“Di peggio in peggio”, queste sono le parole di chi giudica l’andamento del comune di Lipari, senza avere interesse politico-parentelare-economico. Giudizio espresso da uno dei più grandi 

vignaioli liparoti, che chino per il peso degli anni ed il lavoro faticoso per la Sua vigna panoramica e fertile che non ha un ricambio generazionale. Un comune, quello di Lipari che non è riuscito a fargli comprare il “rifugiu” per l’aldilà . Come dire: “i miei fratelli in vita sono emigrati in Australia ed io per la morte sono costretto ad emigrare a Canneto”. Pianoconte tutto esaurito per mancanza di volontà per espropriare il terreno accanto al cimitero. “Chi isula è chista” ?

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