La campagna ci insegna propio ad essere “campagnuoli” se poi si è “beddi” meglio ancora. Di tanto in tanto bisognerebbe portarci sottobraccio i politici e annusarere odori e profumi, parlate e sudori nelle terre meravigliose di queste isole. Solitamente prima delle elezioni i politici vengono di corsa e di sera, passando di casa in casa a cercare voti e preferenze promettendo mari e monti che già ci sono. Manca il contenuto culturale e ambientale di questi mari e monti, sempre di più propensi alla ” capannizzazione” industrial-politica dell’ambiente con l’alibi di parchi e piani regolatori. Cosa si voglia fare delle Eolie non è scritto in nessun programma, solo nelle voci singole di chi difende la classe dei commercianti e degli albergatori, solitari pionieri d’imprenditorialità ereditata fortunatamente da due generazioni, che per certi versi sono “campagnuoli” perchè stanno con i piedi per terra. La campagna elettorale è altra cosa.