La vita del dopo non è solo abitudine. Dal ci vediamo dopo pranzo al ci vediamo dopodomani o meglio ancora dopo l’estate. C’è sempre un dopo che salva tutti, compreso l’aggiustare le cose dopo che si rompono. Tutto questo vale anche per la vertenza pomice. Sono già passati cinque anni dalla chiusura della Pumex. E si è perso un quinquennio. Giocando sempre al rinvio. Dopo, dopo fin che ieri in consiglio si è sfiorato il dramma con la moglie di un ex operaio che dopo aver urlato la sua rabbia e la sua disperazione, è svenuta ed è finita al pronto soccorso. In mattinata a stare male erano stati altri due ex operai e il giorno prima un altro ex lavoratore era finito al pronto soccorso. Insomma, situazione drammatica. Tutto questo avviene alle Eolie, “Patrimonio dell’Umanità”, ma con la gente che sta morendo di fame. Le rotture ormai fanno parte del sistema degrado con il quale la convivenza diventa abitudine di una parte sconcertante di vita. Così tanto per essere abitudinari del dopo addirittura si sente sempre più spesso dire quando le tante cose non funzionano “ne parliamo dopo le elezioni, tanto prima non facciamo niente”. Il resto possiamo scriverlo dopo, mai prima che porta pure sgarro. Così anche il dopo diventa pure d.o.p..