L’ammucchiata o per meglio dire “u munzieddu” che giornalmente si abbatte sui palazzi eoliani non e’ solo il prezzo da pagare del dopo elezioni, ma e’ la quantita’ dei riassunti che vengono riportati e che si sommano al resto che si nasconde sempre di piu’ sotto la collinetta, diventata montagna al cui fondo nessuno piu’ riesce ad accedere. Chi scavera’ si trovera’ una discarica di veleni politici che obligheranno all’uso delle maschere sia antigas che carnevalesche.
Controcorrente Eoliana
…” E la luce è quella di un meriggio danzante e al tempo stesso di una mezzanotte in cui la luna specchiandosi nel mare si pettina mormorando il nome del suo amato, Febo, cane metafisico, realmente esistito e non è un dettaglio, non è astratta, è calata nelle più minute sfumature della vita quotidiana; la gente di Lipari è raffigurata minuziosamente, nei suoi slanci di bontà come nei suoi innocenti e feroci egoismi “… Cosa è cambiato a parte Malaparte?
Controcorrente Eoliana
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Quelle facce diverse dal solito, sbiancate dall’autunno e riassunte dal vociare degli ultimi bambini cresciuti, sfornano l’abitudine ad essere un libro aperto senza bisogno di parlare. Facce politiche con aria di funerale, canti di vittorie perse e sconfitte vinte. Questo accade alla nazione e questo accade alle Eolie. E, sballottati sono i cittadini privati da quello che di vero accade. I ritmi forzati dell’informazione farcita anche di pubblicità politica si perdono fra narici fumanti di rabbia e sorrisi devoluti alla beneficenza rottamata e basta.