società Lipari Porto S.p.A, che a tutti i costi, vuol realizzare il porto anche ridimensionandolo senza far sapere agli eoliani come. Intanto la
nautica italiana muore per la politica sbagliata.  Si capisce che il misto fa finta di non capire…anche questa volta. Altro che parabordi, il 181 bis può attendere ed i simil schettino sono pronti a prestare gratuitamente la propria opera come esperti, in inchini al “megaportoturistico&altroggiridimensionato”.
Baciamo le mani
Condizionatori ridimensionati al 181ultima modifica: 2013-03-04T11:03:27+01:00da leonedilipari
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