Il mondo ha più scrittori che lettori, più politici che elettori, più automobilisti che pedoni, più poveri che benestanti, più isolani che isolati, più debiti pubblici che crediti, più pessimismo che ottimismo. Questo avviene anche con la scomparsa delle spiagge dalle spiagge e la comparsa di eventi culturali che con pazienza certosina offrono l’alternativa estiva-eoliana al sole e al mare. Meno male. Questo avviene in assenza della politica anche se fini politici galleggiano nel sottosuolo con silenzi compiacenti e plaudenti. Ma almeno è cultura con l’abito da sera e l’alibi di giorno. La politica da sola non è cultura e neanche scultura. La politica è arte prestata al progresso dell’industria dei voti. Meno reti e più voti, meno vigne e più cin cin. Salute Eolie, i primi 50 anni di  turismo sono passati. Adesso si brinda al futuro per gli altri 50! Cento di questi giorni.