Con la recessione anche il valore del voto perde giornalmente potere. L’epoca dei baratti con gli appalti, con i posti di lavoro, il salto delle code, i finanziamenti, gli incarichi professionali e quanto basta stanno per essere prelevati dalla cassaforte per andare “supra i silari di staddi”. Lo spread della politica non ha raggiunto nessun livello. E’ morto per cancro da urna che contiene anche le ceneri del voto in offerta. Non è quindi la rivoluzione che inizia ma la controrivoluzione che finisce. Può iniziare anche dalle Eolie?

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