Le mareggiate eoliane  arrivano da sole. Per gli oltre quattromila eoliani che non vogliono il parco ci sono ottomila eoliani che invece sono favorevoli. L’arbitrato dallo sfondo sistematicamente politico porterà a qualche spartizione di sedie, poltrone e divani per almeno salvare la faccia e dare un senso protettivo a queste isole azzannate violentemente dalle fauci politiche e subappaltate alla politica (per non dare all’occhio). Lo sbando perpetuo in cui si ritrovano le Eolie sono un significato che in queste terre non esistono regole ma regolamenti esclusivamente votaioli. Dettagliati ed espressi con

“paraposteriori” della specie “mupa di facciata”. La natura ha voluto una cosa, il destino ha trasformato il resto. Fra l’abuso di potere ed il potere abusato si prepara la “parcata”. Altro giro e altro biglietto, se a gestione privata. La politica parca&parcheggiata. Naturalmente senza pagare e sempre con le solite a…mareggiate.

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